Da mercoledì 1 a venerdì 31 gennaio Cineteca Milano organizzerà, al Cinema Arlecchino, una rassegna articolata in tredici titoli per celebrare e approfondire la figura cinematografica di Luis Buñuel, uno degli autori che ha segnato maggiormente la storia della Settima Arte per buona parte del Novecento. Con L’angelo sterminatore come titolo di apertura e la conclusione affidata alla replica di Tristana, la rassegna andrà a delineare un viaggio nell’universo cinematografico del regista spagnolo, poi naturalizzato messicano, che certo andrà ad appassionare chi già conosce la sua opera ma potrà conquistare anche chi si avvicina per la prima volta ai film geniali, provocatori, talvolta corrosivi ma sempre stimolanti che Buñuel ha realizzato nella sua lunga carriera.

Il cartellone andrà infatti ad interessare oltre vent’anni del suo percorso cinematografico, dal 1950 al 1977, comprendendo, oltre ai due titoli già citati, anche Viridiana, Il diario di una cameriera, Intolleranza: Simon del deserto, Bella di giorno, Il fascino discreto della borghesia, Il fantasma della libertà, Quell’oscuro oggetto del desiderio (suo ultimo film), Lui, I figli della violenza, Adolescenza torbida ed Estasi di un delitto.

Luis Buñuel (Wikipedia, Sconosciuto Unknown author, Public domain, da Wikimedia Commons)

Cineasta estremamente lucido nel suo vivido sarcasmo antiborghese, Luis Buñuel (1900-1983) rientra nel novero di quei pochi autori che nel corso della loro carriera sono riusciti ad evolversi, a mutare il loro stile, mantenendo intatta l’ispirazione originaria, nel caso specifico proporre una personale visione della realtà, cercando una condivisione attraverso la proposizione cinematografica, nella ferma capacità di cogliere, in ogni minima sfaccettatura, tutte le contraddizioni proprie dell’uomo moderno.

Dai furori eversivi, nella forma e nel contenuto, delle prime opere, in piena adesione al movimento surrealista, i mediometraggi Un chien Andalou, ’29, e L’age d’or, ’30, scritti insieme a Salvador Dalì, sino al citato ultimo film realizzato,  Quell’oscuro oggetto del desiderio, ’77, considerando nel novero anche alcune pellicole “alimentari”, volte cioè a tener conto delle esigenze di mercato, il cinema di Buñuel si delinea come quello proprio di uno spirito libero, per dirla con le sue stesse parole, “un’arma magnifica e pericolosa (…). Lo strumento migliore per esprimere il mondo dei sogni, delle emozioni e dell’istinto”.

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K-Films America, Concessione della licenza CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

1 gennaio – ore 17.00. 4 gennaio – ore 11.00: L’angelo sterminatore (El ángel exterminador, Luis Buñuel, 1962, con Silvia Pinal, Enrique Rambal, Jacqueline Andere, José Baviera, Augusto Benedico. Durata 95’ – versione originale sottotitolata in italiano). 3 gennaio – ore 19.00. 6 gennaio – ore 11.00: Il diario di una cameriera (Le Journal d’une femme de chambre, Luis Buñuel, 1964, con Michel Piccoli, Jeanne Moreau, Georges Géret, Bernard Musson, Daniel Ivernel. Durata, 98’ – versione originale sottotitolata in italiano).

5 gennaio – ore 15.00: Il fascino discreto della borghesia (Le Charme discret de la bourgeoisie, Luis Buñuel, 1972, con Fernando Rey, Delphine Seyrig, Bulle Ogier, Michel Piccoli, Stéphane Audran, Jean-Pierre Cassel. Durata: 105’ – versione originale sottotitolata in italiano). 7 gennaio – ore 21.00. 11 gennaio – ore 11.00: Bella di giorno (Belle de jour, Luis Buñuel, 1967, con Catherine Deneuve, Francisco Rabal, Michel Piccoli, Geneviève Page, Georges Marchal. Durata: 120’ – versione originale sottotitolata in italiano).

9 gennaio – ore 17.00: Lui (Él, Luis Buñuel, 1952, con Arturo de Córdova, Delia Garces, Luis Beristan, Aurora Walker, Fernando Casanova. Durata: 89’ – versione originale sottotitolata in italiano). 11 gennaio – ore 19.00. 18 gennaio – ore 11.00: Il fantasma della libertà (Le Fantôme de la liberté, Luis Buñuel, 1974, con Adriana Asti, Julien Bertheau, Adolfo Celi, Jean-Claude Brialy, Michel Piccoli, Jean Rochefort. Durata: 103’ – versione originale sottotitolata in italiano). 12 gennaio – ore 11.00. 15 gennaio – ore 19.00: Adolescenza torbida (Susana, Luis Buñuel, 1950, con Rosita Quintana, Fernando Soler, Maria Gentil Arcos, Victor Manuel Mendoza. Durata: 82’ – versione originale sottotitolata in italiano).

12 gennaio – ore 18.30: Estasi di un delitto (Ensayo de un crimen, Luis Buñuel, 1955, con Ernesto Alonso, Rita Macedo, Miroslava Stern. Durata: 91’ – versione originale sottotitolata in italiano). 14 gennaio – ore 17.00: Intolleranza. Simon nel deserto (Simón del desierto, Luis Buñuel, 1965, con Claudio Brook, Álvarez Félix, Hortensia Santoveña, Silvia Pinal. Durata, 43’ – versione originale sottotitolata in italiano). 20 gennaio – ore 17.00: Viridiana (Luis Buñuel, 1961, con Francisco Rabal, Fernando Rey, Silvia Pinal, Victoria Zinny, Margarita Lozano. Durata 90’ – versione originale sottotitolata in italiano).

22 gennaio – ore 21.00. 24 gennaio – ore 11.00: Quell’oscuro oggetto del desiderio (Cet obscur objet du désir, Luis Buñuel, 1977, con Julien Bertheau, Fernando Rey, Carole Bouquet, Angela Molina, Milena Vukotic, André Lacombe. Durata: 100’ – versione originale sottotitolata in italiano). 27 gennaio – ore 17.00: I figli della violenza (Los olvidados, Luis Buñuel, 1950, con Miguel Inclan, Estela Inda, Alfonso Mejia, Roberto Cobo, Alma Delia Fuentes. Durata: 88’ – versione originale sottotitolata in italiano). 29 gennaio – ore 21.00. 31 gennaio – ore 11.00: Tristana (Luis Buñuel, 1970, con Catherine Deneuve, Fernando Rey, Franco Nero, Jésus Fernandez. Durata: 105’ – versione originale sottotitolata in italiano).

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