davidSi è svolta questa sera, venerdì 12 giugno, presso Il Teatro Olimpico di Roma, trasmessa in diretta da Rai Movie, la cerimonia di premiazione della 59esima edizione dei David Di Donatello, condotta, tra qualche battuta indovinata ed evidenti momenti di stanca, con tanto di affanno finale per rientrare nei tempi, da un professionale Tullio Solenghi, coadiuvato da due allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia, Mimì Cutrera ed Eduardo Scarpetta. Momento clou la salita sul palco di Quentin Tarantino atteso per ritirare i David vinti con Pulp Fiction e Django Unchained (rispettivamente Miglior Film Straniero 1995 e 2013), che sono stati consegnati dal Maestro Ennio Morricone. Il regista americano ha sottolineato l’importanza nella sua formazione dell’influenza esercitata dai film di genere italiani, citando Fernando De Leo, Sergio Leone e Mario Bava. La sfida fra Munzi e Martone ha visto vincitore il primo con Anime nere (9 David su 5).

Francesco Munzi
Francesco Munzi

Da sottolineare anche il felice risultato di Edoardo Leo per Noi e la Giulia, premiato col David Giovani (oltre al riconoscimento  per il Migliore Attore Non Protagonista, Carlo Buccirosso) e dell’esordiente Edoardo Falcone, cui è andato il David per il miglior debutto con l’intelligente commedia Se Dio vuole. Il cinema italiano, come ho avuto modo di scrivere anche in altri articoli, sembra aver ritrovato, grazie soprattutto all’inventiva e al coraggio dei suoi autori,  la volontà, finalmente concreta, di portare sullo schermo opere originali, diversificate nello stile e idonee ad essere apprezzate anche al di là dei nostri confini. La chiave di volta per rompere certi comodi schemi in cui ci si era tranquillamente adagiati ce l’ha ricordata Tarantino: con un filo ideale rivolto alle migliori realizzazioni del passato, il rinnovamento può avere il suo punto di partenza nella riscoperta dei generi e in una loro inedita, e convinta, caratterizzazione. Di seguito, tutti i riconoscimenti assegnati:

anime-nere-ferracaneMiglior Film: Anime nere (Francesco Munzi). Migliore Regista: Francesco Munzi (Anime nere). Migliore Regista Esordiente: Edoardo Falcone (Se Dio vuole). Migliore Sceneggiatura: Francesco Munzi, Fabrizio Ruggirello, Maurizio Braucci (Anime nere). Migliore Produttore: Cinemaundici e Babe Films, con Rai Cinema (Anime nere). Migliore Attrice Protagonista: Margherita Buy (Mia madre). Migliore Attore Protagonista: Elio Germano (Il giovane favoloso). Migliore Attrice Non Protagonista: Giulia Lazzarini (Mia madre). Migliore Attore Non Protagonista: Carlo Buccirosso (Noi e la Giulia). Migliore Autore della Fotografia: Vladan Radovic (Anime nere). Migliore Musicista: Giuliano Taviani (Anime nere).

untitledMigliore Canzone Originale: Anime Nere (interpretata da M. De Lorenzo, Musica E Testi Di G. Taviani, Anime nere). Migliore Scenografo: Giancarlo Muselli (Il giovane favoloso). Migliore Costumista: Ursula Patzak (Il giovane favoloso). Migliore Truccatore: Maurizio Silvi (Il giovane favoloso). Migliore Acconciatore: Aldo Signoretti, Alberta Giuliani (Il giovane favoloso). Migliore Montatore: Cristiano Travaglioli (Anime nere). Miglior Fonico di presa diretta: Stefano Campus (Anime nere). Migliori Effetti Digitali: Visualogie (Il ragazzo invisibile). David Giovani: Noi E La Giulia (Edoardo Leo). Miglior Documentario di Lungometraggio: Belluscone-Una storia siciliana (Franco Maresco). Miglior Cortometraggio: Thriller (Giuseppe Marco Albano). Miglior Film dell’Unione Europea: La teoria del tutto (James Marsh). Miglior film straniero: Birdman (Alejandro González Iñárritu). Premi speciali 2015: Gabriele Muccino.

2 risposte a “David di Donatello 2015: trionfa “Anime nere””

  1. Il giovane favoloso meritava molto di più la vittoria rispetto ad Anime nere, che in definitiva non è stato tutto questo gran film, sia per quanto riguardo sceneggiatura, regia ecc…. Nel film di Martone ci sono delle sequenze uniche, di grande luce e respiro autoriale che raramente si possono vedere oggi, l’unica pecca sono state le musiche!

    Piace a 1 persona

    1. Ciao Cristian. Sinceramente ho tifato proprio per “Il giovane favoloso”, film che ho amato fin dalla prima sequenza, capace di restituirmi il senso più puro tanto dell’uomo Leopardi che dell’artista e della sua opera. Le musiche hanno un qualcosa di straniante in effetti, un tentativo di attualizzazione non particolarmente riuscito ma affascinante a mio avviso. Riguardo”Anime nere” l’ho apprezzato ugualmente, per la sua capacità di teatralizzare uno scenario naturale e renderlo sfondo di una tragedia in cui il Male è il protagonista assoluto, evitando facili luoghi comuni. Personalmente avevo ipotizzato “Il giovane favoloso” miglior film e Munzi miglior regista. Un caro saluto, grazie della visita e del commento.

      "Mi piace"

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In voga