Michelangelo Antonioni (Michelangelo Antonioni (ETH-Bibliothek Zürich, Bildarchiv / Fotograf: Krebs, Hans / Com L10-0197-0003-0001 / CC BY-SA 4.0, Concessione della licenza CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons))

Nel decennale della morte di Michelangelo Antonioni (30 luglio 2007), Cineteca Nazionale e Casa del Cinema, con la collaborazione di Enrica Fico Antonioni, rendono omaggio al suo cinema attraverso una serie di appuntamenti che prendono il via oggi, lunedì 16 gennaio, per concludersi lunedì 27 febbraio nell’ambito della rassegna Paesaggi con figure. Il cinema di Michelangelo Antonioni (ingresso libero fino a esaurimento posti). Sin dal suo esordio (Cronaca di un amore, 1950), dopo le attività di critico cinematografico, assistente alla regia, cosceneggiatore ed una serie di cortometraggi, Antonioni ha saputo rinnovare l’estetica neorealista, per poi inserirsi, dalla seconda metà degli anni Cinquanta, con stile assolutamente personale, nella grande onda di sperimentazione linguistica che vide coinvolte varie cinematografie europee, rappresentando per il nostro cinema uno dei primi passi verso una necessaria modernità, da un punto di vista estetico, formale e di linguaggio.

Se nella citata opera prima imbastiva su una struttura di genere, il giallo, una costruzione particolare, attenta all’interazione ambiente-personaggi ed idonea a soffermarsi sulle sfumature psicologiche di quest’ultimi, piegando il linguaggio cinematografico all’esigenza di descriverne il disagio esistenziale nel continuare la vita di sempre, tra trasformazione ed evoluzione, dopo I vinti, 1952, e La signora senza camelie lo stile di Antonioni appariva definitivamente volto ad un’espressività autonoma ed originale.

E’ quanto ricordava il suo collaboratore storico, Carlo di Carlo, scomparso recentemente: “Michelangelo Antonioni è una figura centrale nella cultura del Novecento, uno dei testimoni più lucidi della nostra epoca per avere saputo individuare e analizzare con le sue opere, attraverso un percorso solitario, originale e spesso trasversale, la malattia dei sentimenti, i problemi, le angosce, le paure dell’uomo nella società contemporanea. Antonioni è un autore che ha attraversato il suo tempo, ma che è stato anche sempre fuori dal tempo, diventando un maestro di stile e un innovatore del linguaggio”.

*************************


Lunedì 16 gennaio, ore 15.30: Gente del Po(Michelangelo Antonioni, 1943, 9’- Primo documentario di Michelangelo Antonioni sulla dura vita degli abitanti di Porto Tolle sul Po). A seguire: N.U. (Nettezza Urbana, Michelangelo Antonioni, 1948, 9’). A seguire: L’amorosa menzogna (Michelangelo Antonioni, 1949, 10’-Nastro d’argento per il miglior documentario). A seguire: Superstizione (Michelangelo Antonioni, 1949, 9’). A seguire: Sette canne un vestito (Michelangelo Antonioni, 1949, 9’- Copia proveniente dalla Cineteca del Friuli). A seguire: La villa dei mostri (Michelangelo Antonioni, 1950, 10’). A seguire: Vertigine (Michelangelo Antonioni,1950, 4’). Ore 17: Cronaca di un amore (Michelangelo Antonioni, 1950, 102’).

Lunedì 23 gennaio, ore 15.30: I vinti (Michelangelo Antonioni, 1952, 113’). Ore 17.30: La signora senza camelie (Michelangelo Antonioni, 1953, 102’). Lunedì 30 gennaio, ore 15.30: L’amore in città (Carlo Lizzani, Michelangelo Antonioni, Dino Risi, Federico Fellini, Francesco Maselli, Alberto Lattuada,1953, 114’). Ore 18.00: Le amiche (Michelangelo Antonioni, 1955, 104’). Lunedì 6 febbraio, ore 15.30: Il grido (Michelangelo Antonioni, 1957, 115’). Ore 18.00: La notte (Michelangelo Antonioni, 1961, 122’).

Lunedì 13 febbraio, ore 15.30: Michelangelo Antonioni, storia di un autore (Gianfranco Mingozzi, 1966, 45’). A seguire: Il provino (Michelangelo Antonioni, episodio di I tre volti, 1965). Ore 17.00: Ritorno a Lisca Bianca (Michelangelo Antonioni, 1983, 9’). A seguire: Appunti per la rinascita di un film (Stefano Landini, 2002, 5’). A seguire: L’avventura (Michelangelo Antonioni, 1960, 140’). Lunedì 27 febbraio, ore 15.30: Il mistero di Oberwald (Michelangelo Antonioni,1980, 129’). Ore 18.00: Il deserto rosso (Michelangelo Antonioni, 1964, 117’).

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In voga