
Jackie Chan, attore di fama mondiale, regista visionario e figura imprescindibile delle arti marziali, nonché Cavaliere delle Arti e delle Lettere della Repubblica Francese, riceverà il Pardo alla carriera nel corso della 78ma edizione del Locarno Film Festival (6–16 agosto). Chan da quasi sessant’anni è uno dei volti più riconoscibili del cinema internazionale, apprezzato in tutto il mondo per i suoi film, che hanno gettato un ponte tra Oriente e Occidente. Dopo il suo esordio attoriale da giovanissimo negli anni Sessanta, nel 1978 raggiunge il grande successo con Il serpente all’ombra dell’aquila e Drunken Master. Grazie alle sue prodezze e a un carisma irresistibile, nel decennio successivo l’equilibrio inedito di commedia e kung-fu proposto da Chan diventa ben presto, per la Golden Harvest, leggendaria casa di produzione di Hong Kong, il sinonimo stesso di trionfo al botteghino.
La carriera di Chan dietro la macchina da presa, nelle vesti di regista di classici come Police Story (1985) o Armour of God (1986), arricchisce ulteriormente la sua immagine di artista unico ed eccentrico. Negli anni Novanta, Chan si afferma come la star di film d’azione più popolare in Asia. Corteggiato da Hollywood, nel giro di pochi anni la commedia Rush Hour (1998) ne consacra lo status di superstar globale come non era mai accaduto a nessuno prima di allora. Durante Locarno78, Jackie Chan presenterà inoltre i suoi film Project A (1983) e Police Story (1985), entrambi da lui diretti e interpretati. Il pubblico avrà anche l’opportunità di incontrare l’attore il 10 agosto in occasione di un talk pubblico.
Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival ha dichiarato al riguardo: “Regista, produttore, attore, sceneggiatore, coreografo, cantante, atleta, stuntman temerario. Jackie Chan è una figura chiave del cinema asiatico di tutti i tempi, la cui influenza ha rimodellato l’immaginario contemporaneo riscrivendo le regole del cinema hollywoodiano. Fin dagli anni della China Drama Academy sotto la guida del Maestro Yu Jim-Yuen, quando lavorò da giovanissimo come stuntman nel capolavoro di King Hu A Touch of Zen, Jackie Chan ha continuamente reinventato il cinema di arti marziali e non solo. Talento comico purissimo, ha fatto sua la lezione di Buster Keaton e del cinema delle origini, dando vita a capolavori che hanno conquistato il pubblico di tutto il mondo. Con una sensibilità degna del musical classico, ha creato una poetica del corpo in movimento senza precedenti. Nel cinema esiste un prima e un dopo Jackie Chan”.
Immagine di copertina: Locarno Film Festival, Wolfgang Tillmans ©






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