E’ disponibile online la 31ma puntata di Magnifica ossessione, rubrica a cadenza mensile su Diari di Cineclub Radio curata dallo scrivente, dedicata al mondo del cinema, ai suoi autori ed interpreti. Questo mese condivideremo il ricordo dell’attrice Gina Lollobrigida, che ci ha lasciato lo scorso16 gennaio. Nata a Subiaco, Roma, nel 1927, la “Lollo”, appellativo coniato dai cugini francesi, rimarchevole melange di spigliatezza e determinazione, per quanto a suo agio ed intensa anche in ruoli drammatici, ha dato il meglio di sé, almeno a parere di chi scrive, nel ruolo della bella popolana, come in Pane, amore e fantasia, 1953, Luigi Comencini (e il suo seguito di un anno dopo, ancora Comencini, Pane, amore e gelosia), indimenticabile Bersagliera a rappresentare un nuovo modello di donna, dalle ascendenze goldoniane, che si fa padrona del proprio destino, interpretazione che le valse nel 1954 il Nastro d’Argento quale migliore attrice protagonista.
Dopo un breve ritratto di Gina, andremo quindi ad analizzare insieme proprio il citato film, che vede Comencini anche autore della sceneggiatura insieme ad Ettore Margadonna, il quale, nello scrivere il soggetto, vi trasferì i ricordi relativi al suo paese natale, Palena, in Abruzzo. Accanto alla Lollobrigida, quale interprete principale un indimenticabile Vittorio De Sica, con memorabili prove recitative offerte poi da abili caratteristi come l’elegante Marisa Merlini, l’arguta Caramella di Tina Pica, Memmo Carotenuto e la sua placida ironia, Virgilio Riento e il fatalismo misto a speranza nella divina provvidenza del suo don Emidio, senza dimenticare la Paoletta di Maria Pia Casilio, segno della croce e maldicenze in un sol colpo, e lo Stelluti di Alberto Risso, giuggiolone dal cuore d’oro. Grazie dell’attenzione, un caro saluto.