E’ disponibile online la 26ma puntata di Magnifica ossessione, rubrica a cadenza mensile su Diari di Cineclub Radio curata dallo scrivente, dedicata al mondo del cinema, ai suoi autori ed interpreti. Questo mese condivideremo insieme il ricordo del regista, sceneggiatore e produttore cinematografico americano Bob Rafelson, che ci ha lasciato lo scorso 23 luglio, la cui indole anticonformista e refrattaria ad ogni possibile etichettatura si è comunque naturalmente inserita nel solco di quel profondo rinnovamento creativo, noto come New Hollywood, che intorno agli anni ’70 andò a permeare di un’inedita sensibilità la cinematografia statunitense.
Le sue caratteristiche autoriali saranno rammentate in particolare dall’analisi del film Cinque pezzi facili (Five Easy Pieces, 1970), rimarcandone l’essenzialità della resa visiva e contenutistica e la capacità propria del cineasta di attingere a generi quali il melodramma o il road movie permeandoli però di un’inedita resa profondamente intimista nel delineare il disagio di una determinata classe sociale e mantenendo sempre e comunque, come fa notare Franco La Polla in Sogno e realtà nel cinema di Hollywood (Editrice Il Castoro, 2004), una concreta e significativa ricercatezza figurativa, anche attraverso un “innegabile rinnovamento formale (i ritmi, le immagini, i tempi delle scene, la recitazione stessa)”. Il titolo del film allude ad un libro di esercizi musicali per pianoforte destinato ai principianti, che prevede appunto l’esecuzione di cinque brani (opera di autori quali Chopin, Bach, Mozart). Interpreti principali: Jack Nicholson, Karen Black, Billy Green Bush, Susan Anspach.