In attesa che venga svelato il cartellone ufficiale del 77mo Festival di Cannes (14–25 maggio), evento previsto per domani, giovedì 11 aprile, dal sito ufficiale si apprendono le ultime notizie, che rivelano come il regista, sceneggiatore e produttore George Lucas riceverà la Palma d’Oro Onoraria sabato 25 maggio, in occasione della serata conclusiva, trasmessa in diretta dal Grand Théâtre Lumière sul canale francese France 2, con l’attrice Camille Cottin maitresse de cérémonie. Il debutto di George Lucas nell’industria cinematografica è stato segnato dalla sua stretta collaborazione con Francis Ford Coppola, che lo ha aiutato a produrre THX 1138 (1971), presentato proprio a Cannes, nella sezione Quinzaine des Réalisateurs della 24ma edizione, adattamento di uno dei suoi cortometraggi sperimentali realizzati alla University of Southern California, per poi divenire tra gli autori di spicco della New Hollywood, ponendo in essere una riscrittura dei generi che guardava al passato nell’utilizzo di nuove tecnologie, in nome di un intrattenimento popolare che nel tempo ha contribuito a creare un inedito immaginario collettivo all’interno della Settima Arte.
Basterebbe citare al riguardo la saga di Star Wars, space opera al cui interno Lucas andò a miscelare, a partire dal 1977, elementi pop dalle varie ascendenze. Anche la sua attività di produttore, ricordiamo, tra l’altro, la fondazione nel 1975 della Industrial Light & Magic (ILM), si è sempre caratterizzata per la felice combinazione tra cinefilia e il ricorso funzionale agli effetti, visivi e sonori, assicurati dai più innovativi mezzi tecnici. Altra notizia che giunge dalla Croisette, il ritorno di Kevin Costner al genere western, con la presentazione, fuori concorso, domenica 19 maggio, della sua ultima fatica da regista ed interprete, Horizon, An American Saga, diviso in quattro capitoli: al festival vi sarà la proiezione del primo, che poi verrà distribuito nei cinema americani verso la fine di giugno. Il film, che vede tra gli interpreti Sienna Miller, Sam Worthington e Jena Malone, si preannuncia come una rilettura critica della “conquista del West”, le origini dell’America tra leggenda, violenza ed ingiustizie sociali.






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