“Bella esperienza vivere nel terrore, vero? In questo consiste essere uno schiavo! Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione… E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser… E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia… È tempo di morire…”

Le ultime parole del replicante Roy Batty (Rutger Hauer), rivolte al poliziotto Rick Deckard (Harrison Ford) nel finale del film Blade Runner, regia di Ridley Scott, dal romanzo di Philip K. Dick Do Androids Dream Of Electric Sheep?, 1968, pubblicato in Italia di volta in volta con tre differenti titoli ( Il cacciatore di androidi, Blade Runner, Ma gli androidi sognano pecore elettriche?).

2 risposte a “La libertà di una visione”

  1. I brividi a ripensarci, indimenticabile.

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    1. Identica sensazione. Su questo discorso di Hauer circolano varie voci, in particolare che non fosse previsto nel copione, per cui l’attore improvvisò tutto al momento: in realtà si limitò a modificare quanto già scritto, aggiungendo le parole “come lacrime nella pioggia”, che a mio avviso danno un tono particolarmente intenso e poetico a quella che è tra le più belle scene della storia del cinema.

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