“Abbiamo scelto un argomento ricco di sfaccettature, il retrofuturo: all’interno di questo movimento, che abbraccia prevalentemente gli anni ’50 e ’60, abbiamo privilegiato i due decenni successivi, gli anni ’70 e ’80, gravidi di timori e distopie, ma anche freschi e per certi versi portatori di una certa ingenuità. È un punto di partenza per riflettere sul presente e sul futuro che stiamo immaginando e costruendo”. Queste le parole di Giulietta Fara, Direttrice Artistica del Future Film Festival, nel presentare, lo scorso venerdì, 16 settembre, alla Sala Savonuzzi di Palazzo d’Accursio, Bologna, la ricca programmazione della 22ma edizione, soffermandosi sul tema di quest’anno, per una manifestazione che vede al suo interno la presenza di varie anime: il concorso include infatti 13 film provenienti da lontano (Giappone, Cina, Messico, Usa, Algeria) e da vicino (Francia, Portogallo, Svizzera, Belgio), con un’anteprima assoluta, l’italiano Metamorphosis, presentato con il regista Michele Fasano ed Elena Grighittini, art director e character designer, spaziando dalle antiche leggende giapponesi a quelle portoghesi, dal surrealismo al taglio documentaristico, alternando tecniche di animazione, aprendosi con grazia a tematiche talvolta difficili, mentre i 18 cortometraggi selezionati sono riuniti in due proiezioni. Il futuro è come un telo bianco su cui proiettiamo sogni, incubi e desideri che appartengono al presente, quindi cinematografico per definizione. È in questa dimensione che vive il Future Film Festival, che si svolgerà a Bologna dal 21 al 25 settembre e a Modena dal 30 settembre al 2 ottobre, la prima manifestazione internazionale Made in Italy dedicata al cinema d’animazione, effetti visivi, realtà virtuale e realtà aumentata, gaming e media arts: in un periodo di forte crisi per le sale cinematografiche, ci invita a immergerci nella magia di un rito collettivo che si celebra davanti al grande schermo.
Ad inaugurare la manifestazione sarà Aperitoon, il format di incontro e networking inventato da Emiliano Fasano, con ospiti, istituzioni e un live drawing affidato all’illustratore Daniel Cuello, grazie alla collaborazione con Bao Publishing. Appuntamento il 21 settembre, nel Cortile della Cineteca di Bologna, alle 20.30. Soffermandoci sul tema portante di quest’anno, il retrofuturo, come scritto ad inizio articolo, ogni epoca storica ha creato il “suo” futuro, attraverso narrazioni nate per esorcizzare i timori legati al presente. Di fronte a tante incognite, la creazione di mondi fantastici si rivela quale meccanismo di salutari strategie adattive e colma i vuoti lasciati dalla Storia, ancora da scrivere, con le storie. Gli anni ’70 e ’80 hanno plasmato un immaginario molto ricco, ci hanno regalato un futuro alternativo che a modo suo, nonostante le differenze, racconta anche il nostro presente, e parla di noi. A questi concetti è dedicata una delle due retrospettive, mentre l’altra, realizzata in collaborazione con la Cineteca, vedrà protagonista il cinema di David Cronenberg, con spazio anche per un palinsesto di talk con docenti, esperti e visionari. Tra gli eventi le mostre, la rassegna dedicata al pedagogista Mario Lodi, il gemellaggio con il Linoleum Festival di Kiev, il Future Pitch dedicato agli addetti ai lavori, un viaggio interattivo con il Komplexscope, anteprime, laboratori per i bambini. La Giuria vede quali componenti Rocio Ayuso, giornalista de El Pais/HFPA, Emiliano Fasano, giornalista e segretario generale Asifa Italia, Lorenzo Balbi, Direttore del MamBO, Davide Daniza Celli per il Premio Speciale Bper Banca Ambiente; la premiazione avrà luogo domenica 25 settembre, alle ore 20.30, al Cinema Arlecchino di Bologna.
