Nastro dell’ Anno 2023 per “La stranezza”

(Cineblog)

Il film  La stranezza si aggiudica il Nastro dell’Anno 2023, assegnato dal Direttivo dei Giornalisti Cinematografici sulla base di una selezione che tradizionalmente ogni anno individua un’opera meritevole di una particolare sottolineatura relativamente ad eccellenza e novità, un Premio che va oltre le candidature e premia il regista Roberto Andò, anche sceneggiatore con Massimo Gaudioso e Ugo Chiti, i produttori Angelo Barbagallo (Bibi Film) e Attilio De Razza (Tramp LTD) con Giampaolo Letta (Medusa) e Paolo Del Brocco (Rai Cinema). Premiati, naturalmente, anche i tre interpreti Salvo Ficarra, Valentino Picone e Toni Servillo, un trio sorprendente che ha davvero conquistato l’affetto e gli applausi delle platee cinematografiche oltre ogni previsione, così come uno speciale apprezzamento collettivo andrà anche alla squadra artistica e tecnica. Con questa notizia prendono il via ufficialmente i Nastri d’Argento 2023, 77esima edizione: martedì prossimo, 31 gennaio, saranno rese note le prime scelte per i Documentari, poi toccherà ai Cortometraggi, mentre alla fine di giugno vi sarà la consegna dei Nastri d’Argento per il Cinema, anticipati dalla terza edizione dedicata alle Grandi Serie. Questa la motivazione espressa dal Direttivo Nazionale dei Nastri d’Argento: “La stranezza è un film che, giocando con intelligenza sui tasti dell’intrattenimento popolare e della cultura più alta, ha saputo aprire una nuova strada anche alla commedia, da sempre regina del box office, ma finalmente capace di conquistare il pubblico con la rilettura cinematografica di un metateatro squisitamente pirandelliano in cui irrompe con eleganza la spontaneità di una comicità irresistibile”.

(MyMovies)

A nome del Direttivo la Presidente Laura Delli Colli ha poi aggiunto: “Un premio che sottolinea anche la brillante capacità del cinema italiano che ha lavorato in sinergia superando ogni concorrenza nella formula produttiva nell’unione di Bibi Film e Tramp LTD con Medusa Film e Rai Cinema, in collaborazione con Prime Video. Un progetto forte che ha finalmente richiamato il grande pubblico in sala segnando una svolta, non solo nella commedia, con un’idea colta e straordinariamente originale”. Una scelta quella espressa dal Direttivo, che mi trova d’accordo, perché La stranezza si è rivelata alla visione una pellicola pregevole nel suo afflato complessivo, visivo e contenutistico, la cui costruzione narrativa riesce non solo a sorprendere, ma soprattutto ad avvolgere gli spettatori in un’atmosfera, come da titolo, piacevolmente straniante, una sorta di affabulante gioco a rimpiattino che vede rincorrersi fra di loro ironia e dramma, leggerezza e profondità, realtà e immaginazione, l’ordinarietà del quotidiano e la sua sovversione, vitalità e caducità. Le reciproche confluenze vengono poi accolte in modo da metaforizzare concretamente tematiche quali il travaglio proprio dell’ispirazione autoriale, rimarcandone il ruolo per certi versi necessario nel conferire esistenza ad una qualsivoglia rappresentazione che, pur traendo spunto dal reale, giunga infine alla trasmutazione di quest’ultimo in diverse e sfaccettate implicazioni.


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