
“Che cos’è il genio? É fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione”, questa, credo celeberrima, frase del Perozzi (Philippe Noiret), declamata in una sequenza di Amici miei (Mario Monicelli, 1975) nel commentare una burla messa in atto, ingegnata sul momento, dal compare Necchi (Duilio Del Prete), credo possa rivelarsi opportuna nel delineare un breve ricordo del grafico statunitense Joseph, Joe, Caroff, che ci ha lascito la scorsa domenica, 17 agosto, un giorno prima del compimento della veneranda età di 104 anni.
A lui si deve la creazione del logo, tuttora in uso, impiegato nei vari lanci dei film della saga di James Bond, l’agente segreto al servizio di Sua Maestà nato dalla fantasia di Ian Fleming, a partire dal primo titolo, Dr. No, 1962, diretto da Terence Young. Un’idea semplice ma geniale: aggiungere al 7, numero finale della matricola del nostro (l’iniziale doppio zero indica la licenza d’uccidere), opportunamente stilizzato, la canna della pistola Walther PPK, adoperata da Bond nel citato Dr.No in sostituzione della Beretta mod.1934.
Già un anno prima Caroff si era fatto notare per il design del poster cinematografico di West Side Story (Robert Wise e Jerome Robbins), mentre, una volta messa su una sua agenzia, J. Caroff Associates, andò a realizzare(fonte Wikipedia), personalmente o per mano degli associati dello studio, oltre ai loghi di prodotti o aziende, poster e scritte per oltre 300 film, tra cui Cabaret (Bob Fosse,1972 ), Ultimo tango a Parigi (Bernardo Bertolucci, 1972) e Zelig (Woody Allen, 1983), ma anche sequenze di titoli animati (The Last Temptation of Christ, Martin Scorsese, 1988; Death of a Salesman, Volker Schlöndorff, 1985).
Immagine di copertina: L’autore del caricamento originale è stato Bionicbiff su Wikipedia in inglese ., CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons






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