Cresciuto, cinematograficamente parlando, con le parodie di Mel Brooks o della premiata ditta Zucker (apprezzate un po’di meno), mi sono accostato alla visione di Mordimi (Vampires Suck il titolo originale, certo più colorito), con sospetto, ma sempre spinto dalla mia innata curiosità, che mi porta a visionare ogni genere di film, sperando di trovare anche nel più becero qualcosa di positivo o comunque un’idea di base difendibile, al di là della sua realizzazione pratica.

Conoscendo infatti le precedenti realizzazioni di Jason Friedberg ed Aaron Seltzer, dalla sceneggiatura di Scary Movie in poi (i vari “Movie”:Hot, Epic, Disaster, 3ciento), non ancora pienamente appagato e confluendo verso il masochismo, si facevano pressanti ulteriori interrogativi sul perché “opere” di tal tipo abbiano tanta presa sul pubblico più giovane. L’unico dato certo su cui fare affidamento, gli incassi piuttosto alti, a livello mondiale, alla fine vera “cifra” stilistica.

I citati registi e sceneggiatori, hanno dato vita con Mordimi ad una parodia comunque lineare, che segue quasi pedissequamente il plot originale dei primi tre libri e film della saga più in voga del momento, Twilight, con qualche incursione a mo’ di sberleffo verso altri film (Alice in Wonderland) , telefilm (Buffy, Gossip Girl) e ammiccamenti ironici ai divi musicali idoli dei teenager (The Black Eyed Peas, Lady Gaga).

L’adolescente Becca Crane (Jenn Proske) si trasferisce nella cittadina di Sporks, per convivere con il padre poliziotto iperprotettivo e deve fare i conti con le diffidenze dei nuovi compagni di liceo che gli rendono la vita difficile. Il suo cuore è diviso tra il palestrato Jacob (Chris Riggi), amico d’infanzia aspirante lupo mannaro (al momento la mutazione è ferma allo stadio di Chihuahua…) e l’efebico Edward (Matt Lanter), tutto lacca e biacca, vampiro dichiarato, dal quale è irresistibilmente attratta, anche se lui si tira indietro, per nobili motivi. Tutto avrà soluzione al ballo scolastico di fine anno.

Prendo ad esempio l’insuperato e forse insuperabile Frankenstein Junior, ’74, del citato Brooks per illustrare ciò che una parodia dovrebbe avere per essere veramente tale: una sceneggiatura di ferro, che sappia sfruttare l’integrità narrativa dell’opera originale, sapendone cogliere i lati deboli e traducendoli in valide gag, un cast affiatato con solidi caratteristi, una regia abbastanza ferma da saper contenere le derive della volgarità o della grossolanità, pur attingendovi, sempre con misura.

Tutto ciò è quanto manca in Mordimi, che non riesce, pur sfottendoli, a sfruttare a pieno temi ed incongruenze della nota saga vampiresca che già di per sé offre il destro a più di un’occasione parodistica, volontaria o meno. Non si va oltre innocui, sciatti, quadretti o sketch stantii, che stancamente strizzano l’occhio, ricalcandoli, a numeri d’avanspettacolo o da cinema muto, strappando qualche risata qua e là, senza riuscire a fare vera satira o vero umorismo.

Almeno, rispetto ai precedenti, gli “effetti speciali” (rutti, peti, secrezioni organiche varie) sono limitati, diciamo così, alla funzionalità della storia. Riguardo gli “attori”, sembrano tutti trovarsi sul palco di una recita d’oratorio messa su alla bell’e meglio, forse solo la Proske/Becca appare vagamente convincente, ma il merito più che suo è dell’originale che si ritrova a clonare.

In conclusione, l’interrogativo di cui sopra, del perché di tanto successo è destinato ad avere come unica risposta che ai giovani piace veder messi alla berlina gli stessi idoli di cui hanno decretato la fama, senza altre pretese. Considerando il fenomeno delle rivalutazioni postume, il fantastico duo può dormire sonni tranquilli: tra circa trent’anni, su qualche giornale, apparirà un articolo che inizierà più o meno così: “Cresciuto, cinematograficamente parlando, con le parodie di Jason Friedberg e Aaron Seltzer….”.

3 risposte a “Mordimi”

  1. Ho trovato il tuo blog anche dal mio pc, wiiiii.. ora passerò più spesso..
    Ps (Vampires Suck il titolo originale, certo più colorito) perchè questo non ricordo di averlo letto l’altra volta?? Comunque sto morendo dal ridere.. XD

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    1. Ciao Antonio! Lieto di averti tra i “seguaci” del blog….La versione che pubblico sul web è più lunga e particolareggiata rispetto a quella che invio al giornale, motivi di spazio…Ecco perchè, da persona molto attenta, hai notato delle differenze nella scrittura. Bye Bye.

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      1. Avatar Antonio Ieracà
        Antonio Ieracà

        Troppi complimenti To.. non vorrei montarmi la testa.. XD
        Comunque si, ora che ti ho trovato ti romperò più spesso.. così dovrai sopportarmi anche qui e non solo in redazione.. XD

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