(…)Se gli avvenimenti recenti non lasciano certo ampi margini di ottimismo, il cinema ci aiuta a immaginare – letteralmente a “mettere in immagini” – una possibilità di mondo. Per questo motivo, pur consapevoli del momento storico nel quale è calato il nostro lavoro, abbiamo cercato e guardato in tante direzioni nel tentativo di cogliere il senso di un presente che, nonostante tutto, si offre ricco e appassionante. Un momento che abbiamo tentato di cogliere e raccontare dialogando con i film che abbiamo selezionato.(…) (…) Il mondo in tutte le sue espressioni e manifestazioni si ritrova nella selezione di Locarno. E di conseguenza il cinema e tutte le sue possibilità. Tutte ancora da scoprire”.

Queste parole espresse da Giona A. Nazzaro, Direttore Artistico del Locarno Film Festival, la cui 76ma edizione si volgerà dal 2 al 12 agosto, ritengo trovino congruo prosieguo in quanto affermato da Marco Solari nel rimarcare i mutamenti dal 2000, anno in cui assunse la carica di Presidente della kermesse, ad oggi: “In 23 anni il mondo è cambiato, così come è cambiato il cinema. Nuove tecnologie si sono imposte, mettendo in crisi i modelli del passato e diffondendo nuove abitudini di consumo culturale. Di fronte a queste trasformazioni, mi è stato sempre più chiaro che, anche dopo successi e grandi traguardi, sarebbe stato fatale fermarsi e crogiolarsi nell’immobilismo. E così il Festival è cresciuto come un organismo irrequieto, in continua trasformazione, capace di assorbire, con eccezionale apertura e attenzione allo spirito del tempo, le innovazioni più virtuose, e al contempo di fungere da esempio con le sue sperimentazioni, non ultime quelle legate al digitale e alla formazione”.

Solari a partire dal prossimo anno lascerà il posto a Maja Hoffmann, prima donna a ricoprire il ruolo di presidente del Locarno Film Festival.

Locarno, Piazza Grande (Wikipedia)

Il Festival anche nell’edizione di quest’anno conferma la sua costante attenzione alla realtà, nel suo intersecarsi di pressante attualità e continua trasformazione sulla base di continui stimoli, senza dimenticare i suoi punti chiave, in primo luogo Piazza Grande, il cuore del Festival, in grado di accogliere sino a 8.000 spettatori, un luogo unico che vanta uno degli schermi cinematografici più grandi del mondo, dotato di caratteristiche tecniche all’avanguardia, accogliendo gli invitati cui vengono assegnati i suoi ambiti e prestigiosi premi, trasformando ogni proiezione in un evento irripetibile. I

l programma si compone delle produzioni internazionali più attese, film presentati principalmente in prima mondiale o internazionale che intrecciano divertimento, emozione e impegno, per il piacere del grande pubblico e dei cinefili. In seconda serata, una selezione di titoli dedicati agli ospiti premiati, tra capolavori del passato ed escursioni avventurose a cavallo dei generi.

Tutti i film della Piazza Grande, ad eccezione dei cortometraggi e dei film nella sezione Histoire(s) du cinéma, concorrono per il Prix du Public UBS 2023, il premio assegnato dal 1994 alla giuria più numerosa che si possa immaginare, ovvero le migliaia di spettatori e spettatrici che, ogni sera, grazie all’App ufficiale, possono votare la loro opera preferita.

Il Concorso internazionale ospita opere principalmente in prima mondiale provenienti da tutto il mondo che concorrono per il prestigioso Pardo d’oro. Riservato ad autori affermati, così come al piacere della scoperta, del racconto e dell’innovazione, è un luogo inclusivo e aperto, che immagina i nuovi territori dell’arte cinematografica, al cui interno far confluire le migliori espressioni del cinema contemporaneo, in linea con la storia e la tradizione del Festival.

(Locarno Film Festival)

Il Concorso Cineasti del presente offre una selezione di opere prime o seconde, principalmente in prima mondiale, dirette da talenti emergenti provenienti da tutto il mondo, così da scoprire il cinema di domani, al di là di ogni distinzione di forma e genere. Oltre al tradizionale Pardo d’oro e al Premio alla Miglior Regia, il Concorso Cineasti del presente offre anche dei riconoscimenti alle migliori interpretazioni.

