
“La 57ma edizione della Quinzaine è pluralista, eterogenea, ricca di scoperte. Celebra una vivacità cinematografica preziosa e più che mai essenziale, nonostante registi e produttori incontrino sempre maggiori difficoltà a finanziare i loro progetti. È al fianco dei registi di tutto il mondo nella lotta contro l’omologazione, la mercificazione e quindi la neutralizzazione del cinema. Siamo lieti di condividere con voi un programma che celebra l’arte della messa in scena e il desiderio e la generosità degli autori”. Con queste parole, riprese da una nota stampa sul sito della kermesse, è stato reso noto ieri, martedì 16 aprile, dal delegato generale Julien Rejl, il cartellone della 57ma Quinzaine des cinéastes, sezione parallela del Festival di Cannes (78ma edizione, 14-24 maggio). L’immagine ufficiale è opera di Harmony Korine, tra i grandi rappresentanti del cinema indipendente americano, la cui carriera ha spaziato tra cinema, pittura ed opere multimediali.
Il manifesto si palesa dunque come un’opera pop che guarda all’estetica dei videogiochi e alla sua profusione di forme e colori digitali. “I personaggi del dipinto si chiamano Twitchys. Sono sempre in agguato e giocano. Sono molto felici di essere a Cannes”, ha dichiarato Korine. Nel corso della cerimonia di apertura il regista americano Todd Haynes riceverà la Carrosse d’Or, mentre la serata di chiusura vedrà l’assegnazione di un premio inedito al cineasta francese Thomas Cailley, il Prix Alpine, con cui la SRF, Société des réalisatrices et réalisateurs de films, intende premiare ogni anno quei registi capaci di andare oltre le convenzioni nel rinvenire inedite caratterizzazioni, tanto nel cinema francese che in quello internazionale. L’apertura e la chiusura della Quinzaine saranno affidate alla proiezione, rispettivamente, dei film Enzo di Robin Campillo e Sorry, Baby, esordio alla regia dell’attrice americana Eva Victor.
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Lungometraggi: Enzo (Robin Campillo, film d’apertura). Dangerous Animals (Sean Byrne). Les Filles Désir (The Girls We Want, Prïncia Car). La Danse des Renards (The Foxes Round, Valéry Carnoy). Classe Moyenne (Middle Class, Antony Cordier). Brand New Landscape (Yuiga Danzuka). La Mort n’existe pas (Death Does Not Exist, Félix Dufour-Laperrière). Amour Apocalypse (Peak Everything, Anne Émond). The President’s Cake (Hasan Hadi). L’Engloutie (The Girl in the Snow, Louise Hémon). Que ma volonté soit faite (Julia Kowalski). Lucky Lu (Lloyd Lee Choi). Indomptables (Thomas Ngijol). Miroirs No. 3 (Mirrors No.3, Christian Petzold). Kokuho (Lee Sang-il). Militantropos (Yelizaveta Smith, Alina Gorlova & Simon Mozgovyi). Girl on Edge (Jinghao Zhou). Sorry, Baby (Eva Victor, film di chiusura)
Cortometraggi: Bread Will Walk (Le pain se lève, Alex Boya). Karmash (Aleem Bukhari). Before the Sea Forgets (Ngọc Duy Lê). When the Geese Flew (Arthur Gay). +10K (Gala Hernández López). Loynes (Dorian Jespers). Nervous Energy (Eve Liu). La Mort du Poisson (Death of the Fish, Eva Lusbaronian). Coeur bleu (Blue Heart, Samuel Suffren). The Body (Louris van de Geer).
Fonte: cartella stampa; immagine di copertina: 57ma Quinzaine des cinéastes, Harmony Korine, Progetto grafico di Michel Welfringer ©






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