Maurizio Nichetti (Gruppo di Besanez, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons)

Nel corso della 21ma edizione del Biografilm Festival, che si svolgerà a Bologna dal 6 al 16 giugno, con la direzione artistica di Chiara Liberti e Massimo Benvegnù, il regista Maurizio Nichetti riceverà il Celebration of Lives Award 2025, omaggiando così la sua carriera di cineasta,  produttore, attore e mimo. Inoltre all’interno della kermesse verrà proiettato in anteprima mondiale il documentario Nichetti quantestorie di Stefano Oddi, inteso a raccontare, attraverso materiali d’archivio, spezzoni dai suoi film e testimonianze personali, la personalità umana e artistica di un autore capace di rivoluzionare il linguaggio cinematografico con ironia, tecniche innovative e un tocco surreale.

Un viaggio nel cuore di un cinema visionario, poetico e inconfondibile, tra fiaba, realtà e sperimentazione. Il Celebration of Lives Award a Maurizio Nichetti, figura trasversale del cinema italiano, si inserisce in un’edizione in cui Biografilm vuole celebrare la narrazione italiana, con più di 20 documentari di produzione nazionale nelle varie sezioni. Le proposte di film di produzione italiana arrivate sono state così numerose e di qualità che la sezione Biografilm Italia è stata reintrodotta, per dare visibilità alla grande varietà di titoli che difficilmente avrebbero avuto lo spazio adeguato nel Concorso Internazionale, come inizialmente previsto, in quanto opere meritevoli di attenzione, promozione e sostegno.

Ha dichiarato Massimo Benvegnù, co-direttore artistico di Biografilm: “Nell’ultimo anno, a causa delle note problematiche legate ai fondi pubblici e a scelte governative questionabili, il cinema italiano ha vissuto un periodo drammatico per quanto riguarda la produzione. Nonostante questo, tantissimi autori sono riusciti a consegnarci i loro lavori, da cui abbiamo potuto scegliere più di una ventina di ottimi titoli per l’edizione di quest’anno. Che sia un auspicio per un pronto ritorno alla piena attività a livello nazionale, oltre che al mantenimento degli altissimi standard produttivi ormai raggiunti a livello locale.

Nella stessa direzione va la scelta della presidente della Giuria Internazionale, Francesca Andreoli, vincitrice alla 70ma edizione dei David di Donatello del premio Migliore Produttore per Vermiglio di Maura Delpero, film che ha trionfato ai David con sette statuette, tra cui Miglior Film, Migliore Regia e Miglior Sceneggiatura. Francesca Andreoli ha prodotto film acclamati e selezionati dai maggiori festival come Cannes, Berlino e Venezia, tra gli altri Lazzaro felice, L’Intrusa e Per Lucio. Figura di spicco e talento dell’Emilia Romagna, ha iniziato la sua carriera alla Cineteca di Bologna. È cofondatrice della società di produzione Cinedora. (Immagine di copertina: Sentieri Selvaggi)

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