David alla Carriera per Sandra Milo

Sandra Milo (Marie Claire)

Sandra Milo riceverà il David alla Carriera nel corso della 66ma edizione dei Premi David di Donatello, la cui cerimonia di premiazione si svolgerà martedì 11 maggio, trasmessa in diretta in prima serata su Rai 1, condotta da Carlo Conti. Lo ha comunicato ieri, mercoledì 28 aprile, Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, in accordo con il Consiglio Direttivo composto da Francesco Rutelli, Carlo Fontana, Nicola Borrelli, Francesca Cima, Luigi Lonigro, Mario Lorini, Domenico Dinoia, Edoardo De Angelis, Francesco Ranieri Martinotti, Giancarlo Leone. Sandra Milo (Elena Salvatrice Greco all’anagrafe, Tunisi, 1933), ha esordito sul grande schermo nel 1955, ne Lo scapolo, film che vedeva protagonista Alberto Sordi e diretto da Antonio Pietrangeli, regista che intuì e valorizzò la capacità dell’attrice di assecondare anche sfumature malinconiche (Adua e le compagne, 1960; La visita, 1963), andando oltre quella bonomia, tra toni ironici ed autoironici, in virtù della quale è riuscita a conferire un’aura del tutto caratteristica ai personaggi interpretati, assecondando con sagacia la svagatezza imposta da quanto retrivi stereotipi tendevano “tradizionalmente” ad attribuire ad un determinato tipo di donna, “colpevole” solo di vantare un fisico giunonico ed essere incline ad un’autodeterminazione sentimentale. Esemplari al riguardo i ruoli di Carla, l’amante del regista Guido (Marcello Mastroianni) in 8 ½ (1963) di Federico Fellini, che la diresse due anni più tardi in Giulietta degli spiriti, offrendole la possibilità di dar vita a tre personaggi, i cui rispettivi caratteri andavano a creare un’emblematica antitesi con quello proprio della protagonista, Giulietta Masina. Tra le tante pellicole cui Sandra Milo ha preso parte, possiamo inoltre ricordare Il generale Della Rovere (Roberto Rossellini, 1959), Fantasmi a Roma (Pietrangeli, 1961), Frenesia dell’estate (Luigi Zampa, 1964), L’ombrellone (Dino Risi, 1965), Il cuore altrove (Pupi Avati, 2003), Happy Family (Gabriele Salvatores, 2010), A casa tutti bene (Gabriele Muccino, 2018).


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