Terreno di ricerca espressiva e poetica in formati innovativi, la sezione Pardi di domani presenta corti e mediometraggi in prima mondiale, articolandosi in tre concorsi: il Concorso internazionale, che accoglie opere di autori emergenti da tutto il mondo; il Concorso nazionale, riservato alle produzioni elvetiche e il Concorso Corti d’autore, dedicato alle opere brevi di cineasti già affermati.

Nel Fuori concorso si rinvengono invece intrecci di linguaggi e narrazioni che esplorano la forma del racconto cinematografico. Dal cinema senza generi alla reinvenzione del genere, così da riscoprire il piacere della libertà e degli accostamenti impossibili, in una zona libera dove il cinema diventa luogo di scoperta continua, senza preclusione alcuna, nell’esternazione di un piacere in tutte le sue possibilità espressive.

Come un atlante in divenire del cinema, della sua storia e dei suoi archivi infiniti, Histoire(s) du cinéma si propone di tracciare le sue piste nel passato (sempre presente) delle immagini in movimento, attraverso omaggi a grandi registi, attori o tecnici del cinema. Opere dell’altro ieri in dialogo con film recenti che s’interrogano sul cinema e le sue storie, per uno scambio continuo e infinito, proiettato saldamente nell’oggi.

Appuntamento amato da cinefili e da studiosi di tutto il mondo, la Retrospettiva quest’anno è dedicata alle stagioni del cinema popolare messicano, con moltissime opere pressoché inedite al di là dei confini del Messico. Guillermo Del Toro, Alfonso Cuarón e Alejandro González Iñárritu sono solo alcuni dei nomi che oggi fanno del Messico uno dei Paesi più rilevanti del cinema contemporaneo, ma lo sguardo visionario di questa generazione di cineasti si lega a una ricca tradizione di cinema popolare, tanto amato in patria quanto sconosciuto o poco studiato all’estero, e a cui il Festival renderà omaggio.

Espectáculo a diario – Las distintas temporadas del cine popular mexicano (Ogni giorno uno spettacolo – Le molte stagioni del cinema popolare messicano) sarà un’intensa ricognizione della produzione messicana dagli anni Quaranta fino alla fine degli anni Sessanta, decenni di eccezionale creatività, popolati di divi, dive e autori straordinari, che hanno ispirato intere generazioni.

Si tratta della seconda Retrospettiva che il Festival dedica al cinema messicano, dopo quella del 1957, e mostrerà opere di Roberto Gavaldón, Alejandro Galindo, Chano Urueta, Matilde Landeta, Juan Bustillo Oro, Tito Davison, Emilio Fernández, Gilberto Martinez Solares, René Cardona e molti altri.

La Retrospettiva, curata da Olaf Möller, critico cinematografico, con la partecipazione di Roberto Turigliatto, critico cinematografico, è organizzata dal Locarno Film Festival in collaborazione con i partner ufficiali Cinémathèque suisse e MUBI, ed è resa inoltre possibile grazie al generoso appoggio delle principali istituzioni cinematografiche messicane tra cui la Filmoteca UNAM, l’Instituto Mexicano de Cinematografía (IMCINE), la Cineteca Nacional México, Permanencia Voluntaria archivo cinematográfico e altre ancora.

Per l’occasione sarà inoltre pubblicato il libro Espectáculo a diario. Ensayos sobre el cine clásico mexicano, 1940-69 (Spectacle every Day. Essays on Classical Mexican Cinema, 1940-69), curato da Jorge Javier Negrete Camacho e Alonso Díaz de la Vega, edito da Les éditions de l’Œil. In collaborazione con la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) del Dipartimento federale degli affari esteri, da 21 anni la missione di Open Doors è quella di sostenere artisti di comunità sottorappresentate di tutto il mondo e di paesi nei quali il cinema e l’arte, in quanto forme di espressione, sono a rischio.

Ora si prepara a portare al pubblico e all’industria di Locarno un’ampia delegazione di talenti e di storie vivaci ed emozionanti da queste regioni. Presentato in un formato ibrido, online e di persona, Open Doors vuole creare uno spazio dove talenti del cinema nascenti possano trovare ispirazione creativa e professionale per lo sviluppo dei propri progetti e delle proprie carriere, una piattaforma volta inoltre ad offrire l’opportunità di entrare in contatto con professionisti dell’industria cinema provenienti dall’Europa e dal resto del mondo, favorendo così una più fluida comprensione e accettazione tra le diverse identità che partecipano al Festival e a Locarno Pro.

