“Forse ho pensato di fare cinema perché non sono capace di nessun lavoro onesto. Camminavo ogni giorno su e giù per le vie del centro di Helsinki cercando di rimediare i soldi per bere, ma era sempre più difficile trovarne. Allora ci siamo detti: cominciamo a fare film. Uno ha chiesto: su cosa?. Io ho risposto: su questo schifo che è la nostra vita”.

Questo il racconto del regista finlandese Aki Kaurismaki riguardo ciò che lo spinse al suo esordio, esternazione attraversata da quella stessa ironia che caratterizza tutti i suoi film, laconici, essenziali, a tratti surreali e attraversati da una commovente malinconia, autentici capolavori, segnalati nei principali festival internazionali per l’originalità delle tematiche (dal rock ai classici della letteratura), lo stile e le atmosfere surreali, che lo rendono uno degli autori europei più raffinati, originali e apprezzati dalla critica e dal pubblico.

Uno stile narrativo forte di un rigore formale, debitore del cinema di Yasujirō Ozu e Robert Bresson, con dialoghi ridotti al minimo e la macchina da presa spesso fissa sui personaggi. Cineteca Milano, in collaborazione con la Finnish Film Foundation, dedica al maestro finlandese, alla sala Arlecchino, una rassegna che si focalizzerà in particolare sui primi film: Benvenuti al cinema Laika – Omaggio ad Aki Kaurismaki, al via da oggi, mercoledì 26 giugno, per concludersi a luglio.

Il primo film in programma è una vera e propria chicca che Cineteca Milano proporrà in esclusiva in città. Si tratta di Cinéma Laika (2023), diretto da Veljko Vidak, un documentario che vede tra i protagonisti Aki Kaurismaki e che racconta del cinema Laika fatto costruire dallo stesso regista nella cittadina di Karkkila.

(Wikipedia)

Un pretesto non solo per parlare del cinema come luogo ma anche per conoscere chi quel cinema lo frequenta e il mondo di amici e conoscenze dello stesso Kaurismaki. La rassegna prevede poi la programmazione di Leningrad Cowboys go to America (1989), un road movie per le strade americane di un’improbabile band punk-rock russa.

Del 1990 è Ho affittato un killer, mentre  Vita da Bohème (1992) trae ispirazione dal romanzo di Henri Murger del 1851. Le luci della sera (2006) racconta di un malcapitato che diventa suo malgrado complice di un furto e per questo punito. A parte Cinèma Laika, tutti gli altri titoli sono proiettati in 35mm.

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Mercoledì 26 giugno ore 21.00:Cinéma Laika – Anteprima (Regia, fotografia e montaggio: Veljko Vidak. Sceneggiatura: Emmanuelle Felce, Veljko Vidak. Musica: Emmanuelle Felce, Tomi Leino. Int.: Aki Kaurismäki, Jim Jarmusch, Nuppu Koivu, Simon Al-Bazoon, Maustetytöt, Herra Ylppö. Francia/Finlandia, 2023, 81’, versione originale sottotitolata in italiano).

Sabato 29 giugno ore 21.00: Leningrad Cowboys Go America (Regia e sceneggiatura: A. Kaurismäki. Interpreti: Matti Pellonpää, Kari Väänänen, Sakke Järvenpää, Heikki Keskinen, Pimme Korhonen. Finlandia/Svezia, 1989, 82’). Proiezione in 35MM.

(Wikipedia)

Lunedì 1 luglio ore 19.00: Ho affittato un killer (I Hired a Contract Killer, regia, sceneggiatura e montaggio: A. Kaurismäki. Interpreti: Jean-Pierre Léaud, Margi Clarke, Kenneth Colley, Serge Reggiani. Finlandia/Svezia, 1990, 80’). Proiezione in 35MM.

Mercoledì 3 luglio ore 21.00: Vita da bohème (La Vie de bohème, regia e sceneggiatura: A. Kaurismäki. Montaggio: Veikko Aaltonen. Int.: Matti Pellonpää, Evelyne Didi, André Wilms, Kari Väänänen, Christine Murillo, Jean-Pierre Léaud. Finlandia/Francia/Svezia/Germania, 1992, 100’). Proiezione in 35MM.

Sabato 6 luglio ore 19.00: Le luci della sera (Laitakaupungin valot, regia, sceneggiatura e montaggio: A. Kaurismäki. Interpreti: Janne Hyytiäien, Maria Heiskanen, Maria Järvenhelmi, Ilka Koivula, Juhani Niemelä, Sergei Dudko.. Finlandia, 2006, 80’). Proiezione in 35MM.

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