39mo Torino Film Festival, il ritorno in sala fra tradizione e innovazione

(Credits: Maicol Casale e Davide Oberto)

Nelle parole espresse dal direttore artistico Francia di Celle nel corso della conferenza stampa di presentazione della 39ma edizione, che si svolgerà in presenza da venerdì 26 novembre a sabato 4 dicembre, il Torino Film Festival potrà rivelare compiutamente la propria anima nel ritorno alla sala cinematografica e nel rinnovo di una tradizione consolidata, ovvero l’incontro tra il grande pubblico e gli autori, offrendo poi un contributo all’industria dello spettacolo e alla produzione culturale italiana ed internazionale nel riaffermare il precipuo impegno di proteggere e promuovere le opere di registi emergenti, spesso realizzate da produttori indipendenti con molti giovani professionisti coinvolti, con un’attenzione alla sperimentazione del linguaggio cinematografico presente anche nelle sezioni non competitive, negli omaggi, nelle retrospettive, fino alle masterclass e ai vari eventi in programma. Sempre riportando le parole del direttore artistico, si vuole “favorire un ritorno alla normalità di un sistema dove la sala è protagonista e per questo presentiamo opere della prossima stagione cinematografica che ci hanno colpito, dialogando con tutte le forme di fruizione, dalla tv alle piattaforme, settori dove c’è grande fermento e innovazione”, mentre l’attenzione per le tematiche sociali andrà ad esprimersi “attraverso i contenuti delle opere scelte, molte attività con il mondo universitario e un programma specifico per le scuole medie e superiori che si realizza per la prima volta, un’attenzione all’accessibilità, alla sostenibilità e un inedito allargamento del programma a sale delle città metropolitana”. In cartellone 181 film, di cui 18 lungometraggi, 14 mediometraggi, 59 cortometraggi, 68 anteprime mondiali, 14 anteprime internazionali, 4 anteprime europee e 53 anteprime italiane, selezionati su più di 4500 opere visionate. Il Premio Stella della Mole per l’Innovazione Artistica, attribuito ogni anno ad artisti che contribuiscono in modo originale, universale e senza tempo alla cultura cinematografica, verrà conferito a Monica Bellucci, quale riconoscimento per la sua versatilità artistica, per la disponibilità a promuovere l’opera di autori emergenti permettendo così la realizzazione di progetti poliedrici con contenuti e linguaggi nuovi, per la sua capacità di padroneggiare magnificamente una potenzialità creativa che può arricchire enormemente l’arte cinematografica.

(Wiki Fandom)

Titolo d’apertura, il film di animazione Sing 2 – Sempre più forte, in anteprima internazionale, scritto e diretto nuovamente da Garth Jennings, una coloratissima commedia musicale d’animazione, sequel dell’omonimo film di successo, Sing, che vedeva un gruppo di animali organizzare una gara canora così da riportare il Moon Theatre al suo vecchio splendore e salvarlo dalla chiusura. Madrina del festival sarà Emanuela Fanelli, attrice ed autrice talentuosa e poliedrica, protagonista delle serate di inaugurazione e chiusura e di alcuni momenti speciali. Andando alle varie sezioni, Torino 39 è il Concorso Internazionale, 12 opere prime e seconde di ampio respiro, che qui trovano una possibilità di promozione e di approfondimento, grazie ad una selezione volta a mettere in luce non solo il valore di nuovi autori ma anche il coraggio, la visione e le capacità di produttori, distributori e professionisti del cinema che investono in opere innovative. Torino 39 Corti è la sezione dedicata ai cortometraggi, 12 titoli inediti in Italia, quest’anno presentati in abbinamento con i lungometraggi di Torino 39, così da evidenziare come il corto si sia ritagliato un ruolo sempre più importante ed autonomo nel panorama internazionale, con l’opportunità per i cineasti di sviluppare le tecniche, affinare la scrittura, allenare lo sguardo, sperimentare, in una struttura produttiva meno impegnativa di quella del lungometraggio, ma che ne comprende tutte le dinamiche. Lungometraggi e cortometraggi saranno oggetto del giudizio di un’identica giuria, presieduta da Ildikó Enyedi (regista, Ungheria) e composta da Evgeny Galperine (compositore, Francia) Alessandro Gassmann (attore, regista, Italia), Isabel Ivars (Library & Festival Manager, Spagna), Paola Randi (regista, sceneggiatrice, Italia). Fuori Concorso Torino 39 intende proporsi come un vivacissimo osservatorio della creatività del cinema contemporaneo, includendo grandi opere di produzione internazionale che permettono ad autori consolidati di dialogare con i pubblici di tutto il mondo ma anche opere importanti di registi esordienti, molte nate in ambito italiano dove rileviamo una grande vitalità da parte di realtà produttive ed enti finanziatori che nei terribili mesi del Covid hanno continuato a operare e a realizzare progetti.

