La Giuria della V edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, presieduta da Sergio Castellitto, ha attribuito ieri sera, venerdì 5 novembre, il Marc’Aurelio d’Oro come miglior film a Kill Me Please del francese Olias Barco (nella foto, una scena ). Un film certo “difficile”, “impegnato” si sarebbe detto un tempo, che affronta un problema delicato e sempre più di scottante attualità, quello della morte assistita.
Il premio assegnatogli assolve poi ad una importante funzione, contribuire a connotare il festival romano di un’identità ben precisa, che si sta certo man mano costruendo con gli anni, ma ancora in attesa di un assestamento definitivo. La strada intrapresa, comunque, sembra quella giusta, dare spazio a varie realtà, considerando, per esempio, anche i prodotti televisivi o del web, in nome di una benvenuta interdisciplinarietà. Forse le proposte sono state anche troppe, un cartellone più snello credo gioverebbe, magari per eliminare un vago senso di confusione.
Nel complesso si è trasformato in felice realtà lo slogan che accompagnato questa V edizione, “ Lunga e dolce vita al grande cinema”, visto che si è riusciti a coniugare qualità delle proposte offerte, rendendo visibili opere che al di fuori di una kermesse avrebbero incontrato difficoltà a farsi notare, ed intrattenimento del pubblico, cui è stata data la possibilità, nell’estrema varietà delle opere presentate, di riflettere ed emozionarsi insieme, compito non certo facile da assolvere.
Riguardo gli altri premi, In un mondo migliore della danese Susanne Bier ottiene il Gran Premio della Giuria e il Marc’Aurelio del Pubblico. L’Italia porta a casa il premio per il miglior attore a Toni Servillo, protagonista di Una vita tranquilla di Claudio Cupellini, mentre per la migliore interpretazione femminile è stato premiato l’intero cast di Las Buenas hierbas.
Il Premio Speciale della Giuria Marc’Aurelio va a Poll di Chris Kraus, mentre all’ iraniano Dog Sweat di Hossein Keshavarz va la Targa Speciale del Presidente della Repubblica Italiana “al film che meglio mette in rilievo i valori umani e sociali”. Nella sezione L’altrocinema/Extra il premio per il miglior documentario va a De Regenmakers di Floris-Jan Van Luyn, mentre il Premio Marc’Aurelio Esordienti va a Kaspar Munk per Hold Om Mig. Infine, il Premio Marc’Aurelio Alice nella città sotto i 12 anni va a I Want to Be a Soldier di Christian Molina (prodotto da Valeria Marini), mentre sopra i 12 anni va ad Adem di Hans Van Nuffel.
PREMIO MARC’AURELIO D’ORO AL MIGLIOR FILM: Olias Barco per Kill Me Please
PREMIO MARC’AURELIO D’ORO ALLA MIGLIORE INTERPRETE FEMMINILE: Las buenas hierbas( “tutto il cast femminile”)
PREMIO MARC’AURELIO D’ORO AL MIGLIOR INTERPRETE MASCHILE: Toni Servillo per Una vita tranquilla
GRAN PREMIO DELLA GIURIA MARC’AURELIO D’ARGENTO: Susanne Bier per In a Better World
TARGA SPECIALE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA PER I VALORI UMANI E SOCIALI: Hossein Keshavarz per Dog Sweat
PREMIO MARC’AURELIO D’ORO DEL PUBBLICO AL MIGLIOR FILM: Susanne Bier per In a Better World
PREMIO ALICE NELLA CITTA (SOTTO I 12 ANNI): Christian Molina per I Want to Be a Soldier
PREMIO ALICE NELLA CITTA (SOPRA I 12 ANNI): Hans Van Nuffel per Adem
PREMIO AL MIGLIOR DOCUMENTARIO: Floris-Jan van Luyn per Rainmakers
PREMIO MARC’AURELIO ESORDIENTI: Kaspar Munk per Hold om mig
PREMIO MARC’AURELIO D’ORO ALLA CARRIERA: Julianne Moore-Suso Cecchi D’Amico
PREMIO ENEL CUORE AL MIGLIOR FILM SOCIALE: Gianni Celati per Diol Kadd. Vita, diari e riprese in un villaggio del Senegal
PREMIO L.A.R.A. (LIBERA ASSOCIAZIONE RAPPRESENTANZA DI ARTISTI) AL MIGLIOR INTERPRETE ITALIANO: Francesco Di Leva per Una vita tranquilla
PREMIO FARFALLA D’ORO AGISCUOLA: Olias Barco per Kill Me Please
PREMIO POLITEAMA CATANZARO: ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO. LA GRANDE MUSICA PER IL CINEMA: Annette Focks per Poll
3 SOCIAL MOVIE STAR AWARD: Fabrizio Gifuni
PREMIO HAG – PLEASURE MOMENTS: Thom Zimny per The Promise: The Making of Darkness on the Edge of Town
PREMIO LANCIA MUSA E DIVA:Cristiana Capotondi- Micaela Ramazzotti





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