E’ morto ieri, domenica 17 aprile, a Tokyo, sua città natale, a 67 anni, il regista di animazione giapponese Osamu Dezaki. Il suo nome è indissolubilmente legato ad anime “storici” quali Remì , ’77, tratto dal romanzo Senza famiglia di Hector Malot o Lady Oscar, ’79, che diresse a partire dal 19mo episodio; Dezaki ha sempre lavorato su soggetti scritti da altri autori (L’isola del tesoro, Jenny la tennista), riuscendo a connotarne le visualizzazioni sullo schermo con tratti innovativi e distintivi sia da un punto di vista propriamente stilistico (inquadrature particolari, lo split screen, il fermo immagine) che di contenuto, con tematiche “adulte” rispetto al consueto target cui le opere erano rivolte.
La sua formazione come disegnatore e direttore dell’animazione si svolse all’interno della Mushi Productions di Osamu Tezuka, curando al riguardo alcuni episodi di Astro Boy, ‘63, Kimba il leone bianco, ‘65, e Monkey, ‘67, mentre del ’70 è la sua prima regia, con la trasposizione per la tv del manga Rocky Joe, serie interrotta anticipatamente in seguito a forti incomprensioni proprio con Tezuka, tanto che Dezaki lasciò la Mushi per dar vita ad una propria casa di produzione, la Madhouse; tra gli anni ‘80 e ’90 si trasferì in America, dove insegnò tecnica dell’animazione alla Fox, e realizzò varie serie tv come SF Space Adventure Cobra, ’82, The Mighty Orbots, ’84, Golgo 13, e Golgo 13 – Queen Bee, ’93.





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