Il regista greco-cipriota Michael Cacoyannis è morto ieri, lunedì 25 luglio, ad Atene. Il suo nome è legato al film che gli ha dato la grande notorietà a livello internazionale, Zorba il Greco, ‘64, adattamento dell’omonimo romanzo di Nikos Kazantzakis e vincitore di tre premi Oscar: miglior fotografia in bianco e nero, Walter Lassally, miglior scenografia in bianco e nero, Vassil Photopoulos, e miglior attrice non protagonista, Lila Kedrova, facente parte di un ricco cast (Anthony Quinn, in una delle sue più sentite e pregevoli interpretazioni, Alan Bates, Irene Papas); indimenticabile, poi, la bella colonna sonora di Mikis Theodorakis, con il noto motivo “in crescendo”.
Nato a Limassol, Cipro, nel ‘22, Cacoyannis si reca nel ’39 a Londra per studiare Giurisprudenza; durante la Seconda Guerra Mondiale produce alcuni programmi televisivi in lingua greca per la BBC; tornato in Grecia, nel ’53 dirige il suo primo film, Kyriakatiko xypnima (Risveglio domenicale), del quale è autore anche della sceneggiatura, mentre l’anno successivo è la volta di Stella, cortigiana del Pireo, con l’esordiente Melina Mercouri.
Tra le sue opere meritano di essere ricordate certamente l’adattamento dell’ Elettra di Euripide, ’61, premio miglior trasposizione cinematografica e Gran Premio della Commissione Superiore tecnica del Cinema Francese al Festival del Cannes del ’62, protagonista Irene Papas, o di altre tragedie classiche, come Le troiane, ’71, con Katharine Hepburn e Ifigenia ’76, senza dimenticare la rilettura volgente al pop del mito di Pandora, Il giorno in cui i pesci uscirono dal mare, ’67; l’ultima regia risale al ’99, Il giardino dei ciliegi.





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