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Prenderà il via domani, giovedì 10 febbraio, con la proiezione di True Grit, Il Grinta, dei fratelli Joel ed Ethan Coen, protagonista Jeff Bridges, la 61esima edizione del Festival di Berlino, che avrà termine domenica 20. Il film è il remake dell’omonimo film del ‘69, diretto da Henry Hathaway, con protagonista The Duke, John Wayne, che al riguardo vinse l’unico Oscar della sua carriera. Il cartellone della kermesse prevede sette sezioni principali (Competition, Panorama, Forum, Perspektive , Deutsches Kino, Berlinale Shorts e Retrospective), cui si affianca, oltre a varie iniziative parallele, come la sezione Kulinarischen Kinos, nella quale è stato inserito Le Quattro Volte di Michelangelo Frammartino, Berlinale Special, sorta di contenitore di pellicole-evento, vedi il nuovo documentario in 3D di Wim Wenders, Pina, dedicato alla figura della leggendaria coreografa Pina Bausch, e di omaggi, come quello al compianto Mario Monicelli, con la proiezione de Il marchese del Grillo, o a Martin Scorsese, del quale sarà presentata la versione restaurata in digitale di Taxi Driver.

Proprio in tale sezione presenterà il suo film, Late Bloomers, Isabella Rossellini, presidente della Giuria, la quale risulta così composta: il produttore Jan Chapman, l’attrice Nina Hoss, l’attore, produttore e regista Aamir Khan, star del cinema indiano, il regista Guy Maddin e la costumista Sandy Powell. Previsti poi anche eventi speciali per manifestare solidarietà nei confronti del regista iraniano Jafar Panahi, invitato a far parte della suddetta giuria, ma impossibilitato, considerato che nel dicembre 2010 è stato condannato a sei anni di prigione, proibendogli di fare film per i prossimi venti anni.

Nell’ ambito della sezione Competition appaiono titoli interessanti, come Coriolanus, un adattamento dell’opera di Shakespeare calato in un realtà bellica attuale che vede Ralph Fiennes nella doppia veste di attore e regista; due thriller, quello a sfondo finanziario Margin Call, opera prima di J.C. Chandor già passato al Sundance, inquietante racconto delle 24 ore di una banca di credito durante la crisi finanziaria del 2008, interpretato tra gli altri da Kevin Spacey, Jeremy Irons, Demi Moore e Paul Bettany e Unknown – Senza identità, con Liam Neeson e Diane Kruger, il francese Service Entrance, con Carmen Maura, The Forgiveness Of Blood di Joshua Marston , A Torinói Ló di Bela Tarr, Tales of the Night di Michel Ocelot.

Accanto alle opere in concorso, ci saranno quelli fuori competizione, i citati fratelli Coen e Wenders, The Future di Miranda July , Werner Herzog e il suo documentario in 3D Cave of Forgotten Dreams. E l’ Italia ? La commedia di Gianni di Gregorio, Gianni e le donne, sezione Special, insieme a Qualunquemente di Giulio Manfredonia, sezione Panorama: ben poco, comunque due titoli interessanti, perché se il primo, più intimista, punta sugli atteggiamenti sessuali di un uomo relativamente anziano, il secondo offre più di uno spunto per riflettere, satireggiando, sull’attuale scenario “politico” ed infatti è presentato in una sezione che quest’anno verte su diversi temi, tra cui quello della corruzione.

Concorso: A Torinói Ló (The Turin Horse), di Béla Tarr (prima mondiale).
Bizim Büyük Çaresizliğimiz, di Seyfi Teoman (prima mondiale). Coriolanus, di Ralph Fiennes (prima mondiale). El premio (The Prize), di Paula Markovitch (opera prima – prima mondiale). Jodaeiye Nader az Simin (Nader And Simin, A Separation), di Asghar Farhadi. Les contes de la nuit (Tales Of The Night), di Michel Ocelot (prima mondiale). Margin Call, di JC Chandor (opera prima)
Odem, di Jonathan Sagall (prima mondiale). Saranghanda, Saranghaji Anneunda (Come Rain Come Shine), di Lee Yoon-ki (prima mondiale). Schlafkrankheit (Sleeping Sickness), di Ulrich Köhler (prima mondiale)
The Forgiveness Of Blood, di Joshua Marston. The Future, di Miranda July
Un Mundo Misterioso (A Mysterious World), di Rodrigo Moreno (prima mondiale). V Subbotu, di Alexander Mindadze (prima mondiale)
Wer wenn nicht wir, di Andres Veiel (prima mondiale). Yelling To The Sky, di Victoria Mahoney (prima mondiale)

Fuori concorso: Almanya – Willkommen in Deutschland (Almanya), di Yasemin Samdereli (opera prima). Les femmes du 6ème étage (Service Entrance), di Philippe Le Guay. Mein bester Feind (My Best Enemy), di Wolfgang Murnberger (prima mondiale). Pina, di Wim Wenders. True Grit, di Joel ed Ethan Coen. Unknown, di Jaume Collet-Serra.

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