/(MyMovies)

Qui troviamo il citato titolo di apertura e quello di chiusura, Aline, di Valérie Lemercier (Canada/Francia, 2021) e molte opere italiane (ad esempio, Altri padri, esordio registico, dopo aver diretto vari documentari, di Mario Sesti o Bangla-La serie, di Phaim Bhuiyan, Emanuele Scaringi, stessi autori del film rivelazione datato 2019), insieme a titoli certo interessanti, come quelli che vedono protagonista Clint Eastwood, il documentario Clint Eastwood: A Cinematic Legacy insieme alla sua ultima fatica, registica ed attoriale, Cry Macho. La sezione trova poi ulteriore sviluppo con Fuori Concorso Torino 39-L’incanto del reale, al cui interno si intendono valorizzare opere dalla forza dirompente, che traggono linfa creativa e artistica dalla realtà del presente e del passato, ricorrendo in modo innovativo alle risorse degli archivi audiovisivi di tutto il mondo che sempre di più collaborano con i cineasti mettendo a disposizione i loro patrimoni audiovisivi restaurati; Fuori Concorso Torino 39-Surprise, sezione dedicata a quel cinema francese che continua a stupire, provocare, spronare il panorama internazionale, con le sue tendenze creative; Fuori Concorso Torino39-Tracce di teatro/il respiro della scena intercetta molte opere di arte cinematografica che traggono ispirazione dalla scena teatrale e la reinterpretano in modo innovativo, scardinando le abituali distinzioni tra generi e formati. Al suo interno è previsto, fra l’altro, uno Speciale Eduardo de Filippo, dove il regista Edoardo De Angelis, dopo il successo del film Natale in casa Cupiello presenterà, in anteprima mondiale, con Non ti pago e Sabato, Domenica e Lunedì (protagonista in ambedue Sergio Castellitto) il compimento di una sorta di ideale trilogia, in una raffigurazione che apre porte al surreale e al cinema colorato degli anni ’60. Fuori Concorso Torino 39 -Torino Film Lab, fucina preziosa e molto attiva per sostenere registi, sceneggiatori, produttori e professionisti di tutto il mondo. Il TFF collabora strettamente per molte attività e verranno presentate in anteprima italiana quattro opere che hanno avuto uno straordinario successo internazionale di pubblico e di critica.

Giuseppe Piccioni (NientePopcorn)

