Si è conclusa ieri, domenica 19 luglio, la 66ma edizione del Taormina FilmFest, svoltasi dal vivo (Sala A del Palazzo dei Congressi di Taormina) e online (in streaming su MyMovies), per la direzione di Leo Gullotta e Francesco Calogero.
Il festival è stato prodotto e organizzato da Videobank S.p.A. su concessione della Fondazione Taormina Arte Sicilia, sotto il patrocinio dell’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo. Di seguito l’elenco di tutti I premi attribuiti dalle rispettive giurie e le loro motivazioni.

Concorso Lungometraggi:la Giuria, presieduta dall’attrice Emmanuelle Seigner e composta dal regista Mimmo Calopresti, dalla produttrice Ingrid Lill Hǿgtun, dal produttore Antonio Pérez Pérez e dall’attrice Joana Preiss ha conferito il Cariddi D‘Oro per il Miglior Film ad Onkel (Frelle Petersen, Danimarca). “Un film rigoroso ma allo stesso tempo ironico e commovente, una grande regia che trasforma la vita di un piccolo mondo in un racconto universale, con uno sguardo visionario e poetico, e una padronanza assoluta del grande linguaggio cinematografico”.

Cariddi D‘Argento per la Miglior Regia: Charter (Amanda Kernell, Svezia). “Una storia appassionante e travolgente, con uno svolgimento sorprendente per un racconto di realismo sociale, interpretato da un grande cast, con un montaggio serrato e una fotografia eccellente, nonché una musica e un suono eccezionale”.
Menzione Speciale della Giuria: La hija de un ladron (Belèn Funes, Spagna), “un’opera prima moderna, di grande potenza, con la direzione di un gruppo di attori straordinari, che racconta la battaglia per la sopravvivenza economica e affettiva quotidiana”.

Maschera di Polifemo per la Migliore Attrice: Daria Lorenci per il film Mater (Jure Pavlovic, Croazia). “Un’interpretazione raffinata, capace di coinvolgere progressivamente lo spettatore fino a fargli accettare un personaggio di una donna qualsiasi, anche un po’ distante dalla vita, che alla fine rivelerà tutta la sua umanità permettendo al pubblico di esserne partecipe”.
Maschera di Polifemo per il Miglior Attore: Bakhtiyar Panjeei per il film Namo /The Alien (Nader Saeivar, Iran). “Con un grande carisma, poche parole e pochi gesti, un’interpretazione che riesce ad esprimere una forte sensibilità civile e umana, che racconta perfettamente le contraddizioni di un paese profondamente ferito”.

La Giuria Documentari, presieduta dal regista Goran Devic e composta dai cineasti Antonio Falduto e Christian Bisceglia ha decretato Miglior film del Concorso Documentari Paradise Without People (Francesca Trianni, Stati Uniti). “Per l’impegno e la capacità nel catturare con un linguaggio efficace e sincero il momento in cui i sogni diventano illusioni e le illusioni realtà. Il premio per il miglior documentario va a un film intimo e minimalista.
È un film che segue due giovani famiglie di rifugiati, che consentono alla regia di rendere visibile tutta la loro sofferenza e la complessità dello sradicamento sociale e culturale causato dalla guerra”.
La Giuria ha deciso di assegnare una menzione speciale al film My Dear Mother (Paul-Anders Simma, Finlandia) “per la forza descrittiva con cui compone il ritratto di due adolescenti segnato dal dramma dell’abbandono e tuttavia capaci di superarlo in un viaggio risolutivo nel proprio passato e nelle radici di una intera comunità”.

Concorso Indieuropea: la Giuria giovanile per la sezione Indieuropea composta dagli studenti del Master TeA dell’Università degli Studi Internazionali di Roma- UNINT, Vittoria Cardone, Ludovica Coroniti, Sofia Gamba, Laura Gramegna, Walter Lancellotti, Serenella Priore, Giulia Romano, Dorotea Theodoli, Elisa Vetrano e dalle supervisor Elisa Pinci e Martina Losardo, ha così deliberato: Premio per il Miglior Film a Maria Solinha (Ignacio Vilar), “per aver rappresentato un tema così attuale come quello della repressione della libertà femminile attraverso un uso coinvolgente, innovativo e ricercato della meta-narrazione”.
Premio per il Miglior Attore protagonista a Ruscen Vidinliev per il film 18% Grey, “un’interpretazione delicatamente intimista che accompagna il pubblico alla scoperta di un viaggio di crescita e di riscatto”. Premio per la Migliore Attrice Protagonista a Astrid Bergès-Frisbey per il film L’Autre, “per aver interpretato in modo realistico e sentito il dolore e il tormento della perdita, coinvolgendo lo spettatore in un percorso introspettivo e onirico”.

Due le menzioni: The Forgotten di Daria Onyshchenko, “per essere riuscito a raccontare le contraddizioni e le sofferenze di un territorio occupato in una realtà politica attuale poco conosciuta ma incredibilmente vicina”; The Nose Or The Cospiracy Of Mavericks di Andrey Khrzhanovsky “per il modo originale e dinamico in cui musica, teatro, letteratura e animazione riescono a descrivere un periodo storico di forte censura e persecuzione artistica in Russia”.
L’ha ripubblicato su Lumière e i suoi fratelli.
"Mi piace""Mi piace"