
Oggi, sabato 23 novembre, Cineteca Milano presenta al MIC-Museo Interattivo del Cinema, la mostra Marcello Dudovich, Unfinished. Cinema 1915-1933, che si potrà visitare fino al 9 marzo 2025. Una esposizione di manifesti, bozzetti e disegni che consentirà di scoprire uno dei lati più inediti e affascinanti del grande artista italiano, cui si accompagnerà un programma speciale dedicato alla stagione più ricca del cinema muto, la proiezione di sedici film con accompagnamento musicale. Gli autori della prima generazione di cartellonisti, di cui Dudovich fa parte, provengono da esperienze artistiche diverse: pittura, illustrazione (per riviste, giornali e libri), caricatura, scenografia, grafica pubblicitaria per l’opera e il teatro e, soprattutto, dall’esperienza del manifesto pubblicitario che, dal 1888 in poi ha conosciuto in Italia una fortunata e rapida diffusione.

Nati nella seconda metà dell’Ottocento, i primi cartellonisti cinematografici italiani si formano in ambienti artistici classici; la maggior parte frequenta le Accademie di Belle Arti ma non sono meno frequenti i casi di formazione autodidatta, magari tramite un percorso più improntato al disegno. Dei ventisei lavori esposti e restaurati da Cineteca Milano, nove sono attribuibili a Dudovich, tre ad Alfredo Ortelli, due a Giovanni Vianello, uno a Tito Corbella, Filippo Omegna ed Enrico Sacchetti, mentre i rimanenti non hanno alcun segno distintivo che li possa ricondurre a un autore specifico. Ai bozzetti si aggiungono anche due manifesti dello stesso Marcello Dudovich prestati dalla Fondazione Massimo e Sonia Cirulli, San Lazzaro di Savena (BO), per i film muti Piccola ombra di Bianca Virginia Camagni e Ugo Falena (1916) e Severo Torelli di Louis Feuillade (1914), e un manifesto proveniente dalla Direzione Regionale Musei Veneto – Museo Collezione Salce Treviso, per il film L’uomo che voglio di Sam Wood (Hold Your Man, 1933).

I ventisei bozzetti, tutti provenienti dall’Archivio di Cineteca Milano, sono stati oggetto di un accurato intervento di restauro eseguito in collaborazione con la Scuola di Restauro dell’Accademia di Brera. Gli studenti, in qualità di tirocinanti presso il laboratorio interno della Cineteca, hanno avuto l’opportunità di lavorare sul prezioso nucleo di dipinti su carta. L’intero restauro è stato condotto nell’ottica del minimo intervento, volto a preservare l’immagine pittorica degli esemplari conservandone, tuttavia, le caratteriste originali. L’intervento ha dato modo, inoltre, di studiare attentamente i materiali, sia dal punto di vista tecnico che storico-artistico, consentendo talvolta di stabilire con certezza l’origine e l’autorialità di alcune delle opere, fino ad oggi sconosciute.

Il percorso espositivo si arricchirà con alcuni ingrandimenti dei dettagli delle opere, per poterne ammirare maggiormente la qualità del disegno, i colori e gli aspetti più curiosi. Nell’allestimento sarà integrata anche la visione di alcuni spezzoni de Il fiacre n.13 di Alberto Capozzi e Gero Zambuto (1917), edito dalla Casa Ambrosio e tratto dal romanzo Le Fiacre n. 13 (1881) di Xavier de Montépin, di cui Dudovich realizzò il manifesto, che sarà possibile ammirare in versione digitale. Le clip più significative del film saranno proiettate su 17 postazioni video collocate nel corridoio del MIC. Si tratta di un piccolo evento all’interno della mostra, dato che Le fiacre n.13 è stato restaurato da Cineteca Milano su copia unica. La mostra è strettamente connessa ad una rassegna di 16 film internazionali, restaurati dalle più importanti cineteche mondiali, talvolta proposti con accompagnamento dal vivo, che rimandano a quello che si può vedere nei manifesti e nei bozzetti.

