
“Sono accusato di produzione e spaccio di stupefacenti, sequestro di persona e tentato omicidio. Mi chiamo Pietro Zilli e sono un ricercatore universitario”. “Si è vero, sono laureato, ma è un errore di gioventù del quale sono profondamente consapevole!”. A pronunciare queste parole sono, rispettivamente, Pietro Zinni (Edoardo Leo) e Andrea De Sanctis (Pietro Sermonti), due dei tanti protagonisti del film Smetto quando voglio, diretto nel 2014 da Sydney Sibilia, anche sceneggiatore insieme a Valerio Attanasio ed Andrea Garello.
Al suo esordio nei lungometraggi, il giovane regista guarda sia al nostro passato cinematografico (La banda degli onesti, Camillo Mastrocinque, 1956; I soliti ignoti, Mario Monicelli, 1958), sia al presente delle web serie e dei serial televisivi americani, connotando il tutto con un solido lavoro di scrittura, una direzione personale, agile, un cast particolarmente azzeccato ed una notevole attenzione all’aspetto tecnico (fotografia, musiche e montaggio).
Un’opera capace di sorprendere e divertire con gusto ed intelligenza, ottimamente interpretata, assecondando un’affiatata coralità. Risulta idonea a suscitare, al contempo, sorrisi e riflessioni, amare, sul nostro attuale sistema sociale – lavorativo (il mancato rilievo della meritocrazia, anni di studio svalorizzati dal dover esercitare, necessariamente, un qualunque mestiere che ti consenta di sbarcare il lunario, la baronia universitaria, il mancato sostegno della ricerca).
Rappresenta inoltre un valido esempio, ed un riuscito tentativo, di rimarcare l’originalità espressiva quale ritrovata potenzialità per smuovere certo immobilismo della nostra cinematografia, spesso e volentieri accomodante nel suo assecondare il pubblico più che stimolarlo, ricercando invece il giusto connubio fra intuizione, creatività e considerazione per gli spettatori.
In proiezione questa sera, giovedì 20 marzo, nella Sala piccola dell’Ex Convento dei Minimi di Roccella Jonica (RC), alle ore 18.20, quarto appuntamento della rassegna cinematografica Giovedì Film Club (e un venerdì) dedicata alle coppie cinematografiche (e non solo), a cura di Rossella Scherl e Antonio Falcone.






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