Il Torino Film Festival, in un anno così difficile e complicato, cerca di riportare il sorriso al cinema con due commedie europee di grande impatto: l’apertura della kermesse, il 20 novembre, sarà affidata a Ballo Ballo (Explota Explota), una commedia musicale costruita sulle note dei più grandi successi di Raffaella Carrà, che segna l’esordio nel lungometraggio del regista uruguaiano Nacho Álvarez, mentre Un anno con Godot (Un Triomphe), opera seconda del regista francese Emmanuel Courcol, andrà, il 28 novembre, a chiudere la manifestazione. “Sono molto fiero di avere due film europei in anteprima internazionale che si rivolgono al grande pubblico. – ha dichiarato Stefano Francia di Celle, direttore del Torino Film Festival – Sono certo che saranno in grado di dare un importante slancio al rapporto tra spettatori e sale, grazie alle molteplici chiavi di lettura. I film sono legati a due icone molto accoglienti, Raffaella Carrà e Kad Merad: entrambi portano messaggi di inclusione sociale, positività e amore per l’arte, sottolineando l’incrocio di culture, da sempre un tema caro al TFF”. Ballo Ballo è ambientato negli anni ’70 in Spagna, periodo segnato da una rigida censura dei costumi. La protagonista, Maria, è una ragazza piena di vita e voglia di libertà, con la grande passione del ballo e il sogno di diventare una star della televisione.
Dopo avere abbandonato il suo promesso sposo davanti all’altare di una chiesa di Roma, torna a Madrid e, con un colpo di fortuna, riesce a entrare nel corpo di ballo del programma di maggior successo del momento, Las noches de Rosa, innamorandosi di Pablo, figlio del temibile censore televisivo Celedonio, che sta seguendo le orme del padre nell’emittente televisiva. Nel cast Ingrid García-Jonsson, Verónica Echegui, Fernando Guallar, Giuseppe Maggio, Fran Morcillo, Fernando Tejero, Pedro Casablanc, Carlos Hipolito e Natalia Millán. Un anno con Godot, presentato nella selezione ufficiale dell’ultimo Festival di Cannes, è una commedia ispirata ad una storia vera. Prodotto da Dany Boon (Giù al Nord) e Robert Guédiguian, ha per protagonista un attore di teatro (Kad Merad) che per sbarcare il lunario accetta di tenere un seminario in carcere. Sorpreso dalle doti di alcuni detenuti, decide di mettere in scena con loro Aspettando Godot di Samuel Beckett, e di farlo in un vero teatro. Tra mille difficoltà inizia così una straordinaria avventura umana, la cui conclusione imprevista lascerà tutti a bocca aperta. (Fonte: sito TFF)