Ecco i lungometraggi in Concorso: Inu-oh (Masaaki Yuasa, Giappone, Cina, 2021, 98’, versione originale con sottotitoli in italiano). My Grandfather’s Demons (Nuno Beato, Portogallo, 2022, 90’, versione originale con sottotitoli in italiano). My Neighbors’ Neighbors (Anne-Laure Daffis, Léo Marchand, Francia, 2021, 93’). Khamsa the Well of Oblivion, Vynom-Khaleb Chiheb-, Algeria, 2022, 77’, versione originale con sottotitoli in italiano). Red Jungle (Juan Josè Lozano, Zoltan Hovath, Francia, Svizzera, 2022, 92’, versione originale con sottotitoli in italiano). La casa degli smarriti sul promontorio (Sachiko Kashiwaba, Giappone, 2021, 100’, versione originale con sottotitoli in italiano). My Father’s Secrets (Véra Belmont, Francia, Belgio, 2021, 73’, versione originale con sottotitoli in italiano). Battlecry (Yanakaya, Giappone, 2021, 75’, versione originale con sottotitoli in italiano). The Island (Anca Damian, Romania, Francia, Belgio, 2021, versione originale con sottotitoli in italiano) Home Is Somewhere Else (Carlos Hagerman, Jorge Villalobos, Messico, Stati Uniti, 2021, versione originale con sottotitoli in italiano). Dragon Princess (Jean-Jacques Denis, Anthony Roux, Francia, 2021, 74’, versione originale con sottotitoli in italiano). Metamorphosis (Michele Fasano, Italia 2022, 106’, in Italiano, anteprima assoluta). I am what I am (Sun Haipeng, Cina, 2021, 104’, versione originale con sottotitoli in italiano).
Concorso Cortometraggi Phonetrip (Miriam Muraca, Italia, 2022). Nirvana and Kebab (Masakazu Hirano/Isami Takara, Giappone, 2022). Seniors 3000 (Julien David, Francia, 2022). Tangerine Jam (Anya Ru, Italia, 2022). Finding Home (Maria Stanisheva, Brasile, 2022). Letter to a Pig (Tal Kantor, Israele, 2022). Heart of Ukraine (Nazar Germanov, Ucraina, 2022). About Dam and Hofit (Gali Blay e Leila Zelli, Canada, 2022). La naturale bellezza del creato (Michele Bernardi e Roberto Zappalà, Italia, 2021). A Rimini (Lorenzo Prioli, Italia, 2022). Spatial Deconstruction: Nakagin Capsule Tower (Studio Interdisciplinary Thought Operations, Regno Unito, 2022); Memories (Alessia Puli, Italia, 2021). Bestia (Hugo Covarrubias, Cile, 2021). The Hangman at Home (Juliette Viger, Fabien Corre, Mohammad Babakoohi, Morten Andersen, Michelle Kranot, Uri Kranot, Danimarca, 2021).
Bad Mood (Loris Giuseppe Nese, Italia, 2020). Oh So Convenient Red (Hung Huei Jen, Taiwan, 2022). Pentola (Leo Cernic, Italia, 2022). I’m Late (Sawako Kabuki, Giappone, 2022). Bus Line 35A (Elena Felici, Francia, 2021). When The Moon Was Gibbous (Erika Grace Strada, Danimarca, 2021). Eating in the Dark (Inari Sirola, Regno Unito, 2021). It wasn’t Bourgogne (Mathias De Panafieu, Francia, 2021). Mickey’s Descent Into Madness (Tom Bourgeois, Francia, 2021). A Story for 2 Trumpets (Amandine Meyer, France, 2022). Steakhouse (Špela Čadez, Slovenia, 2021). Superfunny Button (Elena Panetta, Valerio Sorcinelli, Italia, 2022). Rosbeef (caput mortuum) (Christophe Ballangé, Francia, 2022). Graziano e la giraffa (Fabio Orlando, Tommaso Zerbi, Italia, 2022). In the Big Yard Inside the Teeny-Weeny Pocket (Yoko Yuki, Giappone, 2022).
