In occasione dei 40 anni del trio La Smorfia (ex I saraceni),  la città di Napoli renderà omaggio a Massimo Troisi dando vita al progetto Revuoto 2018, nato da un’idea di Lello Arena e Mario Esposito, cui hanno aderito Enzo Decaro e Stefano Veneruso, nipote di Troisi: da venerdì 22 a domenica 24 giugno Piazza Plebiscito, in cui saranno allestiti cinquemila posti a sedere, farà da palcoscenico all’esibizione di numerosi personaggi del mondo del cinema e della televisione che hanno avuto un rapporto professionale e di amicizia con il compianto attore e regista, nativo di San Giorgio a Cremano, forte di un umorismo sottile e discreto, intriso di umanità, ed un modo di porsi in scena schivo ed elegantemente naturale, tale da porre, avesse o meno un copione alle spalle, il suo modo d’essere di fronte ai vari accadimenti, quali la notorietà improvvisa o il clamore suscitato dalla disinvoltura nel “fare cinema”.

Le esperienze teatrali de La Smorfia  dal palcoscenico trovarono spazio, tra la seconda metà e la fine degli anni 70, in una serie di spettacoli televisivi (Non Stop/Luna Park), per una messa in scena apparentemente elementare, ma idonea a richiamare in egual modo tanto le caratteristiche proprie della tradizione napoletana quanto quelle del cabaret. Tornando a Revuoto 2018, è prevista la proiezione di filmati inediti relativi alla vita familiare di Troisi, mentre ogni serata verrà chiusa da un suo film; il pubblico potrà inoltre prendere parte attiva all’evento, inviando già in questi giorni propri videobox all’indirizzo videobox@revuoto2018.it (una loro selezione sarà poi proiettata in Piazza), oltre ad inoltrare richieste e domande attraverso un numero whatsapp; maggiori informazioni si avranno nei prossimi giorni, una volta che sarè attivo il sito dedicato all’evento.

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“Comm’aggio accuminciato? Ecco… io ero ‘nu guaglione… ero andato a vedere un grande film. Si trattava di Roma città aperta, chillu grande lavoro di Rossellini. Me n’ero uscito r’o cinema con tutte quelle immagini rint’a capa e tutte quante le emozioni dentro. Mi sono fermato ‘nu mumento e m’aggio ritto… ‘Massimo, da grande tu devi fà ‘o geometra’.”

(Massimo Troisi)

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