La mattina del 24 aprile è apparsa a Roma, in Piazza Bartolomeo Romano, in uno dei quartieri simbolo della Resistenza capitolina, una nuova opera di Laika dal titolo 2023, Mia nonna partigiana è ancora arrabbiata. L’opera è apparsa proprio alla vigilia della festa della Liberazione del 25 aprile, e raffigura una donna con un fazzoletto rosso che rincorre, brandendo un matterello, il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

Ecco la dichiarazione della street-artist, così come mi è stata inviata tramite nota stampa: “Siamo consapevoli di avere dei nostalgici al governo, lo sappiamo dall’inizio ma credo si sia sorpassato il limite. Il protagonista è sempre il ‘nostro’ presidente del Senato che tenta in continuazione di riscrivere la storia del nostro paese. Non sono bastati i musicisti semi pensionati di via Rasella, adesso ha anche il coraggio di affermare che l’antifascismo non è nella Costituzione.

Questa Repubblica è nata con il sangue dei nostri nonni partigiani che hanno combattuto contro il fascismo: ogni tentativo di riabilitazione di quel periodo è un atto criminale nei confronti di chi ha perso la vita, di chi è stato perseguitato nei campi di concentramento, di chi ha sofferto.

La storia non si riscrive. La memoria va preservata, protetta: è compito delle nuove generazioni mantenere questo impegno affinché ciò che è stato non si ripeta più. Vorrei ricordare alla seconda carica dello stato (e al governo tutto) che l’Antifascismo è uno dei valori fondamentali del nostro paese. Chi non è d’accordo, si faccia da parte. Caro La Russa, mia nonna, se fosse ancora qui, sarebbe ancora tanto arrabbiata”.

(Fonte, testo e immagine: Ufficio Stampa)

Una replica a “Laika: “2023, Mia nonna partigiana è ancora arrabbiata””

  1. […] di resistenza antifascista di Roma, San Lorenzo, in via dei Sabelli. Il murale riprende l’opera dello scorso anno in cui una nonna partigiana rincorreva con un mattarello il Presidente del Senato Ignazio La […]

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