
Si è svolta lo scorso mercoledì, 17 luglio, all’Arena Estiva della Casa del Cinema di Villa Borghese a Roma, la cerimonia di assegnazione dei riconoscimenti relativi al Premio Internazionale Cinearti La Chioma di Berenice, giunto alla XXV Edizione, istituito nel 1998 dalla CNA come “riconoscimento e omaggio alla cinematografia italiana e alle professionalità artistiche ed artigianali che caratterizzano ogni produzione”. Dalla XXII edizione il Direttore artistico è Antonio Flamini, mentre Presidente fin dalla sua istituzione è Graziella Pera, storica stilista e scenografa italiana, attualmente docente di Fashion Design all’Accademia di Belle Arti di Roma. La Giuria, composta da 28 personalità del mondo della Settima Arte, ha quindi conferito i seguenti premi: Migliore Trucco: Diego Prestopino (The Palace, Roman Polanski). Migliore Acconciatura: Alberta Giuliani (Rapito, Marco Bellocchio). Migliore Scenografia: Carmine Guarino (Comandante, Edoardo De Angelis). Migliore Arredatore: Valeria Vecellio (Rapito, Marco Bellocchio). Miglior Attrice: Alba Rohrwacher (Mi fanno male i capelli, Roberta Torre).
Migliore Compositore: Michele Braga (Mixed By Erry, Sydney Sibilia). Miglior Doppiaggio: Iyuno Italy (Guardiani della galassia 3, James Gunn). Miglior Montaggio: Marco Spoletini (Io capitano, Matteo Garrone). Miglior Cortometraggio: La giustificazione (Alex Marano). Miglior Documentario: Fela, il mio dio vivente (Daniele Vicari)- Menzione speciale per Procida, realizzato da 12 ragazzi tra i 17 e i 25 anni, diretti da Leonardo Di Costanzo. Miglior Attore: Antonio Albanese (Cento domeniche, film di cui è anche regista). Migliore Autore della Fotografia: Paolo Carnera (Io capitano, Matteo Garrone). Migliori Costumi: Carlo Poggioli (The Palace, Roman Polanski). Miglior Produttore: Archimede, Raicinema, Pathè, Tarantula (Io capitano, Mattero Garrone. Miglior Regia: Sidney Sibilia (Mixed By Erry). Migliore Serie Tv: Call My Agent – Italia (Luca Ribuoli). Miglior Film: Io Capitano (Matteo Garrone).
Nel corso della serata sono stati poi assegnati, dal Comitato scientifico, due Premi alla Carriera, all’attore Franco Nero e al direttore della fotografia Nino Celeste, con le seguenti rispettive motivazioni: “Interprete eclettico, originale e di altissima professionalità, è stato un impagabile protagonista dello spaghetti western italiano, quindi libero da schemi e da pregiudizi: ha appassionato grandi e piccoli con i suoi intensi occhi blu, attraversando il cinema nel più ampio dei modi, dai grandi autori alle pellicole più popolari e commerciali, ma sempre con estrema competenza. A Franco Nero va il Premio Chioma di Berenice alla carriera”; “Per una vita dedicata alla luce e una carriera devota al cinema e alla televisione. Questo premio alla carriera celebra un percorso artistico molto importante per la storia dell’audiovisivo, caratterizzato da una grande varietà di esperienze e dall’immutata capacità di esprimere attraverso il colore e la luce gli aspetti intimi e psicologici dei personaggi”.
Spazio infine al ricordo di Marcello Mastroianni nel centenario della nascita, di Maria Rosaria Omaggio, attrice di teatro, cinema e televisione, scrittrice, per tanti anni membro della Giuria, recentemente scomparsa, e di Gaetano di Vaio regista, sceneggiatore, produttore e attore, che ci ha lasciato lo scorso 22 maggio, con la consegna di una targa alla compagna Fulvia Guardascione.






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