Si tratta di pellicole realizzate tra il 1919 e il 1929, il periodo d’oro del cinema muto, che annotano tra i registi celebrità quali Charlie Chaplin, Sergej Ėjzenštejn, David W.Griffith, Fritz Lang, Alfred Hitchcock e Friedrich Wilhem Murnau, solo per citarne alcuni, i cui titoli e relative date di proiezione riporto in chiusura articolo. Nella prefazione al catalogo, edito da La vita felice, Matteo Pavesi, direttore di Cineteca Milano e curatore, presenta così la mostra: “Nelle raccolte non filmiche di Cineteca Milano c’è un lotto di grande interesse legato a bozzetti e disegni preparatori di film del periodo muto degli anni Venti. La caratteristica principale di questi bozzetti, a tecnica mista e acquarello, è che non riportano il titolo del film, né della produzione e pertanto si collocano in una zona indefinita di lavori incompleti, non finiti, la cui identità storica risulta indecifrabile.

Il lotto è composto da 26 bozzetti di dimensioni medie 60×40 cm. In alcuni casi, nel retro del bozzetto, troviamo altri disegni, schizzi di altri soggetti, come se fossero tavolozze di lavoro. Nella parte inferiore, talvolta, compare la firma del disegnatore. Sicuramente questi materiali sono, o avrebbero dovuto essere, manifesti per il cinema, e il cinema di cui parlano è il cinema muto degli anni Venti di cui gran parte si è persa nel tempo. È anche sì vero che in molti casi il bozzetto è l’unica testimonianza di un film che non c’è più ma, non riportando alcun titolo o regia, questo oggetto non è più da intendersi come bozzetto di una successiva opera, quanto come unico testimone di un genere cinematografico, di una cultura dell’immagine in movimento oggi scomparsa”.
Informazioni: info@cinetecamilano.it www.cinetecamilano.it
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Domenica 24 novembre – ore 17.00: La carne e il diavolo (Flash and the Devil; USA; 1926; 112’; b/n; muto; Regia: Clarence Brown; Sceneggiatura: Benjamin F. Glazer; Soggetto: dal romanzo Es War di Hermann Sudermann; Fotografia: William Daniels; Interpreti: John Gilbert, Greta Garbo, Lars Hanson, Barbara Kent, William Orlamond, George Fawcett, Eugenia Besserer, Marc MacDermott; Produzione: Metro Goldwyn Mayer). Copia proveniente da Fondazione Cineteca Italiana. Accompagnamento musicale live a cura di Francesca Badalini.
Domenica 1 dicembre – ore 17.00: Il dottor Mabuse (Dr. Mabuse, der Spieler; Germania; 1922; b/n; muto; Regia: Fritz Lang; Sceneggiatura: Fritz Lang, Thea von Harbou; Soggetto: Norber Jacques (romanzo); Fotografia: Carl Hoffmann; Interpreti: Rudolf Klein-Rogge, Aud Egede Nissen, Gertrude Welcker, Alfred Abel, Bernhard Goetzke, Paul Richter, Robert Forster-Larrinaga; Produzione Uco Film per Decla-Bioscop AG). Copia proveniente da Fondazione Cineteca Italiana.
Domenica 15 dicembre – ore 17.00: Mariti ciechi (Blind Husbands; USA; 1919; 100’; b/n; muto; Regia: Erich von Stroheim; Sceneggiatura: Erich von Stroheim; Soggetto: Erich von Stroheim; Fotografia: Ben F. Reynolds; Interpreti: Sam De Grasse, Francelia Billington, Erich von Stroheim, Gibson Gowland, Fay Holderness, Valerie Germonprez, Jack Perrin; Produzione: Carl Laemmle per Universal Film Manufacturing). Copia proveniente da Österreichische Filmmuseum, Vienna.