Fuori Concorso: Neptune Frost (Saul Williams e Anisia Uzeyman, Rwanda, USA, 2021, 105’, versione originale con sottotitoli in italiano). Summer Ghost (Loundraw, Giappone, 2021, 40’, versione originale con sottotitoli in italiano). Retrospettiva Retrofuturo: Akira (Katsuhiro Ōtomo, Giappone, 1988). Delta Space Mission (Calin Cazan, Mircea Toia, Romania, 1984- Restaurato nel 2021, 4K, inedito in Italia). Blade Runner Final Cut (Ridley Scott, USA, Hong Kong, UK, 2007). Starcrash – Scontri stellari oltre la terza dimensione (Luigi Cozzi, Italia, 1978, firmato con lo pseudonimo Lewis Coates). Scavengers (Joe Bennett e Charles Huettner, USA, 2016, cortometraggio). Retrospettiva Cronenberg: Il pasto nudo (Naked Lunch, Canada, Regno Unito, Giappone, 1991). EXistenZ (Canada, Regno Unito, 1999).
Insert Coin: i talk del retrofuturo- La scritta Insert Coin lampeggia eternamente nella memoria di chi ha vissuto l’epoca dei videogiochi: bastava una moneta nello slot per evadere in un altrove che si alimentava di elementi fantasy e sfide tra amici. Una fonte di ispirazione per il Future Film Festival e la sua rassegna di talk, che aprono porte su mondi alternativi, narrazioni visive e riflessioni sull’immaginario. Insert Coin #1 – Retro-Immersion con Théo Garnot, Bologna, 20 settembre, Salaborsa – Auditorium Biagi, ore 15-18. Insert Coin #2 – Retro-Palette, Bologna, 21 settembre, MAMbo, ore 18-20– I colori della fantascienza di ieri, oggi e domani con Massimo Caiazzo, vicepresidente per l’Italia di IACC International Association of Colour Consultant e Giulietta Fara, direttrice artistica del Future Film Festival. Insert Coin #3 – Psychopixel: sperimentazioni audiovisive nell’Italia postmoderna, Bologna, 22 settembre, Cinema Arlecchino, ore 20.30-Viaggio nell’immaginario informatico e futuribile dell’Italia anni ’80, un patrimonio che attinge alla computer art e ai media e sfugge le classificazioni, con Francesco Spampinato, docente del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, Giovanotti Mondani Meccanici (Antonio Glessi, Andrea Zingoni), Paola Lagonigro (studiosa, Sovrintendenza Capitolina), Leo Lecci (Università di Genova), Adriano Abbado (artista). A seguire, dalle ore 22, proiezioni di corti.
Insert Coin #4 – Archeologia Dei Media | Agli albori della rete, Bologna, 23 Settembre, IAAD, ore 17.30-19– Dalle esperienze di NetMagazine/MagNet alla net-art, si ripercorreranno le origini del web italiano. Con Pier Luigi Capucci, docente presso le Accademie di Belle Arti di Urbino e Reggio Calabria, teorico e saggista nei settori dei media e delle relazioni tra cultura, scienze e tecnologie, nonché attivo collaboratore del dibattito internazionale su cultura-scienze-tecnologie-arti. Insert Coin #5 – Retro-Future Buildings & Animation, Bologna, 25 settembre, IAAD, ore 12– Sho Ito, architetto inglese e fondatore dello Studio Ito, e Franco Forte, direttore editoriale di Urania, guideranno il pubblico in un percorso tra fantascienza e architettura. Insert Coin #6 – Miyazaki Retro Score, Modena, 2 ottobre, Foyer Cinema Astra, ore 12– Un’avventura tra le musiche più sperimentali ed elettroniche che Joe Isaishi ha creato per i film di Hayao Miyazaki, in compagnia di Marco Bellano, docente di History of Animation e di Digital and Interactive Multimedia all’Università degli Studi di Padova. Si esibiranno i musicisti di Radiocircuiti, il progetto sperimentale del Conservatorio di Bologna per la musica elettronica. (Fonte: cartella stampa Future Film Festival)
L’ha ripubblicato su Lumière e i suoi fratelli.
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