Il manifesto del 75mo Locarno Film Festival, un pardo per guardare al futuro

Dopo il successo della prima edizione, il Locarno Film Festival ha deciso di riproporre il concorso internazionale, rivolto alle giovani generazioni, per designare le linee guida grafiche ed estetiche della sua nuova edizione. Lanciato il 19 ottobre 2021, il bando ha visto la partecipazione di più di 1.200 progetti provenienti da 80 paesi da tutti i continenti, un risultato che ha confermato la forza della community creatasi attorno al Festival e ha offerto alla giuria la possibilità di scegliere tra mille declinazioni del simbolo della manifestazione. Dopo un’attenta e lunga selezione, dovuta alla straordinaria adesione riscossa dal bando e all’alta qualità dei lavori pervenuti, la giuria ha scelto il progetto che diventerà il manifesto della 75esima edizione del Festival, sotto la presidenza di Marco Solari. Il progetto vincitore, ideato dall’artista Vito Manolo Roma (classe 1982), rispecchia una rottura rispetto al passato e sintetizza il senso del 75esimo anniversario: celebrare una lunga storia d’arte e di cinema, per avviarne una nuova, andando a racchiudere in un’immagine il significato dell’anniversario che il Locarno Film Festival si prepara a celebrare dal 3 al 13 agosto, un’edizione dalla forte valenza simbolica, in cui convergeranno sia la storia del Festival, iniziata nel 1946, quanto la sua instancabile volontà di proiettarsi verso una nuova stagione altrettanto entusiasmante.

Vito Manolo Roma (Luigi Ziliani Copyright-Wookiee)


Il manifesto di Locarno75 segna una discontinuità rispetto alle precedenti scelte grafiche, per raccontare un Festival aperto all’innovazione e alla sperimentazione di nuovi linguaggi, come reso evidente dal carattere duplice dell’immagine che, da un lato, omaggia l’eredità novecentesca della manifestazione, con riferimenti alla pittura più visionaria del secolo scorso – da Giorgio de Chirico a Salvador Dalí – e, dall’altro, con il suo tratto fumettistico, rotondo, la sua sottile ironia, incarna la commistione di forme e linguaggi dell’oggi. La nuova immagine rappresentativa della manifestazione è stata selezionata dalla direzione del Festival, Giona A. Nazzaro, Raphaël Brunschwig,  Simona Gamba, e dall’Ufficio Comunicazione e Marketing guidato da Fabienne Merlet. La giuria si è potuta avvalere quest’anno delle competenze di un gruppo di consulenti esterni costituito da figure di primo piano del mondo della comunicazione, dell’arte e del cinema: Carlo Giordanetti (direttore creativo Swatch Group), Tobia Bezzola (direttore del MASI di Lugano), il regista Gabriele Mainetti (Freaks OutLo chiamavano Jeeg Robot) e Michele Jannuzzi (direttore Jannuzzi Smith e brand consultant del Festival). L’immagine, oltre a figurare sulla cartellonistica del Festival, ne ispirerà i materiali promozionali e informativi, cartacei e digitali. A tutti coloro che hanno partecipato al concorso, rivolgendo a Locarno75 uno sguardo ricco di immaginazione e passione per il cinema, verrà offerto un accredito e con esso la possibilità di continuare ad essere parte della comunità del Festival. Qui l’intervista a Vito Manolo Roma per scoprire la genesi e i dettagli del progetto. (Fonte: comunicato stampa)


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