Fuori Concorso Torino 39-Premio Maria Adriana Prolo: intitolato alla fondatrice del Museo del Cinema, il Premio curato dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) viene assegnato ad una personalità del mondo del cinema che si è particolarmente distinta nel panorama italiano e internazionale. Il premiato di questa edizione è Giuseppe Piccioni, regista che, a partire dal suo esordio con Il grande Blek, ha saputo ritagliarsi uno spazio importante e personale, proponendo un cinema intimo, capace di scavare nei sentimenti e di indagare ogni più piccola piega dell’animo umano. Un cinema di personaggi, in cui le donne sono quasi sempre protagoniste e sono ritratte con originalità e profondità ed infatti “laudatrice” d’eccezione per questo premio sarà Margherita Buy, una delle attrici di riferimento di Piccioni e protagonista di uno dei suoi film di maggior successo: Fuori dal mondo, vincitore nel 1999 di ben cinque David di Donatello. Incubator è un inedito spazio non competitivo dedicato a una ristretta scelta di opere che durante il percorso di selezione si sono imposte all’attenzione per i loro particolari aspetti formali e strutturali e per l’uso di un linguaggio capace di sfidare le regole della rappresentazione. Sono film di autori, molti dei quali come per i film del Concorso alla loro opera prima, che mostrano una profonda consapevolezza registica: la decisione di dare loro visibilità, anche se in una sezione collaterale, rispecchia il desiderio di sostenere queste opere e chi le ha realizzate. Le stanze di Rol, sezione dedicata a Gustavo Adolfo Rol, esploratore di mondi paralleli, le cui porte saranno aperte grazie ad una selezione che ha voluto seguire linee guida diverse rispetto all’edizione precedente, andando oltre l’idea base del cinema di genere, ovvero rimarcandone la possibilità di contaminazione, comprendendo film che nel genere nascono e al genere competono in modo esclusivo ed altri che non sembrano appartenervi, ma che ne restano invece avvolti, inquinati, insistendo su quei titoli capaci di abbracciare più generi contemporaneamente, di passare con impudenza e determinatezza da un genere all’altro. Con media partner Rai 4, la sezione vuole costruire ponti, non barriere protettive, cercando il dialogo tra realtà diverse, non il conflitto. I generi non sono degli schemi: aiutano a guardare meglio, e probabilmente anche a capire di più.

Monica Bellucci (Rumors.it)

TFF doc/internazionale.doc: 8 titoli, 4 ritorni e 4 new entries, 3 prime mondiali, tutti tesi a rispecchiare l’inquietudine politica e individuale che sta segnando la contemporaneità. In un continuo e diverso confronto con il passato, ogni film tenta di trovare nuovi strumenti per orientarsi nel presente e immaginare un futuro. La Giuria è composta da Catherine Bizern, direttrice Cinéma du Réel (Francia), Kristina Konrad, regista, produttrice (Svizzera), Michael Wahrmann, regista, produttore (Uruguay). TFF doc/italiana.doc, sezione nata nel 2000, ha dato un contributo essenziale per permettere al documentario di uscire dallo status di fratello minore del cinema di finzione. I 9 film in cui si articola sono un susseguirsi continuo di storie, stili, paesaggi, evocazioni, speranze a dimostrare la grande capacità che il documentario ha di declinare il contemporaneo. I componenti della Giuria sono: Sara Fgaier, montatrice (Italia), Annamaria Licciardello, curatrice, storica (Italia), Davide Maldi, regista (Italia). TFF doc/noi, approfondimento di TFF doc, vuole fornire, attraverso i film e le immagini, qualche strumento in più per capire cosa può essere l’azione collettiva, lo spazio e il discorso pubblico, ricordarci i suoi limiti e farci sperare nelle energie che è capace di provocare: 5 programmi per 6 film che attraversano il tempo e lo spazio per immaginare un tempo e uno spazio ancora ignoti, mentre TFF doc/fuori concorso prevede due titoli intesi a ricordarci l’annichilimento di ogni possibile noi che le guerre e le occupazioni militari comportano e, nel contempo, le infinite possibilità che il cinema ha per ridargli vita e immaginazione. Italiana.Corti / Italiana. Corti Fuori Concorso: la prima viene indicata come la sezione competitiva “più gioiosamente inquieta” del TFF, nel suo riuscire ad accostare il cinema narrativo a quello più sperimentale creando sorprendenti, continui cortocircuiti tra i 9 film che compongono il concorso 2021. Il decimo titolo è fuori concorso, 17122019-May Them White Rise With You di Davide Maldi e Micol Roubini, e ci porta nell’universo ieratico e misterioso del Museo Casa Mollino in compagnia di Freddie Murphy e Chiara Lee. La Giuria vede come componenti Beatrice Gibson, regista (Regno Unito), Max Viale, musicista, compositore colonne sonore (Italia), Carla Vulpiani, programmer (Italia).

