
“La recitazione? La cosa più importante nella faccia sono gli occhi; se riesci a farli parlare sei già a metà strada.” Così Sir Ian Holm (1931-2020), raffinato, intenso, sensibile attore inglese attivo in teatro fino al 1970 (per la sua attività, in Inghilterra e negli Stati Uniti, conseguì il Tony Award come migliore attore protagonista) e poi dedicatosi principalmente al cinema, che ci ha lasciato ieri, venerdì 19 giugno.
Sul grande schermo le sue interpretazioni più note sono senz’altro quelle dell’androide Ash in Alien (Ridley Scott,1979) e dell’anziano hobbit Bilbo Baggins nelle trilogie de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, a firma Peter Jackson, ma non devono essere dimenticate, fra l’altro, quella di Sam Mussabini in Momenti di Gloria (Chariots of Fire, 1981, Hugh Hudson), per la quale ottenne una candidatura all’Oscar come Miglior Attore non Protagonista, ma anche quella di Sir William Gull in La vera storia di Jack lo squartatore (From Hell, Albert ed Allen Hughes, 2001), tratto dall’omonimo graphic novel scritto da Alan Moore per i disegni di Eddie Campbell.