Ha preso il via ieri, sabato 1° giugno, a Roma, con la proiezione del film Sulla mia pelle di Alessio Cremonini, cui è stato recentemente conferito il premio di Film dell’Anno nell’ambito dei Nastri d’Argento 2019, la rassegna cinematografica Il cinema in piazza, ad ingresso gratuito, che prevede fino al 1° agosto il coinvolgimento di suggestivi luoghi della Capitale in base al seguente calendario:Trastevere | Piazza San Cosimato 1° giugno – 1° agosto; Ostia | Porto Turistico di Roma 22 giugno – 27 luglio;Tor Sapienza | Parco della Cervelletta 13 giugno – 28 luglio, per un totale di 104 serate e 40 incontri con ospiti; tutto ebbe inizio il 13 novembre del 2012, quando un gruppo di ragazzi provenienti dalla periferia della città, dopo aver proceduto ad una propria mappatura degli spazi abbandonati di Roma ed in seguito a mesi di assemblee con i residenti del Rione Trastevere, diede il via ad una battaglia per salvare lo storico Cinema America, edificato nel 1956 e progettato dall’architetto Angelo Di Castro, del quale era imminente la riconversione in parcheggi e appartamenti. Due anni dopo, bloccata la demolizione della citata sala, i ragazzi si diedero da fare per riaprire un piccolo forno abbandonato, concessogli gratuitamente da alcuni residenti, trasformandolo in un Piccolo Cinema D’essai.

In seguito, grazie al sostegno di grandi maestri come Bernardo Bertolucci, Franco Rosi ed Ettore Scola, continuarono la loro lotta per salvare i cinema storici della Capitale: non si tratta di cinefili o di studenti di cinema, ma di giovani spinti da una forte determinazione volta a far sì che i più grandi capolavori della Settima Arte potessero esprimere nuovamente tutta la loro potenzialità nell’ambito di determinate zone, spesso periferiche, i cui monumenti e le cui piazze rischiavano un rovinoso abbandono o una disastrosa riconversione, coinvolgendo i cittadini di rioni quali Trastevere o Tor Sapienza in nome di una salvifica cultura condivisa, un’occasione d’incontro e scambio, confluente infine nell’iniziativa Cinema in Piazza. Attualmente i ragazzi sono impegnati a lavorare per salvare un’altra sala, il Cinema Troisi di via Induno, riapertura attualmente bloccata a causa di alcuni ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. Obiettivo precipuo è quello d’infrangere l’insistito dualismo tra centro e periferia, offrendo la possibilità alle persone, in occasione delle proiezioni cinematografiche e degli incontri, di rivivere luoghi abbandonati come ad esempio il Casale della Cervelletta, classificato questo anno primo tra i luoghi del cuore del FAI della Regione Lazio, o confiscati alla criminalità (il Porto Turistico di Roma), rendendoli, una volta vissuti, più sicuri.

Obiettivo solo apparentemente secondario, poi, è quello di entrare in relazione con qualunque tipologia di pubblico, di ogni età e ceto sociale, cinefili e non, garantendogli di “viaggiare” tra le tre arene, con una proposta certo variegata, comprensiva anche di titoli rientranti nella produzione indipendente ed opere di autori al loro esordio.
Numerosi gli ospiti previsti, nazionali ed internazionali, come si può leggere nel programma, così come gli incontri e le retrospettive, ricordando comunque che Il cinema in piazza è un’iniziativa cinematografica e sociale gratuita per il pubblico, ma rendere accessibile il prodotto culturale non significa disconoscerne il valore commerciale. “Il costo per la riproduzione delle opere cinematografiche proiettate è regolarmente sostenuto dall’associazione Piccolo America” – dichiara il suo presidente Valerio Carocci – “questo processo è reso possibile grazie al sostegno dei partner e degli sponsor che permettono all’associazione di offrire il biglietto a chi vuole uscire di casa per vivere collettivamente le piazze, i parchi e i territori della sua città, abbandonando la visione solitaria su televisori, pc e tablet”. (Fonte: cartella stampa)
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