Mika ed Elena Sofia Ricci

Si è conclusa da poco la cerimonia di premiazione della 70ma edizione dei David di Donatello, trasmessa in diretta su Rai Uno, dallo Studio 5 di Cinecittà, con la conduzione, meno  ingessata rispetto alle precedenti edizioni ma sempre un po’ in affanno, di Elena Sofia Ricci e Mika. Quest’ultimo si è prodigato nella riuscita esecuzione di canzoni quali l’iniziale Se, sulle note del tema portante di Nuovo Cinema Paradiso o Futura, di Lucio Dalla, cantata in coppia con Claudio Santamaria, inserita nell’omaggio ad Eleonora Giorgi, che in Borotalco di Carlo Verdone impersonava Nadia, venditrice porta a porta con la fissa di conoscere il cantautore bolognese e proporgli un suo testo per un brano musicale.

Maura Delpero

Da incorniciare l’intervento di Pupi Avati nel ritirare il David alla Carriera, che ha aperto uno squarcio nella realtà del nostro cinema, al di là dei lustrini o delle iniziative da medaglia sulla giacca e lavacro di coscienza: “Ho partecipato a un’infinità di premiazioni nella mia vita, erano anni che non vedevo un’organizzazione del genere, è una cosa meravigliosa. Ma qui c’è l’opulenza, il cinema italiano sta facendo una fatica pazzesca: le piccole società hanno bisogno di sostegno. La cosa più bella sarebbe se Schlein telefonasse a Meloni e le dicesse ‘Giorgia ci vediamo mezz’ora con Giorgetti e parliamo di cinema italiano!. Sarebbe auspicabile, condividete o no?”.

Per quanto mi riguarda condivido, anche considerando come il nostro cinema, da qualche anno a questa parte, sempre a mio avviso, abbia ritrovato una certa espressività, evidente in particolare nella diversificazione delle proposte. Altro lampo di realtà, le parole di Elio Germano, premiato come Miglior Attore per la sua interpretazione in Berlinguer. La grande ambizione: “Ne facciamo tante di battaglie con Artisti 767. Non so come avete scritto questo film, quando sono andato a studiare ho capito che volevamo raccontare gli uomini e le donne che hanno lottato con i loro corpi per questa democrazia che noi abbiamo e che viene dalle battaglie del movimento operaio, femminista e studentesco. Dedico il premio a chi lotta per la parità di dignità che c’è nella Costituzione: una persona povera deve avere la stessa dignità di un ricco e accedere a istruzione e sanità, un nero di un bianco, un italiano di uno straniero e lasciatemelo dire: un palestinese la stessa dignità di un israeliano”.

Comunque alla cerimonia avrebbe certo giovato una maggiore condensazione: tra inizio in ritardo causa aggiornamenti sull’esito del conclave (prima giornata, fumata nera, per la cronaca), pubblicità, interventi non sempre concisi, qualche numero musicale di troppo, si è arrivati ad un finale in corsa quale rimedio estremo, ma oramai il prolasso era alle porte… A trionfare è risultato Vermiglio di Maura Delpero, che ha ottenuto sette statuette su quattordici candidature, tra cui quelle relative alla Miglior Regia e al Miglior Film, probabilmente il miglior modo possibile per festeggiare i 150 anni dalla nascita di Elvira Notari (1875-1946), la prima donna regista italiana. Ah, già, dimenticavo…la mancata vittoria di Sorrentino, grande assente in sala e nell’ambito della premiazione, considerando come il suo Parthenope, forte di 15 candidature, ne sia venuto fuori senza nulla in mano…

Ma davvero si era propensi a credere che, in uno Stato ritrovatosi confessionale subitamente dopo la morte di Papa Francesco, si potesse conferire un qualche minimo riconoscimento ad un film dove la città di Napoli, nel sublimare l’istinto di sopravvivenza che gli è proprio, appare propensa a congiungersi anche al sacro, appoggiando ritualità superstiziose e dando vita al noto miracolo (la liquefazione del sangue di san Gennaro) per il tramite della carnalità terrena di un amplesso? Suvvia… Lor signori son uomini di mondo, e sanno benissimo come vanno queste faccende… (Don Abbondio, I promessi sposi, Alessandro Manzoni, 1827). Di seguito, l’elenco dei premi assegnati. (Immagine di copertina: Digital News)

Miglior film: Vermiglio. Miglior regia: Maura Delpero (Vermiglio). Miglior attore: Elio Germano (Berlinguer. La grande ambizione). Miglior attrice: Tecla Insolia (L’arte della gioia). Miglior attore non protagonista: Francesco Di Leva (Familia). Miglior attrice non protagonista: Valeria Bruni Tedeschi (L’arte della gioia).

Miglior esordio alla regia: Margherita Vicario (Gloria!). Miglior sceneggiatura originale: Maura Delpero (Vermiglio). Miglior sceneggiatura non originale: Valeria Golino, Francesca Marciano, Valia Santella, Luca Infascelli, Stefano Sardo (L’arte della gioia). Miglior documentario-Premio Cecilia Mangini: Lirica Ucraina (Francesca Mannocchi).

Miglior film internazionale: Anora. Miglior produzione: Francesca Andreoli, Leonardo Guerra Seràgnoli, Santiago Fondevila Sancet, Maura Delpero per Cinedora, con Rai Cinema, in collaborazione con Charades (coproduzione con la Francia), Versus (coproduzione con il Belgio) (Vermiglio). Miglior autore della fotografia: Mikhail Krichman (Vermiglio).

Miglior compositore: Margherita Vicario, Davide Pavanello (Gloria!). Migliore canzone originale: Aria! di Margherita Vicario, Davide Pavanello, Edwyn Clark Roberts, Andrea Bonomo, Gianluigi Fazio, interpretata da Margherita Vicario (Gloria).

Miglior scenografia: Tonino Zera, Maria Grazia Schirripa, Carlotta Desmann (Le déluge. Gli ultimi giorni di Maria Antonietta).Migliori costumi: Massimo Cantini Parrini (Le déluge. Gli ultimi giorni di Maria Antonietta). Miglior trucco: Alessandra Vita, Valentina Visintin (Le déluge.Gli ultimi giorni di Maria Antonietta). Miglior acconciatura: Aldo Signoretti, Domingo Santoro (Le déluge. Gli ultimi giorni di Maria Antonietta).

Miglior montaggio: Jacopo Quadri (Berlinguer. La grande ambizione). Miglior suono: Dana Farzanehpour, Hervé Guyader, Emmanuel De Boissieu (Vermiglio). Migliori effetti speciali visivi: Victor Perez (Napoli-New York). Miglior casting: Stefania Rodà, Maurilio Mangano (Vermiglio). Miglior cortometraggio: Domenica sera (Matteo Tortone).

David Giovani: Napoli-New York (Gabriele Salvatores). David dello Spettatore: Diamanti (Ferzan Ozpetek). David Rivelazioni Italiane – Italian Rising Stars: Celeste Dalla Porta, Carlotta Gamba, Tecla Insolia, Federico Cesari, Matteo Oscar Giuggioli ed Emanuele Palumbo.

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