Con grande tristezza ho appreso la morte di Furio Scarpelli, vignettista e scrittore, uno dei più grandi sceneggiatori della commedia all’italiana. Aveva 90 anni. Romano, figlio del fondatore di un giornale umoristico, nel 1952 dà avvio con Age (Agenore Incrocci),ad un vero e proprio sodalizio che li vede protagonisti della grande stagione della commedia all’italiana dagli anni 50 in poi.

Chi mi segue su questo blog sa bene quanta e quale sia la mia passione per un certo cinema, italiano in particolare, capace di un lavoro di scrittura notevole ancor prima che di regia e le sceneggiature “Age&Scarpelli” hanno visualizzato un gran numero di personaggi, non più semplici macchiette, tutti idonei a rappresentare vizi (tanti) e virtù (poche) di un’Italia che abbandonava l’Arcadia contadina per proiettarsi nel periodo del “boom” economico.

Dalle prime sceneggiature per l’immenso Totò si passa man mano a titoli di capolavori come I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli,e soprattutto La grande guerra (1959), ancora insuperato nelle modalità narrative, nel raccontare l’inutilità di una guerra che diviene simbolo di tanti inutili conflitti, dove a pagare è soprattutto la povera gente mandata al macello, gli “eroi per caso”.

Da notare che lo stesso plot, con ovvie differenze, è alla base del capitolo conclusivo della nota “trilogia del dollaro” di Leone, Il buono, il brutto, il cattivo, avendo collaborato alla sceneggiatura. Ricordo poi , tra i tanti, Sedotta e abbandonata(1964) e Signore & signori (1965), entrambi di Pietro Germi.

Ancora per Monicelli sceneggiano I compagni (1963), L’armata Brancaleone (1966), ma numerose sono state le collaborazioni, con registi del calibro di Luigi Comencini, Ettore Scola, Dino Risi, Alessandro Blasetti e Nino Manfredi. Il magnifico duo ha ricevuto tre Nastri d’argento e un Davide di Donatello nel 1975 per Romanzo popolare di Monicelli.

Nel 1985 i due si separano: Scarpelli riceve altri due David, nel 1987 per La famiglia di Scola e nel 1996 per Celluloide di Lizzani. Il figlio Giacomo ha seguito le sue orme: il suo ultimo lavoro, come supervisore della sceneggiatura, è per l’esordio alla regia di Stefania Sandrelli, Christine Cristina, nelle sale dal 7 maggio.

3 risposte a “Furio Scarpelli, breve ricordo di un grande sceneggiatore”

  1. Le segnalo le mie riflessioni sull’ultimo lavoro cinematografico (uscito purtroppo postumo) del noto vignettista e sceneggiatore, che molto probabilmente lei già conoscerà (se così non fosse, le consiglio assolutamente di recuperarlo: lo considero personalmente il capolavoro di Furio Scarpelli, oltre che il suo testamento spirituale):
    http://riflessidiunmondosfigurato.blogspot.it/2013/09/tormenti-film-disegnato-2011-di.html

    Saluti e complimenti per il bel blog.

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    1. Salve Francesco, molte belle e profonde le tue (credo che possiamo darci del tu) riflessioni su “Tormenti”, opera certo originale e, concordo, capolavoro e testamento spirituale di Furio Scarpelli, dove risalta tutta la sua grande abilità di narratore. Personalmente amo molto anche “La Grande Guerra” e un film diretto da Luigi Comencini con Alberto Sordi, “Il commissario”, del ’62 se non ricordo male; non è incluso fra i titoli più celebrati ma come molti film italiani dell’epoca appare piuttosto lungimirante. Grazie per la visita e i complimenti, ulteriore stimolo a proseguire lungo il cammino, condividendo con i lettori, abituali o di passaggio, la passione per la Settima Arte.
      Cari saluti.

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  2. Effettivamente, pur amando la commedia all’italiana, il titolo di Comencini non lo conosco. Apprezzo invece molto “La Grande Guerra” e adoro alla follia il suo finale grottesco e allucinante, con quel duplice macello di uccisioni, dove i due aspiranti disertori finiscono per farsi morire incoscientemente come buoi, senza un perché, da bravi “militi ignoti”… Apocalisse furibonda delle corde del sentimento democratico e nazional-popolare che tanto ispirava Scarpelli, Monicelli & co.
    Anche “Tormenti” ha un finale meraviglioso… Più lirico che grottesco… Ma ugualmente epifanico, disperato e pieno di senso della Storia…
    Ciao!

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