
Con gli occhi del mondo puntati sulla Mostra del Cinema, sabato 30 agosto realtà politiche e associative del Veneto e non solo promuoveranno una grande mobilitazione per chiedere lo stop al genocidio in Palestina perpetrato da Israele e denunciare la complicità dei governi occidentali. Il ritrovo è fissato alle ore 17.00 a Santa Maria Elisabetta (Lido di Venezia): da qui partirà il corteo diretto verso la Mostra del Cinema. Una scelta simbolica e politica per rompere il silenzio e puntare i riflettori della Mostra sulla Palestina. Sono centinaia le realtà, i gruppi, le associazioni aderenti alla manifestazione e centinaia le firme di associazioni e personalità del mondo del cinema, che anche da dentro la Mostra si stanno mobilitando.
A Gaza sono in corso bombardamenti su ospedali, scuole, campi profughi; la popolazione civile viene privata di cibo e acqua; giornalisti e medici vengono uccisi; le navi umanitarie come la Freedom Flotilla vengono sequestrate. Allo stesso tempo, in Cisgiordania, l’apartheid e le violenze dei coloni armati continuano senza sosta. L’occupazione permanente di Gaza da parte del governo israeliano segna un’escalation che ha superato ogni limite di umanità e di diritto internazionale.
L’Italia e l’Europa, con le forniture di armi, gli accordi economici e la copertura diplomatica, sono complici di questa barbarie. È il momento di fermare il massacro: stop al genocidio, stop alla vendita di armi, stop alla complicità occidentale. La mobilitazione vuole essere una presa di posizione forte e non più negoziabile, affinché la Mostra del Cinema di Venezia non resti un evento isolato dalla realtà, ma sia spazio di denuncia del genocidio che Israele sta compiendo, della complicità dei governi occidentali e fornisca un supporto concreto al popolo palestinese.
Di seguito, l’appello della manifestazione
Il genocidio è sotto gli occhi di tutte e tutti. L’esercito israeliano a Gaza massacra la popolazione civile palestinese, prendendo di mira ospedali, campi profughi, punti di distribuzione del cibo e dell’acqua, scuole, università, chiese e moschee. La negazione degli aiuti umanitari, dell’acqua e del cibo sono una strategia del genocidio, portata avanti con la complicità degli U.S.A. e dei governi europei, compreso il nostro che continua a sostenere Israele economicamente, politicamente e diplomaticamente, continuando a fornire armi e mantenendo gli accordi commerciali.
Inoltre con il perseguimento del sistema di apartheid e pulizia etnica portata avanti dall’esercito israeliano e dai coloni armati nella Cisgiordania occupata, l’uccisione programmata di giornalisti e medici, il sequestro di navi come la Freedom Flotilla, ed ora l’annuncio ufficiale dell’occupazione di Gaza fatto da Netanyahu, l’escalation di violenza sembra non avere fine. Israele sta annientando Gaza e la Palestina: ogni limite è stato superato.
Le atrocità vanno fermate! Nel momento in cui gli occhi del mondo saranno puntati su Venezia e la Mostra del Cinema, abbiamo il dovere di far sentire la voce di tutte le persone che si indignano e si ribellano: puntiamo allora i riflettori della Mostra sulla Palestina. Non vogliamo più sentirci impotenti, Israele va fermato!






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