
Faenza si prepara ad accogliere Noam Off, uno “spin off” del Noam Faenza Film Festival, primo festival cinematografico nella città, che vedrà la sua seconda edizione nell’autunno di quest’anno. Partendo da una selezione di film presentati nell’ambito dei grandi circuiti festivalieri indipendenti nordamericani, si perseguirà l’obiettivo di portare a Faenza grandi titoli, ospiti internazionali, scoprire nuovi talenti e, soprattutto, offrire uno spettacolo nuovo e innovativo per il territorio, a partire già dalla giornata di sabato 2 marzo, che sarà interamente dedicata al cinema nel proporre proiezioni di film in anteprima nazionale, ma anche presentazioni di libri, una mostra e un party conclusivo.
Sono quattro le pellicole che saranno proiettate, tutte opere di altissima qualità e tutte incentrate su tematiche molto importanti e attuali: il cambiamento climatico e l’importanza dell’attivismo, la disabilità e come viene vissuta all’interno della società, passando poi per la condizione della comunità LGBTQIA+ afroamericana tra New York e Atlanta, fino al problema della violenza sessuale e dei terribili danni che crea a lungo termine.
In particolare, il messicano Todo el silencio e il canadese I Used To Be Funny sono prime nazionali, con in aggiunta How To Blow Up a Pipeline che è stato distribuito direttamente in streaming e a cui sarà affidata l’apertura del festival, alle ore 9.30: diretto da Daniel Goldhaber, il film, basato sull’omonimo e controverso libro di Andreas Malm, si delinea come un thriller avvincente nell’ affrontare il tema urgente della crisi climatica con uno sguardo provocatorio, fino ad esplorare il coraggio degli attivisti e il costo delle azioni contro il degrado ambientale, così da stimolare riflessioni profonde sulla nostra responsabilità individuale e collettiva di fronte alla crisi planetaria.
A seguire, alle ore 15.15, sarà in proiezione Todo el Silencio, diretto da Diego Del Rio, un viaggio emozionante nella vita della comunità dei non udenti, con un’introduzione speciale curata da Gian Marco Magnani, Vicedirettore del Noam Faenza Film Festival. In un mondo dove il suono è vita, la pellicola ci pone una domanda: come ci si sente nel vedere gradualmente sfumare la capacità di percepire il mondo nel modo in cui siamo abituati?

Alle ore 17:45 sarà la volta di Kokomo City di D. Smith, una proiezione in collaborazione con Sorelle Festival, che introdurrà l’evento insieme ad Andrea Valmori. Primo lungometraggio di D. Smith, presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival 2023, racconta le storie di quattro donne transessuali nere, sex workers che vivono tra New York e Atlanta; offrono le versioni più autentiche di sé stesse, affrontando senza pregiudizi o tabù le questioni relative a sesso, razzismo, identità sessuale all’interno della la comunità nera.
L’ultima proiezione della giornata sarà, alle ore 21:00, I Used to Be Funny, con l’introduzione di Marco Lovisato. Scritto e diretto da Ally Pankiw, racconta la storia di Sam, un’aspirante stand-up comedian di Toronto la cui vita è stata recentemente segnata dalla scomparsa di Brooke, giovane ragazza a cui faceva da baby-sitter. Un dramedy interpretato dalla nuova regina del cinema indie, Rachel Sennott, che affronta i temi del trauma e della guarigione, invitandoci a riflettere su come questi influenzano le relazioni della nostra vita.
Tra gli eventi speciali in programma, alle ore 12.00 si terrà l’inaugurazione della mostra Sguardi del Cinema Nordamericano, esposizione itinerante e interattiva dell’artista Alice Iuri, una raccolta di ritratti di volti iconici del cinema nord-americano, a partire da registi che hanno fatto la storia della Settima Arte come Stanley Kubrick e Orson Welles, fino a personalità del cinema indipendente contemporaneo quali Harmony Korine e Rachel Sennott.
Nata ad Udine nel 1986, Alice Iuri vive e lavora a Milano. Dopo la laurea in Design ha iniziato a lavorare in ambito editoriale come graphic designer e illustratrice in collaborazione con lo studio theWorldofDot, progettando copertine per case editrici quali Guanda e Rizzoli.
