Luca Goldoni (Wikipedia)

Giornalista profondo e arguto, forte di uno stile semplice e immediato, pregno di sottile ironia, Luca Goldoni ci ha lasciato ieri, sabato 7 ottobre.

Nato a Parma nel 1928, dopo le esperienze come articolista di cronaca nera e inviato di guerra la sua attività andò ad incentrarsi sull’osservazione dei mutamenti nell’ambito dei costumi del nostro paese, tematica presente all’interno di varie rubriche gestite da Goldoni su quotidiani e periodici, nonché sulle pagine dei suoi libri; rammento che quando ero giovincello non mi perdevo quella sul settimanale Oggi, attratto dall’umorismo lieve ma incisivo, una fascinazione che mi spinse poi a leggere molte delle sue pubblicazioni, nonché a considerarlo come maestro, insieme ad altre firme prestigiose, così da  illuminare il  mio personale percorso professionale nell’indicarmi una delle possibile vie per connotare un articolo o una riflessione, miscelando in opportuna misura leggerezza e profondità, riprendendo in chiusura quanto scritto ad inizio articolo.

Ne affido il ricordo ad alcune frasi rinvenute sul web (Le-citazioni.it), estrapolate dai libri o da qualche dichiarazione.

(eBay)

L’Italia, come dice Calvino, ricorda il lampione della storiella: l’ubriaco sta cercando la chiave sotto la lampada, un passante gli chiede se è sicuro di averla perduta proprio lì; no, risponde l’ubriaco, ma qui ci vedo.

(Universo Libri)

La ragione ci porta fino ai piedi di un muro e ci lascia lì. Credo che l’ultima risorsa sia lo stupore: non bisognerebbe stancarsi mai di provare un attimo di sbalordimento di fronte a quelle cose che ci paiono ovvie, il suono della propria voce, la venatura di una foglia, le stelle che cadono la notte di San Lorenzo.

(Preziosi Scritti)

Sono il primo a riconoscere che il fascismo fu una tragicommedia. Di più tragicomico, probabilmente, ci furono soltanto gli italiani. Non è il caso di disperarsi: anche i popoli hanno avuto un’infanzia difficile.

Oggi, per trovare un paragone accettabile col sistema di corruzione italiano bisogna risalire alla Bibbia: Esaù che vende il potere per un piatto di lenticchie. Però da allora i prezzi sono lievitati.

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