Carbonia Film Festival online presenta…, la rassegna di film a cura del CFF disponibile gratuitamente in streaming sulla piattaforma onlinesardegna.umanitaria.it, prevede anche un percorso di visioni e di approfondimenti sui grandi temi delle migrazioni contemporanee. La programmazione mensile, infatti, va ad incentrarsi non solo su una delle pellicole premiate nelle ultime edizioni del Festival, ma si arricchisce inoltre con dei talk di approfondimento inerenti alle tematiche delineate dai lungometraggi proposti, appuntamenti, a cadenza mensile sui canali social del Festival, curati da Pietro Cingolani, docente di Antropologia dei Media presso l’Università degli Studi di Torino e collaboratore di FIERI – Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull’Immigrazione, insieme a Francesco Giai Via, Direttore artistico di CFF, che dialogheranno con studiosi, operatori e attivisti. Creare “ambienti ostili”. Le politiche e le leggi come strumenti di esclusione è il primo dei talk proposti, martedì 12 gennaio alle ore 17.30, durante il quale si discuterà di politiche sull’immigrazione e tensioni sociali e razziali a partire dal film vincitore dell’ultima edizione del Carbonia Film Festival, Europa “Based On A True Story” di Kivu Ruhorahoza (disponibile sulla piattaforma streaming fino al 15 gennaio 2020). Insieme a Pietro Cingolani, interverranno nel dibattito Lorenzo Pezzani (Goldsmiths University, Londra) e Maurizio Veglio (Avvocato ASGI ed International University College, Torino).
Riguardo gli appuntamenti con il cinema di qualità inerente ai temi di lavoro e migrazioni, il secondo film della rassegna, in streaming su tutto il territorio nazionale, disponibile gratuitamente a partire dal 15 gennaio per 30 giorni, sarà Black Mother, vincitore del Premio Giuria Circoli del Cinema 2018 al CFF e pluripremiato in numerosi festival internazionali, un documentario dello street photographer e regista Khalik Allah, tra gli artisti più significativi della new wave americana e membro dell’agenzia fotografica Magnum dal 2020. Nato da madre giamaicana e padre iraniano ma di base a New York, Khalik Allah nel suo lavoro ha sempre cercato di dare voce agli outsider, e in Black Mother lo fa con un atto d’amore verso la Giamaica: con il suo stile fotografico e un’estetica visionaria, porta lo spettatore in un viaggio spirituale attraverso l’isola, mostrandone i luoghi e le persone per raccontare l’identità giamaicana tra sacro e profano, presente e passato, passando attraverso i tre trimestri della gravidanza di una donna. Anche in questo caso il film sarà accompagnato da un approfondimento, in programma martedì 2 marzo (sui canali social del Festival alle ore 17.30), con un focus su Contaminazioni, musica ed eredità postcoloniali. All’incontro, moderato da Pietro Cingolani, parteciperanno Marie Moise (Università di Padova) ed Eugenio Giorgianni (Istituto Pedro Arripe, Palermo).
Dal 15 gennaio saranno visibili sulla piattaforma streaming anche il cortometraggio Skip Day di Ivete Lucas e Patrick Bresnan, racconto sul rito di passaggio di alcuni studenti della Florida che il lunedì dopo il ballo di fine anno saltano la scuola per riflettere sul proprio futuro, e Ballata in minore di Giuseppe Casu, film sostenuto dal Progetto Fabbrica del Cinema che documenta il “viaggio mistico” di una carovana di musicisti e artisti di strada che attraversano il sud-ovest sardo conoscendo miti passati e presenti recenti. Presentato in anteprima al Festival Cinemambiente di Torino è stato proiettato al Carbonia Film Festival nell’ottobre del 2019. Ogni film della rassegna sarà disponibile gratuitamente per 30 giorni, a partire dalla prima programmazione, con un accesso limitato fino a 500 posti nella sala virtuale. L’accesso alla piattaforma è gratuito, sono necessarie solamente le credenziali utilizzate al momento dell’iscrizione.
Carbonia Film Festival online presenta è organizzato dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – Fabbrica del Cinema e Cineteca Sarda, insieme alla Regione Autonoma della Sardegna in collaborazione con FIERI – Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull’Immigrazione, Università degli Studi di Cagliari e ANPIA – Associazione Nazionale Professionale Italiana di Antropologia. Alcuni dei corsi di laurea dell’Università di Cagliari hanno fatto richiesta di riconoscimento dei crediti liberi agli studenti e le studentesse partecipanti al ciclo di approfondimenti mentre l’ANPIA riconoscerà la partecipazione ai talk come valevole per l’aggiornamento professionale.