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Ecco i film selezionati nelle varie sezioni per la IV Edizione di Riace in Festival, manifestazione culturale-cinematografica che si svolgerà dal 26 al 30 giugno nel piccolo borgo da cui prende il nome, in provincia di Reggio Calabria, nata cavalcando l’onda della politica d’accoglienza e reinsediamento dei rifugiati e richiedenti asilo politico propria dell’amministrazione comunale del paese dei Bronzi. La direzione è curata da Vincenzo Caricari (Asimmetrici Videoproduzioni) e Chiara Sasso (Rete comuni solidali).

Concorso Migranti e Culture Locali: Di là dal muro (Tilde Di Dio); In nome del popolo italiano (Gabriele Del Grande, Stefano Liberti); Margerita (Alessandro Grande); Meduses (Movimentomilc); Muro di carta (Fabio Mollo).

Concorso Ambiente: C’è bidone e bidone (Francesco Varano, Enrico Olivero); Gli ultimi margari (Tino Dell’Erba); Mbeubeus (Simona Risi); Settanta (Pippo Mezzapesa); Spazzatour (Emilio Casalini); Monnomonnezza (Silvia Di Gennaro).

Concorso Occhio sulla Calabria-Premio Gianluca Congiusta:a cura dell’Associazione Gianluca Congiusta Onlus, sarà proiettato il film Un pagamu-La tassa sulla paura (Claudio Metallo, Nicola Grignani, Miko Meloni) e verrà consegnata una targa agli autori.

Le sezioni in cui è suddivisa la kermesse, attraverso l’universale linguaggio del cinema e delle arti, sono volte a presentare e concedere spazio a produzioni indipendenti sia legate ai temi delle migrazioni, della multicultura, del rapporto tra paesi ricchi e paesi poveri, con una particolare attenzione ad opere ambientate o riguardanti il bacino del Mediterraneo, che incentrate sulle tematiche relative alla salvaguardia dell’Ambiente, quali il rispetto della natura o il trattamento dei rifiuti solidi urbani, senza trascurare la rilevanza della legalità nel vivere quotidiano.

Rimandandovi per il programma completo, con orari ed eventi, al sito http://www.riaceinfestival.it/, sottolineo in chiusura la presenza tra gli ospiti di due giovani registi, che saranno al centro di due incontri/dibattito, Francesco Munzi (Saimir, 2004; Il resto della notte, 2009), attualmente impegnato nella trasposizione cinematografica di Anime Nere (Gioacchino Criaco, Rubbettino Editore) e Michelangelo Frammartino (Il dono, 2003; Le quattro volte, 2010; la recente “cineinstallazione” Alberi, proiettata per la prima volta al Tribeca Film Festival di New York), che ho avuto il piacere di conoscere ed intervistare qualche anno addietro.

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