E’ disponibile online la diciannovesima puntata di Magnifica ossessione, rubrica a cadenza mensile su Diari di Cineclub Radio curata dallo scrivente, dedicata al mondo del cinema, ai suoi autori ed interpreti. Questo mese condivideremo insieme il ricordo di Lina Wertmüller, morta lo scorso 9 dicembre, a Roma, sua città natale (1928), prima donna a conseguire la candidatura dall’Academy come migliore regista, per il film Pasqualino Settebellezze, 1977, protagonista un eccelso Giancarlo Giannini (le candidature al riguardo furono quattro, le altre tre andarono ad interessare la sceneggiatura, l’attore protagonista, il migliore film straniero).
Ci soffermeremo sulla sua opera d’ esordio, I basilischi, 1963, il cui iter narrativo, nell’alternanza di ironia e poetico disincanto, tratteggia l’acuto ritratto dell’immobilismo proprio di un emblematico paese del Sud Italia, visualizzando quel micidiale miscuglio di atavica inazione, ignavia ed accidia proprio della società meridionale del tempo, nel rimando continuo ad un domani eterno presente che non diverrà mai futuro. Il film conseguì la Vela d’Argento per la miglior regia ed il Premio della Critica Internazionale al 16mo Festival di Locarno nel 1963.