Joana Hadjithomas e Khalil Joreige (Cineuropa)

Il festival dedicherà una Personale completa, curata da Massimo Causo, a Joana Hadjithomas e Khalil Joreige, la coppia di filmmaker e artisti libanesi al centro della scena internazionale degli ultimi vent’anni come figure tra le più avanzate nella riflessione sul rapporto tra la Storia collettiva e le storie individuali, che è stata tra i protagonisti della Berlinale 2021 con Memory Box, composizione di immagini, suoni e parole, capaci di restituire dignità umana alle macerie della guerra civile libanese. Oltre all’anteprima italiana di Memory Box, sarà proposta la loro intera opera, dall’esordio Around the Pink House (1999) a A Perfect Day(2005), Khiam 2000-2007 (2008), Je veux voir (2008) e The Lebanese Rocket Society (2012), oltre all’insieme dei cortometraggi che sono parte integrate del loro cammino. Joana Hadjithomas e Khalil Joreige saranno presenti a Torino per accompagnare la loro Personale con una Masterclass. Di rilievo il percorso per le scuole promosso dal progetto Alpi Film Lab, a cura del Torino Film Lab e Torino Film Festival insieme ai Servizi Educativi del Museo Nazionale del Cinema, che si concretizza attraverso quattro attività: tre proiezioni nell’ambito del 39mo TFF dedicate agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, alle quali parteciperanno circa 450 studenti; sei masterclass organizzate dal Torino Film Festival alle quali parteciperà un gruppo selezionato di studenti di Università di Torino, Politecnico, Accademia di Belle Arti e Conservatorio; un viaggio studio per 20 studenti francesi che saranno ospitati a Torino per partecipare alle proiezioni del TFF e visitare alcuni dei luoghi della città legati all’industria cinematografica, primo dei quali il Museo Nazionale del Cinema; un incontro di orientamento scolastico in programma a gennaio 2022 destinato a circa 100 studenti degli ultimi due anni della scuola secondaria di secondo grado interessati a intraprendere un percorso universitario in ambito cinematografico.

Inoltre, da quest’anno il TFF e MNC propongono un programma di sette proiezioni riservate agli studenti di secondaria di I e II grado, in particolare rivolte a scuole con indirizzo cinematografico e audiovisivo, dal 29 novembre al dicembre presso il Cinema Greenwich. Un’opportunità unica di partecipare a uno dei più importanti festival cinematografici in Italia, assistere alla proiezione di film in concorso in una grande sala cinematografica, confrontarsi e dialogare con registi, curatori, esperti. Gli studenti del corso di cinema d’animazione della sede piemontese del Centro Sperimentale di Cinematografia hanno realizzato in collaborazione con i Servizi Didattici del Museo Nazionale del Cinema e il Torino Film Festival cinque brevi cortometraggi che saranno presentati in anteprima: Crescere in sala (2021, 85″, Christian Rosati e Federico Starinieri), Una vita in sala (2021, 50″, Rossana Pacilli e Francesca Rosso), Il cinema è in sala (2021, 54″, Irene Conti Mosca, Andrea Maurelli e Isabella Pasqualetti), Un affaire du coeur (2021, 97’, Anita Cisi e Francesca Curaba), Ricordo di Maria Adriana Prolo (2021, 58″, Stefania Favaro, Ilaria Perino). Infine, un cenno all’immagine scelta per questa edizione del TFF: un manifesto strappato su un muro della città racconta il cinema del passato, del presente e del futuro e diventa un invito al Torino Film Festival pieno di entusiasmo per il ritorno in sala; un art-work di grafica urbana scritta con la plastilina e realizzata con il collage, il décollage e il collage digitale; uno strappo, un rapido movimento, una scossa, un’emozione, uno squarcio su un futuro tutto da ripensare e da re-immaginare. In una sala cinematografica gli spettatori guardano il film di una Torino immaginaria, popolata di oggetti e animali, figure del cinema, sul set, danzanti o in bicicletta. I personaggi che affollano lo schermo raccontano 100 e più anni di cinema, dal muto al contemporaneo, attraversano i generi e le arti sorelle, rendendo omaggio a Jean-Paul Belmondo, attore simbolo della Nouvelle Vague, recentemente scomparso. Ma soprattutto raccontano i 39 anni del Torino Film Festival, il sodalizio con il Museo Nazionale del Cinema e il forte legame che Torino ha con il cinema fin dalla sua nascita. (Fonte: sito e cartella stampa del Torino Film Festival)


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