Ecco i vincitori dei David di Donatello 2012: a dominare i fratelli Taviani, con Cesare deve morire che si aggiudica cinque statuette (miglior film, regia, produttore, montaggio, suono in presa diretta), e This Must Be The Place di Paolo Sorrentino, che ne ottiene sei. Nessun riconoscimento invece per Terraferma, Emanuele Crialese, pellicola, a mio avviso, meritevole di maggiore considerazione, non fosse altro che per quei soffusi toni poetici a fare da trait d’union tra favola e realtà quotidiana, ma questa, ripeto, è una mia personale opinione, essendo rimasto affascinato dalla visione del film in questione.

Tre statuette per Romanzo di una strage, di Marco Tullio Giordana (miglior attore non protagonista, Pierfrancesco Favino, attrice non protagonista, Michela Cescon, e migliori effetti speciali visivi) e Habemus papam , di Nanni Moretti (migliore attore protagonista, Michel Piccoli, scenografie e costumi).

Miglior film: Cesare deve morire, Paolo e Vittorio Taviani. Migliore regista: Paolo e Vittorio Taviani, Cesare deve morire. Migliore regista esordiente: Francesco Bruni, Scialla!.

Migliore sceneggiatura: Paolo Sorrentino, Umberto Contarello, This Must Be The Place. Migliore attrice protagonista: Zhao Tao, Io sono Li. Migliore attore protagonista: Michel Piccoli, Habemus Papam.

Migliore attrice non protagonista: Michela Cescon, Romanzo di una strage. Migliore attore non protagonista: Pierfrancesco Favino, Romanzo di una strage.

Migliore direttore della fotografia: Luca Bigazzi,This Must Be The Place. Migliore musicista: David Byrne, This Must Be The Place.

Migliore canzone originale: If It Falls, It Falls, musica di David Byrne, testi di Will Oldham, interpretata da Michael Brunnock (This Must Be The Place).

Migliore scenografo: Paola Bizzarri, Habemus papam. Migliore costumista: Lina Nerli Taviani, Habemus Papam. Migliore truccatore: Luisa Abel, This must be The Place. Migliore film straniero: Una separazione, Asghar Farhadi.

Miglior acconciatore: Kim Santantonio, This must be the place. Miglior montatore: Roberto Perpignani, Cesare deve morire. Miglior fonico di presa diretta: Benito Alchimede e Brando Mosca, Cesare deve morire. Migliori effetti speciali visivi: Stefano Marinoni e Paola Trisoglio, Romanzo di una strage.

Miglior film dell’Unione Europea: Quasi amici, Eric Toledano e Olivier Kache. Miglior documentario lungometraggio: Tahir liberation square, Stefano Savona.

Miglior cortometraggio: Dell’ammazzare il maiale, Simone Massi. David Giovani: Scialla, Vincenzo Bruni.David alla Carriera: Liliana Cavani. Miglior produttore: Grazia Volpi per KAOS Cinematografica, in associazione con Stemal entertainment, Le Talee, associazione culturale La Ribalta, in collaborazione con Rai Cinema per il film Cesare deve morire.

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