Da sempre appassionata di cinema, collabora con Longtake e Filmeeting e ha disegnato le copertine dei numeri monografici di Linus dedicati a Dario Argento, Stanley Kubrick e Walt Disney.
Alle ore 14.00 Un caffè con il critico, con la presentazione del libro Peter Lorre. Il sorriso del male, a cura di Roberto Lasagna, che dialogherà insieme al selezionatore del Festival, Marco Lovisato: l’autore racconterà il cinema del maestro dell’horror Roger Corman e l’indimenticabile attore Peter Lorre, svelando retroscena esclusivi sul cinema degli anni Novanta.
Alle ore 16.45 un altro evento speciale, Te la do io l’America: dialogo con la McMusa in cui sarà presentato il libro Sparire qui (2023, Rizzoli) di Marta Ciccolari Micaldi, che dialogherà con Mattia Rizzi. Marta Ciccolari Micaldi, in arte La McMusa, è una giornalista e una guida letteraria. Voce italiana sulla cultura americana, con le sue iniziative culturali porta dal 2013 l’America in Italia e gli italiani in America.
Riguardo gli eventi collaterali non poteva infine mancare una festa conclusiva per salutare e ringraziare tutte le persone che sostengono questo progetto: il Noam Secret Party, che si terrà a partire dalle 23.00 in una location per ora segretissima, sarà l’arrivederci al prossimo appuntamento, quello in autunno con il Noam Faenza Film Festival. (Fonte: comunicato stampa)
Il Noam Faenza Film Festival è un evento dell’associazione Filmeeting Aps, formata da giovani del territorio, reso possibile grazie al patrocinio della Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Faenza, a cui si aggiunge la collaborazione con il gruppo Cinemaincentro che nella figura di Alberto Beltrani è il principale partner di Noam Off. All’evento contribuiscono poi il Cineclub il Raggio Verde, CNA Cinema e Audiovisivo Ravenna e tante realtà del territorio faentino e forlivese tra cui La BCC, Cinema Europa, FM Market, Sorelle Festival e l’agenzia di comunicazione Menabò.
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Il programma di sabato 2 marzo: ore 09:30, Cinema Sarti, Noam Special. How To Blow Up A Pipeline (Daniel Goldhaber, Stati Uniti, 104′). Proiezione a ingresso gratuito per le scuole e per il pubblico fino ad esaurimento posti.
Ore 12:00. Fmarket, Eventi collaterali. Sguardi del cinema nordamericano – Esposizione itinerante e interattiva di Alice Iuri. Brindisi di inaugurazione della mostra con l’illustratrice.
Ore 14.00, Un caffè con il critico: Peter Lorre nel cinema di Roger Corman. Presentazione del libro Peter Lorre, il sorriso del male di Roberto Lasagna.
Ore 15:15, Cinema Sarti, Noam Special. Todo el silencio (Diego del Rio, Messico, 78′). Anteprima italiana. Proiezione introdotta da Gian Marco Magnani.
Ore 16:45, Cinema Sarti, evento speciale Te la do io l’America: dialogo con la McMusa. Presentazione del libro Sparire qui (2023, Rizzoli) di Marta Ciccolari Micaldi, , in arte La McMusa, che dialogherà con Mattia Rizzi.
Ore 17.45, Cinema Sarti, Noam Special– Kokomo City (D. Smith, Stati Uniti, 73′). Film introdotto da Sorelle Festival con Andrea Valmori.
Ore 21:00, Cinema Sarti, Noam Special, I Used To Be Funny (Ally Pankiw, Canada, 105′). Anteprima italiana. Introduzione a cura di Marco Lovisato.
Ore 23:00, location segreta, Noam Secret Party, conclusione della giornata dedicata al Noam Off per incontrarsi al termine delle proiezioni e scatenarsi in pista. La location sarà svelata il giorno stesso dell’evento. Ingresso gratuito ad accesso limitato, iscrizione su Eventbrite






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