La struttura narrativa si presenta in forma di autobiografia musicale e si snoda attraverso una conversazione tra Gino Castaldo e lo scrittore partenopeo, un percorso fra varie stazioni dove si incrociano amicizie e canzoni: da un terrazzo con vista sul Vesuvio, Isa Danieli canta insieme a De Luca Era de maggio, da un palco Gian Maria Testa, accompagnato dal clarinetto di Gabriele Mirabassi, sussurra la melodia di Monte Canino, omaggio alla gioventù presa a cannonate nelle trincee della Prima Guerra Mondiale.
Un attimo dopo si incontra l’imprevista armonica a bocca suonata dall’amico scrittore Mauro Corona.
Ecco poi Addio Lugano bella e le nuove canzoni di De Luca arrangiate da Stefano Di Battista e cantate dalla voce avvolgente di Nicky Nicolai.
Margot Sikaboniy e Alessandro Preziosi offrono invece corpo e voce a versi divenuti canzoni, come Essere di Medit, musicata da Maurizio Fabrizio e accostata alle immagini del fotografo napoletano Mimmo Jodice.
Tra i contributi speciali, Solo andata, cortometraggio diretto da Alessandro Gassmann sulla base della poesia Gli innumerevoli di De Luca e musiche composte dal Canzoniere Grecanico Salentino.