Sarà il regista, sceneggiatore e produttore americano Michael Mann a presiedere la Giuria Internazionale che assegnerà il Leone d’Oro e gli altri premi ufficiali relativamente ai film in Concorso alla 69ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (29 agosto – 8 settembre), decisione presa dal Cda della Biennale, Presidente Paolo Baratta, su proposta del Direttore della Mostra, Alberto Barbera.

Michael Mann si è imposto inizialmente nella qualità di produttore realizzando alcune delle serie televisive di maggior successo, come Miami Vice, 1984, nella quale venivano trasposti parametri qualitativi d’estrazione cinematografica, con una particolare attenzione all’estetica visiva e alle psicologie dei personaggi, unita ad un accorto, potremmo dire funzionale, uso della musica; con la sua regia, nel 2006, la serie diverrà un film per il grande schermo.

Debutta dietro la macchina da presa nel 1981, Strade violente (Thief), anche se il suo stile si esplicita con maggiore efficacia nel bel Manhunter-Frammenti di un omicidio (1986), tratto da un romanzo di Thomas Harris, dove esordisce cinematograficamente il personaggio del Dr. Hannibal Lecter, qui interpretato da Brian Cox.

Pur se il suo territorio d’elezione resta sempre il thriller d’ambientazione urbana, con echi noir (Heat-La sfida, 1995; Insider-Dietro la verità, 1999, Collateral, 2004), l’ estrema duttilità ha fatto sì che il suo estro potesse dispiegarsi anche in pellicole come L’ultimo dei Mohicani (1992) e in biopic quali Alì, 2001, o Nemico pubblico, 2009, con richiami, in tal ultimo caso, nel narrare la vita di John Dillinger, ai “vecchi” gangster movies.

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