Sarà totalmente dedicata alla grande attrice Gina Lollobrigida, icona del cinema italiano scomparsa lo scorso gennaio, la serata di Preapertura, martedì 29 agosto, dell’ 80ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica  di Venezia (30 agosto – 9 settembre), diretta da Alberto Barbera: in Sala Darsena (Palazzo del Cinema) al Lido di Venezia, avrà luogo, con inizio alle ore 21, un doppio programma che prevede le proiezioni di Portrait of Gina (1958, 27’, Orson Welles), presentato in prima mondiale in collaborazione con Cinecittà, nella versione restaurata per l’occasione dal Filmmuseum di Monaco di Baviera e de La provinciale (1953, 113’, Mario Soldati), anch’esso presentato in prima mondiale nella versione restaurata per l’occasione dal Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, in collaborazione con Compass Film.

I due film rientrano nel programma di Venezia Classici dell’80ma Mostra e fanno parte del progetto complessivo di iniziative dedicate alla grande attrice ideate dal Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni e dalla Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia, comprensivo anche di anche due mostre fotografiche in corso a Roma e Venezia e un premio ai giovani talenti, che sarà presentato durante la kermesse cinematografica veneziana.

Portrait of Gina  di Orson Welles è un episodio pilota di una serie televisiva della ABC, mai completata, su “persone e luoghi” con il grande regista come guida. A lungo considerato perduto, è un’intervista di Welles a Gina Lollobrigida nella sua villa dell’Appia antica, un reportage che mette in scena il regista americano a Roma mentre intervista, oltre alla citata attrice, personalità del cinema italiano, quali la sua amica storica Anna Gruber, Vittorio De Sica, Rossano Brazzi, Paola Mori. 

Il film è rimasto inedito fino al 1986, quando è stato proiettato alla 43ma Mostra, un anno dopo la morte del regista. “In realtà non è assolutamente un documentario – ha dichiarato Welles nel 1958 – piuttosto un saggio, un saggio personale. Non cerca di essere fattuale ma solo di non raccontare bugie, nella tradizione del diario. Sono le mie riflessioni su un dato soggetto, Lollobrigida, e non su quello che è in realtà. Ed è anche molto più personale del mio punto di vista. È un vero e proprio saggio”.

E ancora, da una dichiarazione del 1970: “Era incentrato sul mondo del cinema romano. Lei (Gina Lollobrigida) era il soggetto principale, ma c’erano anche tante altre persone. De Sica, tra gli altri. Il film era stato pensato come episodio pilota per una serie proposta alla ABC. Ma loro lo hanno odiato ed è stata la fine del progetto.  Dissero che era tecnicamente inidoneo e che non poteva essere mostrato. Avevo avuto molte idee nuove per questo progetto – composto da disegni di Steinberg, molte fotografie, conversazioni, piccole storie – ma lo considerarono come una sprovvedutezza tecnica”.

La provinciale (1953) di Mario Soldati è un dramma letterario al femminile tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia e sceneggiato dallo stesso regista, insieme a Giorgio Bassani, Sandro De Feo e Jean Ferry. Nei panni della protagonista Gemma, Gina Lollobrigida regala una delle migliori interpretazioni della sua carriera.

Per il restauro della scena è stato utilizzato il negativo originale, integrato con un controtipo per alcuni fotogrammi mancanti o danneggiati. Per la colonna sonora si è adoperato un positivo colonna doppia banda conservato negli archivi della Cineteca Nazionale.

(Fonte: sito della Biennale di Venezia)

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