Cineteca Milano annuncia l’inaugurazione di Jonas Mekas. Cinema Is Young!, la mostra a cura di Francesco Urbano Ragazzi che in Italia conclude Jonas Mekas 100!, il programma internazionale di iniziative promosse dal Lithuanian Culture Institute per celebrare il centenario dalla nascita del regista fondatore del New American Cinema Group. Cinema Is Young! è il punto di arrivo di un percorso itinerante che ha attraversato la penisola da Roma a Napoli, passando per Bologna, Pesaro e Venezia, il capitolo finale, secondo le parole dei curatori, di una trilogia dedicata all’artista, “nell’obiettivo di evidenziare la posizione di Mekas nella storia del cinema occidentale”. Allestita nelle sale del MIC – Museo Interattivo del Cinema, la mostra vedrà esposti all’interno della vasta collezione dell’istituzione milanese una selezione di film, video, serie fotografiche e documenti che esemplificano la settantennale produzione del regista, così da presentare l’opera di Mekas come un punto nodale nel percorso che dalle origini del cinematografo si spinge verso le nuove frontiere del digitale. Quello di Mekas è un cinema personale. Nei film dell’artista la macchina da presa diventa un diario in cui l’autore registra, giorno dopo giorno, i frammenti di intensità della propria esistenza. Ogni attimo è restituito in un montaggio che sfugge alla narrazione lineare per avvicinarsi al linguaggio della poesia. Questo incessante filmare non ha tuttavia un carattere intimista. È piuttosto un esercizio di meditazione su di sé che raggiunge una dimensione politica. Mekas usa la sua cinepresa Bolex per radicarsi in una metropoli in cui vive da esule. Arriva infatti a New York da profugo nel 1949, assieme al fratello Adolfas, dopo aver vissuto l’occupazione sovietica della Lituania, la detenzione in un campo di lavoro nazista a Elmshorn, e la permanenza per quattro anni nei campi profughi di Wiesbaden e Kassel.
Vivere filmando diventa per Mekas un modo di stare al mondo. Il nuovo senso di appartenenza che l’artista trova nel cinema lo spinge non solo a realizzare circa cento film, ma anche a fondare alcune delle istituzioni che hanno permesso la diffusione e conservazione del cinema indipendente: la rivista Film Culture (1954), la cui collezione completa è esposta in mostra, la Film-makers Cooperative (1961) e gli Anthology Film Archives (1970). È inoltre grazie a questo doppio ruolo di artista e organizzatore che Mekas diventa l’anello di congiunzione tra le avanguardie americane del dopoguerra: dalla Factory di Andy Warhol al movimento Fluxus di George Maciunas, Shigeko Kubota e Yoko Ono, dalla musica dei Velvet Underground alla poesia della Beat Generation. Cinema Is Young! inscrive questa parabola formidabile in un ampio orizzonte storico, consentendo di cogliere una serie di legami non solo con artisti e cineasti della stessa generazione di Mekas, ma anche con coloro che lo hanno preceduto e seguito. Da un lato, la mostra racconta la frenesia degli Anni ’60 e ’70 in cui nasce il New American Cinema Group, la nouvelle vague americana che si oppose a Hollywood e alla sua industria. Dall’altro lato, insegue l’artista nella sua produzione più recente, che abbraccia con naturalezza l’avvento del digitale, prefigurandone gli sviluppi. Così accade ad esempio nell’installazione su dodici schermi Dedication to Fernand Léger, presentata per la prima volta in Italia, che unisce le origini del cinema d’avanguardia e la tecnologia video nel sogno di realizzare un film lungo ventiquattr’ore. Cinema Is Young! celebra l’eterna giovinezza del cinema di Jonas Mekas. Un cinema che si produce al ritmo della vita e che senz’altro ha anticipato quest’epoca in cui ognuno ha una telecamera in tasca.
Un cinema che, come dice Mekas nel suo Anti-100 Years of Cinema Manifesto, nasce daccapo a ogni nuovo ronzio della macchina da presa, a ogni nuovo ronzio del proiettore. Per tutto il periodo della mostra, Cinema Is Young! si espanderà anche nelle due sale della Cineteca di Milano attraverso una rassegna di film a cura di Matteo Pavesi e Francesco Urbano Ragazzi. Ad una serie di proiezioni dedicate all’opera di Jonas Mekas si alterneranno titoli e autori che aiuteranno a indagare sia l’eredità dell’artista lituano che le principali innovazioni occorse nella lunga storia del cinema. Inoltre, la Cineteca di Milano ha scelto di regalare al grande filmmaker una rassegna in 21 titoli intitolata Per Mekas. Classici in omaggio al mondo di Jonas Mekas, comprensiva di film che lo stesso regista ha conosciuto nel suo lavoro, a cui si è ispirato, di cui ha condiviso i temi o da cui ha addirittura preso le distanze. Da segnalare l’evento speciale che anticipa la mostra, venerdì 14 aprile alle 20.30 al Cinema Arlecchino, dove verrà proiettato Fragments of Paradise di K.D. Davison, vincitore del Premio per il Miglior Documentario alla 79ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nel 2022, che racconta la straordinaria vita di Mekas attraverso un appassionante scavo nell’archivio dell’artista. (Fonte: cartella stampa)
Opere in mostra: As I Was Moving Ahead Occasionally I Saw Brief Glimpses Of Beauty (film 16mm, colore, sonoro, 288 minuti, 2000, estratto. Musica di Auguste Varkalis). Un film testamento realizzato nel 2000 montando scene filmate tra il 1970 e il 1999. Notes on the Circus (film 16mm, colore, sonoro, 12 minuti, 1966. Musica di Jim Kweskin & the Jug Band). Cinema Is Not 100 Years Old (video monocanale, colore, sonoro, 3 minuti 35 secondi, 2006). Birth of a Nation (videoinstallazione su quattro canali, colore, sonoro, durata variabile, 1997). Birth of a Nation (Family)- 40 stampe C-print, ed. di 3+1 ap. 50.8 × 40.64 cm ciascuno, 2008. Film Culture (79 volumi rilegati, dimensioni varie, 1954 – 1996. La rivista che i fratelli Jonas e Adolfas Mekas fondarono nel 1954, cinque anni dopo essere arrivati a New York). This Side of Paradise. Fragments of an Unfinished Biography (film 16mm, colore sonoro, 35 minuti, 1999). Dedication To Fernand Léger (videoinstallazione su dodici canali, col., suono, 24 h., 2003).
Cineteca Milano MIC Museo Interattivo del Cinema Via Fulvio Testi 121 – Durata mostra: dal 16 aprile al 23 luglio 2023- Orari: da martedì a domenica dalle 15.00 alle 19.00- Informazioni e biglietti su www.cinetecamilano.it –La mostra è a cura di Francesco Urbano Ragazzi – Cineteca Milano MIC Viale Fulvio Testi 121 Milano Bicocca – Il biglietto di ingresso alla mostra comprende anche le proiezioni della rassegna Cinema is Young.