Giovedì 26 dicembre – ore 17.00: La febbre dell’oro (The Gold Rush; USA; 1925; 92’; b/n; muto; Regia: Charlie Chaplin; Sceneggiatura: Charlie Chaplin; Soggetto: Charlie Chaplin; Fotografia: Roland Totheroh; Interpreti: Charlie Chaplin, Mack Swain, Tom Murray, Henry Bergman, Malcolm Waite, Tom Wood; Produzione: Charles Chaplin Production, United Artists). Copia proveniente dalla Cineteca di Bologna.
Domenica 29 dicembre – ore 17.00: Nosferatu il vampiro (Nosferatu – Eine Symphonie des Grauens; Germania; 1922; 83’; muto; Regia: F.W. Murnau; Sceneggiatura: Henrik Galeen; Soggetto: da un’idea di Albin Grau e dal romanzo Dracula di Bram Stoker; Fotografia: Fritz Arno Wagner; Interpreti: Gustav von Wangenheim, Max Schreck, Greta Schröder, Alexander Granach, Georg H. Schnell; Produzione: Prana Film). Copia proveniente da Cineteca Milano. Accompagnamento musicale live a cura di Antonio Zambrini.
Domenica 5 gennaio – ore 17.00: La stregoneria attraverso i secoli (Häxan; Svezia; 1922; 105’; b/n; muto; Benjamin Christensen; Sceneggiatura: Benjamin Christensen; Soggetto: Benjamin Christensen; Fotografia: Johan Ankerstjerne; Interpreti: Maren Pedersen, Clara Pontoppidan, Elith Pio, Oscar Stribolt, Tora Teje, Johs Andersen; Produzione: Aljosha Production Company, Svensk Filmindustri). Copia proveniente da Fondazione Cineteca Italiana.

Domenica 12 gennaio – ore 17.00: Il castello degli spettri (The Cat and the Canary; USA; 1927; 90’; b/n; muto; Regia: Paul Leni; Sceneggiatura: Walter Anthony, Alfred A. Cohn, Robert F. Hill; Soggetto: tratto dalla pièce teatrale di John Willard; Fotografia: Gilbert Warrenton; Interpreti: Laura La Plante, Tully Marshall, Gertrude Astor, Creighton Hale, Stanley Forrest; Produzione: Universal Pictures). Copia restaurata proveniente dal Museum of Modern Art con il supporto di Celeste Bartos Fund for Films Preservation.
Venerdì 17 gennaio – ore 20.00: Metropolis (Germania; 1927; 107’; b/n; muto; Regia: Fritz Lang; Sceneggiatura: Thea von Harbou; Soggetto: Thea von Harbou; Fotografia: Karl Freund, Günther Rittau, Walter Ruttmann; Interpreti: Alfred Abel, Gustav Frohlich, Brigitte Helm, Rudolf Klein-Rogge, Fritz Rasp, Olaf Storm; Produzione: UFA). Copia proveniente da Fondazione Cineteca Italiana. Accompagnamento musicale live a cura de I Sincopatici (Francesca Badalini – pianoforte/chitarra elettrica; Aurora Bisanti – violino; Luca Casiraghi – batteria/percussioni; Roberto Gelli – basso).
Domenica 19 gennaio – ore 17.00: È piccerella (Italia; 1922; 62’; b/n; muto; Regia: Elvira Notari; Sceneggiatura: Elvira Notari; Soggetto: tratto dalla canzone omonima di Libero Bovio e Salvatore Gambardella; Fotografia: Nicola Notari; Interpreti: Eduardo Notari, Alberto Danza, Elisa Cava, Rosè Angione, Antornio Palmieri, Sig.ra Duval; Produzione: Dora Film). Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale.
Domenica 26 gennaio – ore 17.00: Il carretto fantasma (Körkarlen; Svezia; 1921; 94’; imbibizioni; muto; Regia Victor Sjöström; Sceneggiatura: Victor Sjöström; Soggetto: dal romanzo Körkarlen di Selma Lagerlöf; Fotografia: Julius Jaenzon; Interpreti: Victor Sjöström, Hilda Borgström, Tore Svennberg, Astrid Holm, Concordia Selander, Lisa Lundholm, Tor Weijden, Einar Axelsson; Produzione: AB Svensk Filmindustri). Copia proveniente da Cineteca Milano.
Domenica 2 febbraio – ore 17.00: Lulu – Il vaso di Pandora (Die Büchse der Pandora; Germania; 1929; 109’; b/n; muto; Regia: Georg Wilhelm Pabst; Sceneggiatura: Ladislaus Vajda; Soggetto: dal dramma Die Büchse der Pandora di Frank Wedekind; Fotografia: Günther Krampf; Interpreti: Louise Brooks, Fritz Kortner, Francis Lederer, Carl Goetz, Krafft-Raschig, Alice Roberts, Daisy D’Ora, Gustav Diessl; Produzione: Nero-Film AG.) Copia proveniente da Fondazione Cineteca Italiana.