Quest’anno uno dei temi sarà quello dello sviluppo e della stabilità delle loro industrie locali, discusso assieme ai registi leader di domani per un’industria cinematografica più sostenibile. Dal 2022 al 2024, il progetto esplora le cinematografie di 22 paesi dell’America Latina e dei Caraibi.

Parallelamente ai programmi di promozione e formazione professionali di Open Doors che hanno luogo durante il Festival e su tutto l’arco dell’anno, gli Open Doors Screenings, sezione non competitiva, presentano al pubblico una selezione di lunghi e cortometraggi che mettono in luce la diversità del panorama regionale, focalizzandosi in questa edizione sull’America del Sud.

(Locarno Film Festival)

Locarno Kids: screenings si contraddistingue per una selezione dedicata al pubblico dei più piccoli, un viaggio iniziatico nel mondo del cinema, grazie a film che guardano alla loro età: prime nazionali e internazionali, pellicole scelte in collaborazione con Castellinaria – Festival del cinema giovane, ma anche grandi classici del passato, riscoperte del cinema d’animazione e film per tutta la famiglia in anteprima.

Completa la programmazione un percorso di laboratori, incontri e workshop gestiti da vari partner educativi. Panorama Suisse è una sezione indipendente, al cui interno vengono proposti film svizzeri che si sono distinti nell’ambito di festival o che hanno ottenuto il consenso del pubblico, così come titoli attualmente in uscita nelle sale. I cinefili del mondo intero hanno così l’opportunità di scoprire l’attuale creazione cinematografica elvetica in una sezione a essa dedicata.

La selezione è effettuata da una commissione composta da rappresentanti delle Giornate di Soletta, dell’Accademia del Cinema Svizzero e di Swiss Films. Di rilievo Scuole senza frontiere 2023, rassegna di film prodotti dalle scuole di cinema, televisione e animazione svizzere, un evento che da dodici anni fa integralmente parte del Locarno Film Festival. Sin dall’inizio, il CISA , in sinergia con il BaseCamp, ha coordinato questo evento, invitando università e scuole professionali specializzate svizzere a partecipare con una selezione dei loro migliori cortometraggi al fine di generare uno scambio sulle rispettive realtà produttive.

Vengono presentati dei cortometraggi di diploma recenti della ZHdK di Zurigo, HSLU di Lucerna, ECAL di Losanna e HEAD di Ginevra, oltre a una selezione di saggi filmici dell’USI di Lugano e Mendrisio.

Riguardo infine le Giurie, saranno al centro di un dialogo tra voci provenienti da tutto il mondo e rappresentative di alcuni dei contesti più vivaci e creativi del panorama contemporaneo: riguardo il Concorso Internazionale, la giuria, presieduta dall’attore francese Lambert Wilson, sarà composta da Charlotte Wells, cineasta scozzese, Matthijs Wouter Knol, CEO e Direttore della European Film Academy,  Lesli Klainberg, Presidente del Film at Lincoln Center, Zar Amir Ebrahimi, attrice iraniana.

Per il Concorso Cineasti del presente, la giuria sarà invece composta dalla Delegata Generale della Settimana internazionale della Critica di Venezia, Beatrice Fiorentino, dalla regista franco-tunisina Erige Sehiri e dalla cineasta tedesca Helena Wittmann. I cortometraggi della sezione Pardi di domani saranno valutati dal cineasta canadese Matthew Rankin, dal regista e production designer ticinese Amos Sussigan e dalla produttrice polacca Ewa Puszczyńska.

Per la giuria Opera Prima saranno al Festival la critica cinematografica e programmer indo-americana Devika Girish, il regista egiziano Omar El Zohairy e la cineasta filippina Isabel Sandoval.

La giuria Pardo Verde Ricola, introdotta lo scorso anno, sarà infine composta dalla cineasta iraniana Firouzeh Khosrovani; dalla regista, sceneggiatrice e produttrice svizzero-paraguayana Arami Ullón e dal cineasta e pittore senegalese Moussa Sene Absa. Saranno loro a decretare l’opera in concorso al Festival che meglio riflette una tematica ecologica.

Le giurie avranno il compito di assegnare il Pardo d’oro e tutti gli altri riconoscimenti previsti durante la cerimonia di premiazione, che si terrà il 12 agosto alle 14:30 al Cinema GranRex di Locarno.

Fonte: cartella stampa. In seguito alla sciopero degli attori aderenti al Sindacato SAG-AFTRA, non tutti gli artisti premiati saranno presenti, rimandando quindi al sito del Festival per tutte le informazioni al riguardo.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In voga