
Jane Campion, regista e sceneggiatrice neozelandese di fama internazionale, riceverà il Pardo d’Onore Manor del 77mo Locarno Film Festival (7-17 agosto), dedicato alle eccellenze del cinema. La premiazione avrà luogo la sera del 16 agosto e per l’occasione il Festival presenterà due tra le sue opere più acclamate, scelte dalla stessa cineasta: An Angel at My Table (Un angelo alla mia tavola, 1990) e The Piano (Lezioni di piano, 1993), quest’ultima in una nuova versione restaurata 4K che debutterà in Piazza Grande.
Il pubblico potrà poi incontrare la cineasta sabato 17 agosto, durante una conversazione che si terrà presso il Forum @ Spazio Cinema. Jane Campion (Wellington, 1954) già dai primi cortometraggi mise in evidenza una certa abilità nel narrare storie audaci tramite la macchina da presa, come in A Girl’s Own Story (1984), incentrato sul passaggio alla vita adulta di tre ragazze nell’Australia degli anni ’60, per poi debuttare nei lungometraggi con Sweetie (1989), ritratto di due sorelle cresciute in una famiglia disfunzionale.

Attratta da personaggi femminili sfaccettati e complessi, la storia vera della scrittrice Janet Frame divenne, sotto il suo sguardo, il film Un angelo alla mia tavola (1990), vincitore del Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria alla 47ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Nel 1993, grazie a Lezioni di piano, la regista conquistò l’affermazione definitiva: il ritratto di una donna capace di comunicare i propri turbamenti interiori solo tramite la figlia e un pianoforte vinse la Palma d’Oro al 46mo Festival di Cannes, conseguendo poi tre Premi Oscar nell’edizione del 1994: migliore attrice (Holly Hunter), migliore attrice non protagonista (Anna Paquin) e migliore sceneggiatura originale (Jane Campion).
I film successivi videro la presenza di altre grandi protagoniste: un’ereditiera imprigionata dall’amore (Ritratto di signora, 1996), una ragazza folgorata da una setta indiana (Holy Smoke – Fuoco sacro, 1999), un’insegnante coinvolta in una serie di omicidi (In the Cut, 2003).
Una volta girati i cortometraggi The Water Diary (2006) e The Lady Bug, quest’ultimo incluso nel film collettivo Chacun son cinéma (2007), la regista dedicò il film Bright Star (2009) agli ultimi anni di vita del poeta John Keats.
Dopo l’incursione televisiva con la serie Top of the Lake – Il mistero del lago (2013-2017), Jane Campion ritornò al grande schermo con il dramma western Il potere del cane (2021), adattamento dell’omonimo romanzo del 1967 di Thomas Savage, film premiato con il Leone d’Argento-Premio Speciale per la Regia alla 78ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e vincitore, tra l’altro di tre Golden Globes (Miglior film drammatico, Miglior regista, Miglior attore non protagonista, Kodi Smit-McPhee) e del Premio Oscar come Miglior Film.






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