In attesa dell’ assegnazione della Palma d’oro, dal 64mo Festival di Cannes arrivano notizie sui premi collaterali, relativi alle varie sezioni, come il curioso Palme Dog, riconoscimento cinofilo (e qui i giochi di parole…) istituito nel 2011 dal giornalista inglese Tobby Rose, assegnato al terrier Uggy , che accompagna le gesta di Jean Dujardin, protagonista dell’acclamato e insolito film muto The Artist, Michel Hazanavicius; riconoscimento anche per Laika, meticcia presente in Le Havre, Aki Kaurismaki.
Nell’ambito della Quinzaine, Bouli Lanners, Les Géants, porta a casa il premio CICAE, conferito dagli esercenti indipendenti, e il premio SACD, assegnato dalla società francese che gestisce i diritti d’autore, mentre il Label Europa Cinemas va a Atmen, Karl Markovics; Paolo Sorrentino, This must be the place, ha vinto il Premio Ecumenico mentre due menzioni sono andate al sopra citato film di Aki Kaurismaki e alla pelllicola di Nadine Labaki, Et maintenant on va ou; la Queer Palm, riconoscimento relativo ai film a tematica LGBT, è stato conferito a Skoonheid, Oliver Hermanus.
La giuria della sezione Un Certain Regard , presieduta da Emir Kusturica, ha premiato ex-aequo Arirang di Kim Ki-duk e Halt auf freier Strecke, di Andreas Dresen, mentre il premio speciale della giuria è andato ad Elena di Andrei Zvyagintsev e quello per la regia a Mohammad Rasoulof, Bé Omid é Didar.





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