Attilio Spanò e Oreste Montebello (YouTube)

E’ stata presentato sabato scorso, 30 aprile, nel foyer del Cinema Vittoria di Locri (RC), il programma dell’associazione culturale Tabula Rasa, nata a gennaio nell’intento di dare continuità alle esperienze vissute attraverso una serie di iniziative che si sono svolte lo scorso anno all’interno del comune di Gerace (RC), costituendo quale punto di partenza, come ha specificato nel suo intervento Attilio Spanò, docente di Storia dell’Arte, un gruppo di persone accomunate dalla volontà di lavorare insieme nell’ambito del territorio locrideo, al fine di porre in essere una sua concreta promozione e non una sterile valorizzazione dalla “valenza sacrale”, ovvero puntando sulla possibilità di fruirne considerandone bellezza e contemporaneità, dando adito in particolare al valore della compartecipazione nel far sì che vengano posti in essere opportuni stimoli, critici e riflessivi, a quanti assisteranno ai vari eventi in programma. Riguardo questi ultimi, il via è stato dato ieri, domenica 1 maggio, con l’inaugurazione di una rassegna cinematografica, piuttosto suggestiva nella sua variegata proposta, che vede la collaborazione del citato Cinema Vittoria: al Museo Civico S. Gemelli di Gerace è stato infatti proiettato il film Big Eyes (Tim Burton, 2014) e nel corso del corrente mese nella stessa struttura vi saranno in cartellone altri titoli, mentre a giugno le proiezioni si sposteranno nell’Arena della Fondazione Zappia, a Locri, come potete leggere nella locandina qui di seguito.

Nel mese di agosto, a Gerace, spazio invece a performance che andranno a coinvolgere artisti, attori, musicisti, invitati ad esprimere le proprie potenzialità e personalità all’interno di tre spazi diversi (Chiesa dell’Annunziatella; Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria; Cortile di Casa Spanò), all’insegna della multidisciplinarietà e della diversità espressiva nell’assecondare il tema scelto per questa edizione di Tabula Rasa, Corrispondenze contemporanee 2022- Antropofysia, neologismo quest’ultimo mutuato dal greco per delineare la dialettica del rapporto uomo-natura, incentrandosi in particolare sulle mutazioni messe in atto dal primo nei confronti della seconda. Saranno coinvolti gli artisti Roberto Ghezzi, Simona Lombardi e Denis Volpiana, mentre la rappresentazione teatrale sarà a cura di Bernardo Migliaccio Spina. Un’ulteriore performance multidisciplinare, Eternità di Persefone, vedrà quale location il sito archeologico della Contrada Sefanelli di Gerace, andando così ad interessare il porsi dell’uomo rispetto all’incedere temporale, oltre che il suo intervento mutativo nei riguardi della natura, riprendendo quanto già scritto.

Le tematiche descritte interesseranno anche l’iniziativa Residenze di Fotografia-I luoghi dei mutamenti, illustrata nel corso della conferenza stampa da Oreste Montebello, fotografo, volta ad offrire visualizzazione all’intimità propria del territorio, nel suo rapporto con la natura circostante, spaziando fra passato, presente e futuro. I lavori inviati all’associazione da quanti hanno aderito al bando proposto saranno valutati da un’apposita commissione di esperti, così da dare vita ad una selezione di quattro autori, i quali saranno guidati dal fotografo Massimo Mastrorillo in un percorso creativo che si snoderà in dieci giorni (dal 15 al 25 luglio), fino alla realizzazione di un catalogo a testimonianza del lavoro eseguito, insieme ad una mostra, oltre all’intento di seguire ed accompagnare gli autori nel prosieguo della loro carriera. Da quanto emerso nel corso della presentazione, credo che quanto proposto da Tabula Rasa rappresenti una lodevole iniziativa culturale, perché consente ad un territorio paesaggisticamente e culturalmente rilevante di essere propriamente vissuto nella sua concretezza, ponendo in essere una confluenza reciproca fra passato e presente, certo sinergica ad un dialogo finalmente propositivo, nel nome di una inedita e benvenuta condivisione.

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