La Giuria, composta da 35 ragazzi di età compresa tra i 16 e 19 anni, della XXIII Edizione di Alice nella città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma da sempre attenta ai temi legati alle giovani generazioni, diretta da Gianluca Giannelli e Fabia Bettini, ha assegnato oggi, sabato 25 ottobre, il premio di Miglior Film a My Daughter’s Hair di Hesam Farahmand, “Una storia di differenze sociali e instabilità economica, in cui non esiste una morale netta e definita, ed ogni gesto d’amore ha un prezzo da pagare. L’eccellente interpretazione di Shahab Hosseini, le ottime performance del resto del cast, unite a una costruzione narrativa riuscitissima, permettono allo spettatore di immedesimarsi nel dramma profondo di ogni singolo personaggio”.
Menzione Speciale per La piccola Amélie di Liane-Cho Han e Maïlys Vallade, “Un racconto universale e intergenerazionale unito a uno stile evocativo che tocca le corde più profonde del nostro cuore. Un film capace di restituirci il carattere fondante della nostra identità, ovvero la capacità di trattenere la bellezza e farla rivivere in noi attraverso la lente del ricordo”.
Miglior Opera Prima, in base alla valutazione dell’Associazione U.N.I.T.A., Anemone di Ronan Day-Lewis: “Ronan Day-Lewis ha realizzato un film audace, onirico, immersivo e dirompente, che dimostra una complessità e una completezza inusuali da riscontrare in un’opera prima. L’esperienza da pittore di Ronan è fondamentale per dare vita a un’atmosfera totalizzante, resa tale anche dal sonoro. Non di minore impatto è il glorioso ritorno sulla scena di Daniel Day-Lewis, che interpreta un personaggio il cui passato non lo ha mai abbandonato. Un passato segnato dal trauma della guerra, degli abusi e dall’assenza di un padre, i cui errori decide di non replicare. Riguardo la Sezione Panorama Italia, il Premio del Pubblico ha visto vincitore 2 cuori e 2 capanne di Massimiliano Bruno.
Adalgisa Manfrida, tra i protagonisti del film L’ultimo schiaffo di Matteo Oleotto, ha conseguito due riconoscimenti come Miglior Interprete: il premio RB Casting, assegnato da una giuria composta da Francesca Borromeo (casting director), Ines Vasiljević (produttrice), Giorgia Vitale (agente), “un’interprete dotata di un sottile strumento attoriale, capace di coniugare una sorprendente spontaneità con un controllo scenico maturo e ben strutturato, che ci ha regalato momenti di puro divertimento nei toni brillanti e ci ha profondamente toccato nei passaggi più intimi e dolorosi” e il Il Premio U.N.I.T.A. Under 35, per “la sensibilità e l’intelligenza attoriale, sottile e ironica, per l’intensa fierezza che ha donato al suo personaggio, rompendo schemi e confini della quarta parete; l’energia contagiosa che emana da tutto il suo lavoro”.
Miglior Corto Internazionale è risultato Rage di Fran Moreno Blanco e Santi Pujol Amat, in base al giudizio espresso dalla Giuria presieduta dal regista Kenneth Lonergan e composta dalla sceneggiatrice Francesca Serafini e dall’attrice e regista Alissa Jung: “Due autori che a dispetto della giovanissima età mostrano un totale controllo e grande consapevolezza nel loro modo di scrivere e di girare. Abbiamo molto apprezzato la delicatezza con cui quella “furia”, che dà il titolo alla loro storia e crea da subito tensione narrativa, si esprima solo attraverso una struggente richiesta d’amore da parte da parte di Eric. Un personaggio che viene seguito nella sua fuga e il suo ritorno a casa con sapienti movimenti di macchina, senza alcun compiacimento. I due registi riescono a caratterizzarlo anche nelle sue dinamiche famigliari con profondità e verità. Una verità che commuove e che lascia ben sperare per il loro futuro di cineasti e per le sorti del cinema in generale che gli unici effetti speciali di cui ha davvero bisogno sono quelli che si nascondono dentro i personaggi quando si ha la curiosità di mettersi al loro ascolto”.
La Giuria composta dai registi Riccardo Milani (Presidente onorario), Maria Sole Tognazzi, Fabio Mollo, Paolo Strippoli ha assegnato il Premio Raffaella Fioretta per il miglior corto del Panorama Italia a Bratiska, diretto da Gregorio Mattiocco, che riceverà un riconoscimento di 3.000 euro: “una scrittura consapevole della forma del cortometraggio, capace di centrare, in perfetto equilibrio tra commedia di formazione e dramma sociale, un tono che ricorda il miglior cinema di Ken Loach; una regia attenta al lavoro con gli attori, diretti senza sbavature di maniera, che tradisce una passione necessaria per i personaggi del proprio racconto”.
Al corto è andato anche il premio Rai Cinema Channel, assegnato da una Giuria di studenti RUFA coordinata da Rai Cinema. Menzioni Speciali per Astronauta di Giorgio Giampà e Fiori cadono di Ludovica Galletta.
Il premio Onde Corte, assegnato dal pubblico, è andato a Tempi supplementari di Matteo Memè, mentre il premio Onde Corte Academy a Mix Estate ’83 di Cristian Vassallo, studente di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti. Premio Premiere Film, un anno di distribuzione gratuita in tutto il mondo, a Il velo di Cristian Patanè, conferito al miglior cortometraggio senza distribuzione festivaliera. Il premio Impresa Under 35 è stato conferito a Bagarre di Sarah Narducci , mentre il premio Andromeda Film, un contributo economico di € 5.000, è andato a Ciao Varsavia di Diletta Di Nicolantonio.
Il Premio Notorious, infine, rivolto a giovani sceneggiatori under 35 e suddiviso in due categorie (Notorious Movies relativa a concept per lungometraggi e Notorious Series dedicata a concept per serie televisive), consistente in un incarico di sviluppo del concept, è stato conferito a Lorenzo Garofalo per la categoria Miglior Soggetto di Film e a Chiara Biava per la categoria Miglior Concept di Serie.






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