Come tutti gli altri dei, il nuovo lavoro del musicista e cantautore calabrese Mujura, di Roccella Jonica, che fa seguito all’omonimo album d’esordio, offre all’ascolto tanto un melange ritmico particolarmente suggestivo, intrigante e coinvolgente, evocativo di tradizione e modernità (chitarra battente, chitarra classica, chitarra acustica, lira calabrese, contrabbasso, oud, mandola, buzuki, quartetto d’archi, clavicembalo, tamburi), quanto testi raffinati ed incisivi, idonei questi ultimi ad evocare il ripetuto gioco a nascondino fra Cielo e Terra, con il primo incline, per il tramite delle divinità che lo rappresentano, a condizionare l’esistenza degli esseri umani, sia nella loro singolarità sia come facenti parte del tutto; l’influenza deistica nel contribuire a determinarne ogni stato d’animo o propensione, egualmente a qualsivoglia aspetto legato all’ambiente, alla vita sociale e politica, spinge dunque ognuno di noi a recitare la propria parte all’interno di un condiviso proscenio esistenziale, citando Shakespeare. Un dio può però rimanere deluso dalla…
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