Venerdì 7 febbraio – ore 20.00: The Lodger (The Lodger: A Story of the London Fog, Gran Bretagna; 1927; 90’; b/n; muto; Regia: Alfred Hitchcock; Sceneggiatura: Eliot Stannard, Alfred Hitchcock; Soggetto: tratto dal romanzo di Marie Belloc Lowndes; Fotografia: Gaetano Ventimiglia, Hal Young; Interpreti: Marie Ault, Arthur Chesney, June, Malcolm Keen, Ivor Novello; Produzione: Gainsborough Pictures, Carlyle Blackwell Productions). Copia proveniente da Fondazione Cineteca Italiana. Accompagnamento musicale live a cura di Gino Lucente.
Domenica 9 febbraio – ore 17.00: Villa Falconieri (Italia, Germania; 1928; 93’; b/n e colore; muto; Regia: Giulio Antamoro, Richard Oswald; Sceneggiatura: Alfred Halm; Soggetto: dal romanzo omonimo di Richard Voss; Fotografia: Giovanni Vitrotti; Scenografia: Heinrich Richter; Interpreti: Hans Stüwe, Maria Jacobini, Clifford McLaglen, Elena Sangro, Eve Gray, Angelo Ferrari, Oreste Bilancia; Produzione: Società Anonima Stefano Pittaluga, Richard Oswald Film-Produktion GmbH). Copia restaurata proveniente da Fondazione Cineteca Italiana.

Domenica 16 febbraio – ore 17.00: Il gabinetto del dottor Caligari (Das Cabinet des Dr. Caligari; Germania; 1920; 77’; b/; muto; Regia: Robert Wiene; Sceneggiatura: Carl Mayer, Hans Janowitz; Fotografia: Willy Hameister; Interpreti: Werner Krauß, Conrad Veidt, Friedrich Fehér, Lil Dagover, Hans Heinrich von Twardowski, Rudolf Lettinger; Produzione: Erich Pommer, Rudolf Meinert per Decla Film Gesellschaft). Copia proveniente da Fondazione Cineteca Italiana.
Domenica 23 febbraio – ore 16.00: Sciopero! (Стачка; Unione Sovietica; 1925; 82’; b/n; muto; Regia: Sergej Michajlovič Ėjzenštejn; Sceneggiatura: Valerij Pletnëv, Sergej Ėjzenštejn, Ilja Kravčunovskij, Grigorij Aleksandrov, il collettivo del Proletkul’t; Soggetto: Valerij Pletnëv, Sergej Ėjzenštejn, Ilja Kravčunovskij, Grigorij Vasil’evič Aleksandrov; Fotografia: Eduard Tisse, Vasilij Chvatov, Vladimir Popov; Interpreti: Ivan Klyukvin, Alexandre Antonov, Mikhail Gomorov, Grigorij Glizer, Michail Ivanov, Vera Janukova; Produzione: Goskino). Copia proveniente da Fondazione Cineteca Italiana. Accompagnamento musicale live a cura di Zambrini – Bodilsen-Andersen Trio.
Domenica 2 marzo – ore 17.00: Giglio infranto (Broken Blossoms; USA; 1919; 90’; b/n; muto; Regia: David W. Griffith; Sceneggiatura: David W. Griffith; Soggetto: Thomas Burke; Fotografia: G. W. Bitzer; Interpreti: Lillian Gish, Richard Barthelmess, Donald Crisp, Arthur Howard, George Beranger; Produzione: D.W. Griffith Productions, Paramount Pictures). Copia proveniente da Fondazione Cineteca Italiana.
Domenica 9 marzo – ore 17.00: Aurora (Sunrise: A Song of Two Humans; USA; 1927; 94’; b/n; muto; Regia: F.W. Muranu; Sceneggiatura: Carl Mayer; Soggetto: dal racconto Die Reise nach Tilsit di Hermann Sudermann; Fotografia: Charles Rosher, Karl Struss; Interpreti: George O’Brien, Janet Gaynor, Margaret Livingston, Bodil Rosing, J. Farrell MacDonald; Produzione: Fox Film Corporation). Copia proveniente da Fondazione Cineteca Italiana.






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